Data: 24/01/2012
Comitato tecnico nazionale dei centralinisti non vedenti
Il giorno 24.1.2012, come da convocazione prot. n. 964/2012, si è riunito in modalità on-line, utilizzando la procedura Talkyoo, il Comitato Tecnico Nazionale dei Centralinisti non vedenti, rappresentato per l’occasione dal coordinatore Mario Sartorelli e dai componenti Marilena Chiacchiari e Antonio Rotondi (assente, invece, il signor Cosimo Pecere, per volontarie dimissioni da componente).
È intervenuto alla riunione, come uditore, il signor Giuseppe Fornaro, per la sua esperienza in tutti i problemi inerenti al centralinismo; tra le altre attività, infatti, è il moderatore della lista di discussione centralinoplus
A dirigere i lavori del Comitato sono presenti l’avvocato Colombo e il professor Vitantonio Zito.
Le mansioni di segretario sono svolte da Emanuele Ceccarelli.
Adempiute le formalità del caso, si è dato avvio alla discussione alle ore 15,30.
Per una maggiore esemplificazione, si ritiene opportuno riepilogare le analisi e le riflessioni esposte secondo uno schema sintetico, indicando punto per punto le istanze prodotte.
- L’avvocato Colombo, dopo aver accertato la regolarità della convocazione e appurata la presenza dei membri indicati, ha dichiarato aperta la seduta.
Come provvedimento consequenziale alle dimissioni irrevocabili del signor Pecere (vedasi nota prot. UIC 625 del 17.01.2012), ai sensi dello Statuto associativo, è stato nominato a componente il Comitato Tecnico il signor Antonio Spadafina, rappresentante regionale per la Puglia, come I° dei non eletti da parte del Comitato Nazionale dei Centralinisti Telefonici nella riunione del 26.5.2011 (verbale prot. UIC 11673/2011). A pari merito con il signor Comuniello della Toscana a 4 voti ciascuno, infatti, la scelta del signor Spadafina è stata decisa in base all’anzianità di iscrizione all’Unione (come da comunicazioni delle strutture UIC di Bari e della Toscana, il signor Spadafina è iscritto dal 11.10.1978, mentre il signor Comuniello a decorrere dal 20.09.2007).
Il Comitato Tecnico ha preso atto della nomina del nuovo componente, a cui è stato affidato il compito di agire nelle stesse aree di interesse del signor Pecere (Emilia Romagna, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto), con l’aggiunta della regione Puglia per appartenenza territoriale (con il benestare della signora Chiacchiari), salvo poi valutare possibili nuove ripartizioni di competenza.
- Una serie di interventi istituzionali della Presidenza Nazionale UIC sono in agenda per i prossimi mesi, sebbene la generale crisi renda difficile far catalizzare l’attenzione del Governo sui problemi dei non vedenti. Uno degli obiettivi primari è quello di ottenere un incontro con il viceministro al Lavoro Michel Martone, al quale sottoporre le questioni più urgenti, di seguito in elenco:
o Emanazione di disposizioni interpretative volte a ribadire l’equiparazione a livello di
titolo di studio tra il centralinismo telefonico e i profili di operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni con il pubblico, operatore telefonico addetto alla gestione e all’utilizzazione di banche dati e operatore telefonico addetto ai servizi di telemarketing e telesoccorso. Infatti, con un provvedimento di tal genere, in perfetta rispondenza al combinato disposto delle norme vigenti (leggi nn. 113/1985 e n. 144 del 1999, art. 45, comma 12, e decreto ministeriale 10.1.2000) si completerebbe il corretto inquadramento nel settore della formazione ed istruzione professionale di quella che rimane la qualifica più immediatamente spendibile nel mercato del lavoro a disposizione dei giovani non vedenti.
o Individuare nuove qualifiche professionali a livello nazionale equipollenti a quella del centralinista, ai fini dell’attivazione delle procedure del collocamento obbligatorio (ad esempio, il perito fonico trascrittore in ambito forense per disabili visivi).
Ai nuovi profili, pur sempre assimilabili all’area degli operatori telefonici, potrebbe essere esteso il disposto del DM 11.7.2011 con il quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sancito l’equipollenza tra la figura del centralinista telefonico e quella di operatore amministrativo segretariale, atto fondamentale per il conseguimento di un titolo di studio in regola con la nuova normativa sull’istruzione ed educazione professionale.
