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Corriere Braille

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Numero 17-17sup del 2014

Titolo: Osservatorio Nazionale sulla Disabilità. Si riparte: ma non da zero!

Autore: Mario Barbuto


Articolo:
Il 29 luglio scorso, al Ministero del Lavoro, si è ricostituito l'Osservatorio Nazionale sulla Disabilità istituito dalla Legge 18 del 2009 quale conseguenza della ratifica e in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata a New York il 13 dicembre 2006.
Parliamo di un Osservatorio nazionale che ha il compito di monitorare la condizione delle persone con disabilità e di promuovere azioni efficaci di tutela e di adeguamento.
Parte con circa un anno di ritardo questa nuova edizione dell'Osservatorio, ma il ministro Poletti promette che non si tratterà di ricominciare da zero.
Si tenterà invece di proseguire sul lavoro già compiuto e verificato nel meeting di Bologna del luglio 2013.
L'Osservatorio rappresenta forse oggi il livello più alto e qualificato di incontro tra pubbliche autorità statali e locali, organizzazioni sindacali e datoriali, strutture e servizi di volontariato, associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità.
I suoi quaranta componenti hanno dinanzi un cammino complesso che potrebbe e dovrebbe essere trasformato in una sfida: dare corso a un processo condiviso di armonizzazione delle politiche verso la disabilità.
Un processo che muova dalla raccolta e dall'analisi dei dati relativi alla situazione attuale, senza reticenze e senza indulgenze, fotografando le criticità esistenti e sottolineando le positività raggiunte nel panorama nazionale a seguito della emanazione di leggi fondamentali quali la 104 del 1992, la 68 del 1999, la 4 del 2004 e altre.
Leggi che hanno indirizzato l'intervento pubblico e privato in direzione dei Diritti della persona quale terreno di superamento dell'azione meramente assistenzialistica.
Il nuovo contesto di confronto, infatti, è rappresentato dall'affermazione dei Diritti come forza propulsiva di una società civile più equa, più rispettosa, capace di offrire a ciascuno le opportunità che gli spettano.
Il Diritto al lavoro, innanzitutto, quale mezzo di riscatto personale e strumento di inclusione sociale.
Il Diritto alla mobilità autonoma, all'istruzione, alla cultura, allo sport e alla vita indipendente.
Il Diritto ai Diritti!
Che rende le persone cittadini, membri eguali di una collettività; che libera la società dal peso dell'assistenza e lo sostituisce con il dovere dell'intervento.
L'Osservatorio nazionale, dunque, può divenire il luogo, il momento più significativo del confronto finalizzato alla volontà di agire per dare risposta al bisogno e per ridurre l'effetto del deficit.
Tale volontà, tuttavia, deve manifestarsi mediante atti concreti, incisivi e tempestivi da parte del Governo e della pubblica amministrazione, ricondotti nel quadro di una riforma generale e sostanziale delle politiche indirizzate alla disabilità.
In tal senso, l'esordio del Ministro lascia ben sperare, laddove alle buone intenzioni seguiranno rapidamente i fatti e le azioni.
In caso contrario, il luogo di confronto rischierebbe di trasformarsi fatalmente in luogo di contrasto e di conflitto e saremmo ancora una volta dinanzi a un'occasione perduta di costituzione di un unicum armonico tra tutte le forze in campo, indirizzate verso un obiettivo comune e condiviso.
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, per parte sua, si adopererà in ogni modo perché quel luogo d'incontro venga utilizzato nei prossimi tre anni quale momento di confronto e non divenga invece terreno di scontro e di conflitto.
Un impegno che attende però reciprocità e lealtà.
Mario Barbuto



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