Data: 07/10/2024
Comitato Nazionale Tecnico dei Centralinisti telefonici
Verbale Riunione Comitato Nazionale Centralinisti
CONVOCAZIONE IN DATA 19/07/2024 con PROTOCOLLO n. UICI008285
RIUNIONE IN DATA: 7 ottobre 2024 ore 14.30 in modalità online, tramite piattaforma Zoom
Collegati: Manuela di Michele (Abruzzo), Rocco Clementelli (Basilicata), Francesco Bretti (Calabria), Antonio Maione (Campania), Davide Fortini (Emilia Romagna), Andrea Bazzano (Liguria), Stefania Terré (Marche), Maria Letizia Paffumi (Piemonte), Bruno Nunzio (Puglia), Denisa Muresan (Toscana), Francesco Caccia (Molise), Sarhan Tarik (Trentino), Daniele Maccaglia (Umbria), Nicola Ferrando (Veneto); Angelo Camodeca e Roberto Callegaro.
Verbalizzante Manuela Fiorillo.
Fine della riunione: ore 17.00
Ordine del Giorno:
1. Saluti ai componenti;
2. Rapporto dei Coordinatori Regionali sulle azioni positive che hanno favorito l’inserimento occupazionale e delle criticità che ancora lo ostacolano;
3. Rapporto dei Coordinatori Regionali circa le aziende pubbliche che assumono regolarmente i centralinisti e quelle che invece frappongono ostacoli all’assunzione.
1. Saluti ai componenti.
La riunione inizia con i saluti della coordinatrice eppoi passa la parola al componente della Direzione nazionale, Angelo Camodeca, che oltre ad augurare a tutti i componenti un proficuo dibattito sugli argomenti all’Ordine del giorno, fa interessanti riflessioni riguardante il lavoro del centralinista.
Si deve fare i conti con la tecnologia che avanza e questo porta ad una drastica diminuzione dei posti di lavoro ma nonostante ciò il discorso da portare avanti è quello di non far passare l’idea che l’operatore debba necessariamente solo rispondere al telefono, ma che possa svolgere anche altre mansioni, come per esempio lo smistamento della posta elettronica.
Fondamentale è instaurare e mantenere dialoghi costruttivi con le istituzioni o con la parte datoriale, in particolare, con chi si occupa di assunzioni.
2. e 3. Rapporto dei Coordinatori Regionali sulle azioni positive che hanno favorito l’inserimento occupazionale e delle criticità che ancora lo ostacolano e Rapporto dei Coordinatori Regionali circa le aziende pubbliche che assumono regolarmente i centralinisti e quelle che invece frappongono ostacoli all’assunzione.
La coordinatrice organizza gli interventi in base all’ordine alfabetico della Regione, dando un tempo massimo ad ogni referente regionale per dare la possibilità a tutti di fare un esauriente intervento.
Si inizia con Manuela di Michele (Abruzzo) che riferisce una situazione abbastanza positiva con 40 ragazzi che stanno terminando il corso di centralinista, operatore di telemarketing e telesoccorso dove sarà previsto l’esame per ottenere l’attestato dopodiché si procederà all’iscrizione all’albo. Negli ultimi 2 anni ci sono state 4 assunzioni. Le aziende che assumono di più sono le ASL. Problemi con i Comuni.
Rocco Clementelli (Basilicata) riferisce di una situazione in stallo nelle assunzioni e la presenza del fenomeno ormai diffuso di non sostituire il centralinista in caso di pensionamenti. L’Asl è unico ente che ancora assume.
Francesco Bretti (Calabria) riferisce di 28 persone disoccupate su due province. Si sta cercando di attivare dei corsi non solo per centralinisti ma anche per addetti URP e telecomunicazioni. Ultima assunzione un anno fa. Si hanno maggior possibilità di assunzioni nelle aziende sanitarie ma la situazione è abbastanza buona anche nei Comuni e tribunali. Buon rapporto con le istituzioni.
Antonio Maione (Campania) riferisce tanti problemi per le assunzioni, soprattutto su Napoli. Molte volte si deve riscontrare ostruzionismo da parte dell’Ispettorato del Lavoro anche se ultimamente è intervenuto su un’assunzione nel Comune di Casalnuovo di Napoli. Tanti concorsi di mobilità.
Davide Fortini (Emilia Romagna) riferisce di una situazione stabile. I comuni assumono. Conferma le riflessioni di Angelo Camodeca sul ruolo del centralinista. Ormai le aziende pubbliche e private sono orientate a cercare una figura più completa che non si limiti solo a rispondere al telefono ma che svolga altre mansioni come smistare la posta elettronica e non, accompagnamento di persone. Fondamentale l’Istituto Cavazza che organizza corsi che preparino i ragazzi alle figure equipollenti. Buoni i rapporti con gli uffici del collocamento mirato.
