Data: 22/06/2022
Gruppo di lavoro 3. Pari opportunità
Verbale Riunione GDL N. 3 Pari Opportunità – Donne, Anziani, Giovani, Ipovisione
Convocazione in data 22 giugno 2022 ore 10,45 - Protocollo n. 6875 del 20 giugno 2022 in modalità online tramite piattaforma Zoom.
Collegati: Adoriano Corradetti, Cristina Minerva, Alina Pulcini, Gabriele Marino, Linda Legname, Americo Montanaro, Federico Bartolomei e Amel Mokni (componente del Comitato nazionale giovani)
Ordine del Giorno:
Ambulatorio oculistico:
Mappa del territorio
Comunicato alle sezioni
Questionario
Varie ed eventuali.
Progetto Accorciamo le distanze
Apre la riunione il coordinatore Adoriano Corradetti che illustra a grandi linee il progetto "Accorciamo le distanze" e passa la parola a Federico Bartolomei per l'esposizione dei dettagli:
Il progetto prevede la creazione di strutture e servizi ambulatoriali privati, eventualmente convenzionabili con il SSN. Il valore aggiunto è dato dalla capillarità delle sezioni UICI, presenti in ogni provincia e, dalla conoscenza del territorio e delle sue criticità. Una attività strutturata ed eventualmente sinergica con le aziende AUSL permetterebbe di raggiungere grandi numeri anche nelle periferie.
Le prestazioni potenzialmente erogabili comprendono:
valutazioni di screening
valutazioni ortottiche
visite oculistiche.
Il progetto riguarda tre macro capitoli:
Telemedicina
La dotazione di fundus camera portatili per l’esame fotografico di screening del fondo oculare per la ricerca, per esempio di segni di degenerazione maculare senile e retinopatia diabetica, consentirebbe di ampliare il bacino d’utenza, anche mediante una modalità di test a domicilio. Il ricorso all’Intelligenza Artificiale nel processare le immagini potrebbe rendere più facile il compito diagnostico. In ipotesi, singoli oculisti o, meglio ancora, centri diagnostici ad alta specializzazione consentirebbero tempi e qualità a grande efficienza.
A latere di ciò, si aprirebbe finalmente la possibilità di creare una rete di immagini e referti, un linguaggio clinico comune e un database clinico-epidemiologico di notevole rilievo, con l’eventuale supporto dell’Istituto Superiore di Sanità e conseguentemente del Ministero della Salute con i quali intercorre già qualche proficua interlocuzione.
Attorno al progetto di telemedicina sarebbe auspicabile anche la nascita di un percorso formativo dedicato a oculisti e ortottisti con specifiche attività corsuali sull’analogo modello posto in essere nel caso di AMGO, nato appunto sulla base delle prestazioni del videorefrattometro.
Ambulatori con dotazione oftalmologica base:
La dotazione base deve consentire l’offerta di visite oculistiche e ortottiche eventualmente proposte a tariffa “sociale” soprattutto nei territori dove vi è carenza di servizi oftamlologici pubblici, oppure dove sussistono lunghi tempi di attesa.
Gli ambulatori potrebbero essere anche accreditati e convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.
Da valutare, inoltre, la possibile estensione del database creato per alimentare il registro “Dare-Invat”, pur con la necessità di apportarvi alcune modifiche, tali da renderlo un vero e proprio gestionale attraverso il quale eseguire rilievi e studi epidemiologici e socio-demografici.
Dovrebbe esservi in corso con INPS il tentativo di definizione di un percorso metodologico clinico-strumentale per la standardizzazione dei Certificati di presentazione, relativi alla L.138/2001. Detto certificato dovrebbe contenere informazioni cliniche e referti per i quali sia i Centri per l’Ipovisione, sia gli ambulatori gestiti dalle sezioni UICI potrebbero offrire una professionalità specificamente dedicata. Poiché si tratta di prestazioni a costo, così come per le patenti, il contributo potrebbe giovare al finanziamento dei Centri erogatori. Le quote, infatti, non verrebbero riscosse dalle ASL, ma non vi sarebbe spesa attiva a loro carico per il mantenimento dei Centri stessi.
Ausili base per attività riabilitativa
Una dotazione base permetterà un approccio di primo livello per dare una prima risposta alle principali esigenze della vita quotidiana.
L’inserimento di questi servizi all’interno del registro DARE INVAT contribuirà ad accrescere il database con i dati relativi alla situazione dei cittadini ciechi e ipovedenti del territorio nazionale, relativi anche alla distribuzione degli ausili.
Per poter predisporre il bando è necessario avere una visione del territorio e capirne le capacità. A questo riguardo si decide di predisporre un questionario da sottoporre alle sezioni per poter reperire maggiori informazioni possibili. Tenuto conto che in alcuni territori già ci sono ambulatori efficienti mentre in altre non ci sono proprio, Linda Legname propone di redigere un successivo questionario per capire dove vanno potenziati i laboratori già esistenti.
Quindi domande di base a cui il territorio dovrà dare risposte veritiere in modo tale da predisporre una mappatura di tutti gli ambulatori.
Il bando che si andrà a predisporre dovrà dare l'idea che questa operazione avrà una ricaduta nel tempo e sicuramente consentirà anche un ritorno di visibilità, in quanto tutti i cittadini potranno usufruire di questi laboratori e avere l'UICI come punto di riferimento. Inoltre consentirà una creazione di una banca dati e si potranno mettere in rete tutti i laboratori e creare con l'Istituto Superiore di Sanità un centro unico di valutazione e diventare un punto di interesse e di ricerca.
Per la stesura del Bando bisognerà attendere le risposte che i territori daranno attraverso il questionario.
Bartolomei si impegna a individuare le domande che dovranno essere poste ai territori, dopodiché, per accorciare i tempi, più persone si occuperanno di sottoporre le domande e raccogliere i questionari dopo aver predisposto un comunicato che anticipa detta operazione.