Il tutto non farebbe altro che rappresentare un concreto ampliamento delle possibilità occupazionali per una categoria a rischio di forte emarginazione socio-lavorativa, nel rispetto della ratio normativa di estensione delle tutele del collocamento mirato per soggetti disabili già previste dal legislatore nel 1999. Ciò al fine di consentire una più puntuale tutela degli appartenenti alla categoria dei non vedenti offrendo loro, in tal modo, maggiori opportunità di inserimento professionale collegate alle innovative metodologie oggi presenti sul mercato del lavoro.
o Ottenere che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso opportune istruzioni, chiarisca l’applicazione del concetto di posto operatore contenuto nella legge 113/1985 anche a quelle realtà in cui gli impianti di comunicazione siano gestiti da nuovi apparati tecnologici, che comunque richiedono la presenza di soggetti ad essi adibiti. Non soddisfano affatto le argomentazioni trasmesse con nota di riscontro prot. 0006524.27-12-2011 all’Unione, secondo le quali il Ministero – Direzione Generale per le Politiche dei Servizi per il Lavoro ha rinviato la competenza della questione al Dipartimento della Funzione Pubblica, per non precisate motivazioni (viene fatto riferimento alla
o Affrontare, con assoluta urgenza, con il Ministero del Lavoro il problema della liquidazione della pensione dei lavoratori non vedenti e relativi benefici previdenziali con l’applicazione del sistema di calcolo misto o solo contributivo, in vigore dal 1° gennaio 2012 per effetto della manovra Salva Italia (decreto legge 6.12.2011, n. 201, convertito con modificazioni nella legge 22.12.2011, n. 214).
Come è noto, vi è la necessità di individuare la modalità di calcolo del trattamento previdenziale nel cosiddetto sistema contributivo che consenta di computare il beneficio di quattro mesi di anzianità figurativa per ogni anno di lavoro svolto dai lavoratori non vedenti (ai sensi dell’art. 9, comma 2, della legge 113/1985). Infatti, in assenza di tale adeguamento del sistema di calcolo, che attualmente prende in considerazione solo i contributi effettivamente versati, i lavoratori ciechi ed ipovedenti, potendo beneficiare di norme che ancora consentono un pensionamento anticipato (ad es. 55 anni di età per gli uomini e 50 per le donne nel settore privato), rischieranno nel prossimo futuro di avere trattamenti di pensione estremamente bassi, in alcuni casi molto vicini al minimo della pensione sociale.
- La centralità della discussione si è poi spostata su problemi di carattere territoriale, come i rapporti con gli Ispettorati del Lavoro, che applicano parametri di valutazione disomogenei su tutto il territorio, con conseguenze negative per il collocamento mirato dei disabili visivi, soprattutto in quelle realtà dove manca un rapporto sinergico con le strutture periferiche UIC (ad esempio in Basilicata).
La consapevolezza di una Unione forte, che sappia essere un interlocutore autorevole per la tutela dei diritti e degli interessi morali e materiali dei centralinisti non vedenti, passa anche attraverso una maggiore collaborazione tra il Comitato Tecnico e tutti i rappresentanti regionali, in un’ottica di pianificazione degli obiettivi comuni.
Un modo questo, come tanti altri, per incentivare la campagna di reperimento soci a livello locale che è un momento essenziale della vita associativa, poiché conferma la capacità di aggregazione e di efficienza dell’Associazione a livello nazionale. La campagna soci, infatti, dovrebbe essere sempre più pressante e la adesione ad essa testimonierebbe il ruolo e la capacità dell’Unione di interpretare le esigenze della stragrande maggioranza dei ciechi ed ipovedenti italiani.
In tal senso, viene in aiuto la comunicazione outbound, sviluppata sull’impegno e la creatività degli esperti di settore (come il signor Fornaro per il centralinismo), vista come indispensabile strumento che l’Unione deve impiegare per sviluppare le relazioni con gli utenti non vedenti, soci e non, per rafforzare e armonizzare i flussi di informazione all’interno e all’esterno e concorrere a promuovere una informazione efficace attraverso modalità differenziate (schede tematiche, circolari, mailing list, trasmissioni on-line, pagine web per professione).
Da questa consapevolezza, appunto, è nata la volontà di nominare Giuseppe Fornaro, come già detto moderatore della lista centralinoplus, responsabile della comunicazione del Comitato Tecnico Nazionale dei Centralinisti non vedenti, con l’impegno di fare da interfaccia tra il Comitato stesso e la base.
Per impegni associativi, preventivamente resi noti, la signora Marilena Chiacchiari ha lasciato la discussione alle ore 16,15.
In ogni caso, presi in esame tutti gli argomenti all’ordine del giorno, i presenti si sono congedati alle ore 16,32.
ROMA, 25.01.2011 IL SEGRETARIO DI COMMISSIONE
Emanuele Ceccarelli