Andrea Bazzano (Liguria) riferisce un non dialogo con il Centro dell’Impiego e quindi non si ha contezza dei posti vacanti. Si assume nell’ASL ma si fa fatica ad assumere all’Inps, all’Inail e all’Agenzia delle entrate. Ultima assunzione alla motorizzazione civile di Genova.
Maria Letizia Paffumi (Piemonte) riferisce che nelle province piemontesi non ci sono disoccupati ma in controtendenza ce ne sono parecchi, in attesa di avviamento al lavoro, nella città di Torino, anche per la grande difficoltà di comunicare con i centri per l’impiego. Si by-passa la Legge 113 dando spazio alla Legge 68 e quindi i requisiti richiesti penalizzano i ragazzi con disabilità visiva. Ultimamente si è raggiunto il numero per poter far partire un corso da centralinista.
Bruno Nunzio (Puglia) riferisce di una situazione buona in tre province con tutti occupati e tre province con disoccupati che vanno dalle 2 alle 3 unità. Si è in attesa della fine di un corso che potrebbe far assumere un centinaio di ragazzi. Si riscontra difficoltà da parte dei comuni ad assumere i centralinisti, i quali cercano figure più complete.
Denisa Muresan (Toscana) riferisce di grandi difficoltà ad inserire persone nelle Asl mentre in altri enti come Agenzia delle Entrate, Inps o Inail il dialogo è inesistente. Si sta cercando di attivare un corso per centralinista. Fondamentale è far capire ad un ragazzo che si vuole inserire nel mondo del lavoro di non limitarsi al semplice ruolo di centralinista ma cercare di svolgere altre mansioni similari. Si sta facendo un grande lavoro per farsi conoscere dalle aziende in modo da avere la possibilità di poter parlare di noi e far capire cosa siamo in grado di fare. I rapporti con gli uffici del collocamento sono buoni, ma non sempre c’è sinergia.
Francesca Caccia (Molise) riferisce di una situazione buona e rapporti con gli uffici del collocamento discreti. Una buona notizia è essere riusciti a far partecipar due ragazzi al corso per centralinista all’Istituto Cavazza.
Sarhan Tarik (Trentino) riferisce di una situazione buona a Trento. Esterna preoccupazione per l’avanzare dell’intelligenza artificiale che potrebbe portare problematiche sulle assunzioni nel futuro.
Daniele Maccaglia (Umbria) riferisce di dati occupazionali discreti. I problemi che si stanno riscontrando è che si tende a centralizzare le assunzioni su Perugia e questo porta disagi di mobilità. Il Ministero di Grazia e Giustizia, e quindi le case circondariali e i tribunali assumono, perché le assunzioni sono richieste dal centro. Le Asl si rivolgono alle cooperative.
Nicola Ferrando (Veneto) riferisce di una quasi piena occupazione sull’intera regione, attualmente risultano 3 persone in attesa di lavoro. Le banche hanno fatto la scelta di centralizzare il centralino penalizzando le filiali, dando molto spazio al numero verde. L’Inps e l’Asl tendono a non assumere, la Ragioneria regionale potrebbe assumere. Fenomeno che si sta verificando nella nostra regione è l’aumento delle aspettative per svariati motivi che bloccano le assunzioni.
Prende la parola il Presidente della Consiglio regionale, Roberto Callegaro il quale pone l’attenzione sulla formazione dei ragazzi e quindi sulla buona qualità dei corsi.
La finalità dei corsi si deve concentrare sul riuscire fare selezione. Si devono cercare altre strade per riuscire a collocare i ragazzi e un’alternativa potrebbe essere l’integrazione con l’ufficio relazione con il pubblico, visto che per gli enti è un obbligo averlo.
La coordinatrice ma anche referente dei centralinisti delle Marche riferisce del grosso lavoro con i centri dell’impiego e con l’Ispettorato del lavoro che hanno portato a delle ottime soluzioni lavorative. I Tribunali, l’Inail e le Asl assumono. Si sta attivando un corso come “addetto di segreteria per disabili visivi” che porterà, alla fine, all’iscrizione nelle liste della 113. Una difficoltà rilevata è stata quella di ottenere, da parte della Regione Marche, i finanziamenti per avviare alcuni ragazzi al corso formativo presso l’istituto Cavazza di Bologna; difficoltà che è stata risolta grazie a degli incontri specifici con i dirigenti della Regione focalizzati sul problema.
Conclude il suo intervento traendo le dovute conclusioni anche in virtù dei rapporti riferiti dai referenti regionali ossia che è di assoluta importanza chiedere incontri di persona con i dirigenti o i presidenti delle varie aziende per un confronto politico che faccia capire che la 113 è una legge che, seppur non del tutto aggiornata alle innovazioni professionali odierne, tutela a tutt’oggi la categoria dei disabili visivi per il loro inserimento lavorativo.
Tutto il comitato si impegna, nei prossimi mesi, ad individuare e proporre alcune modifiche alla Legge 113/85.
La riunione termina alle ore 17.00.