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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 16/11/2021

Gruppo di lavoro 1. Tutela


GDL1 - TUTELA: LAVORO, PREVIDENZA, PENSIONISTICA, LEGISLAZIONE, DIRITTI
CONVOCAZIONE: DELL’11.11.2021 PROTOCOLLO N. 15591
RIUNIONE: 16 NOVEMBRE 2021 - ORE: 17:00 - MODALITA’ WEB
PRESENTI: MARIO GIRARDI (Coordinatore), VALTER CALÒ (Componente), GABRIELE COLANTONIO (Componente), FRANCO LEPORE (Componente), MARINICA MECCA (segretaria verbalizzatrice)
ASSENTE: STEFANO TORTINI (Componente)
ORDINE DEL GIORNO:
1. DISCUSSIONE DELLA BOZZA “LINEE GUIDA IN MATERIA DI COLLOCAMENTO MIRATO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ”
ORARIO DI CHIUSURA RIUNIONE: 17:45

SVOLGIMENTO RIUNIONE:
In apertura lavori, Girardi ricorda che la riunione è convocata perché il Presidente nazionale, Mario Barbuto, sollecita un parere sulla bozza “Linee guida in materia di collocamento mirato alle persone con disabilità”, parere da trasmettere, nel più breve, alla Presidenza FAND.
Prosegue, segnalando che l’urgenza non consente uno studio approfondito del documento, sul quale, tuttavia, Calò e Lepore hanno già fatto pervenire alcune osservazioni.
Propone di affidare alla segretaria verbalizzante la stesura di una memoria, da redigere sulla base delle osservazioni pervenute e delle eventuali altre che verranno svolte nel corso della riunione.
Modificata e integrata per quanto necessario da Girardi, la memoria verrà trasmessa dallo stesso Girardi al Presidente Barbuto, per l’eventuale impiego quale «Parere della Presidenza nazionale UCI sulla bozza “Linee guida in materia di collocamento mirato alle persone con disabilità”».
I presenti approvano.
Seguono gli interventi di merito, che si evita di riportare, essendo raccolti e organizzati nella memoria che segue.
Per completezza, si annota che la memoria ingloba le opinioni espresse sull’argomento da Tortini alla scrivente il giorno successivo al GdL1, opinioni peraltro simili a quelle dette nella seduta di Gruppo.


Parere del GDL1 della Sede nazionale UICI sulla bozza
“Linee guida in materia di collocamento mirato alle persone con disabilità”


Parere del GDL1 della Sede nazionale UICI sulla bozza
“Linee guida in materia di collocamento mirato alle persone con disabilità”


In quanto soggetti interessati alla materia, siamo invitati a esprimere un parere sulla bozza delle linee guida in materia di collocamento mirato alle persone con disabilità da adottare, ai sensi dell’art. 1 del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 151, entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del medesimo decreto legislativo.
La bozza, che ci viene rimessa, è del settembre 2021.
Non possiamo evitare di dire il nostro rammarico per l’evidente e prolungato ritardo attuativo che priva il Paese di uno strumento essenziale per garantire che i territori, pur con le loro peculiarità, si posizionino correttamente nel sistema del collocamento mirato, delineato dalla norma primaria.
Auspichiamo, pertanto, che lo strumento di indirizzo e di coordinamento sia rilasciato rapidamente e che siano rese disponibili le risorse necessarie all’implementazione delle azioni individuate come utili e funzionali a far convergere i servizi territoriali verso standard nazionali di qualità.
La richiesta di investimento è coerente con la missione di inclusione e coesione sociale assunta dal Governo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Contiamo, perciò, che venga accolta.
Nel merito, l’art. 1 del d.lgs. n. 151/2015 dispone che le Linee guida promuovano:
a) L’integrazione del collocamento mirato nella rete dei servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, in coordinamento con l’INAIL, nei casi di reinserimento delle persone con disabilità da lavoro.
b) Accordi territoriali con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, le cooperative sociali di cui alla l. n. 381/1991, le associazioni di e per persone con disabilità e le organizzazioni del terzo settore rilevanti ai fini dell’inserimento mirato.
c) Modalità di valutazione e progettazione dell'inserimento lavorativo in ottica bio-psico-sociale.
d) Analisi delle caratteristiche dei posti di lavoro da assegnare alle persone con disabilità, analisi proiettate all’accomodamento ragionevole.
e) Istituzione del responsabile dell'inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro.
f) Individuazione di buone pratiche di inclusione lavorativa.
Con le predette finalità, le Linee guida propongono attività di:
1) Analisi e valutazione dell’impatto, sociale e economico, delle politiche regionali e delle misure da esse predisposte, con ricognizione dei tempi di permanenza nelle liste del collocamento obbligatorio.
2) Valorizzazione della responsabilità sociale delle imprese anche mediante sistemi premianti per le imprese che istituiscano la figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro.
3) Consolidamento della gestione dei dati amministrativi riferiti al Collocamento mirato, aggiornamento dei flussi informativi, interoperabilità dei sistemi applicativi di riferimento sulla disabilità.
4) Monitoraggio da parte del Ministero del lavoro e ANPAL.
5) Attivazione e gestione di una piattaforma dedicata alla raccolta delle buone prassi.
6) Personalizzazione dei percorsi di accompagnamento al lavoro, differenziati per le persone in cerca di prima occupazione, persone disoccupate da oltre 24 mesi o in fase di reinserimento lavorativo.
Il quadro delineato è di sicuro interesse.
Sulla base della nostra conoscenza dei servizi per il collocamento mirato, proponiamo che le Linee guida raccomandino che il personale dei Centri per l’impiego, in particolare di quello addetto all’orientamento specialistico e alla profilazione qualitativa della persona con disabilità, sia potenziato e qualificato. Il potenziamento degli organici è essenziale se si vuole che la presa in carico sia multiprofessionale e effettiva, e non solo medica e burocratica. La qualificazione degli operatori, specie dei responsabili dell’inserimento, è essenziale perché i deficit sono di vario tipo, ognuno di essi ha specifiche ricadute sul funzionamento della persona, che, comunque, consegue livelli di autonomia diversa in ragione del contesto socio-familiare di riferimento e della disponibilità di ausili; è evidente che la comprensione di tali complessità richiede un’adeguata formazione iniziale e un costante aggiornamento professionale.
Invitiamo, inoltre, a voler considerare che le Linee guida potrebbero auspicare che:
• Il Comitato tecnico coinvolga le Associazioni di e per persone con disabilità, in presenza di bisogni complessi.
• La composizione del comitato tecnico non sia sbilanciata verso la parte sanitaria; appare infatti carente l’individuazione di figure professionali, esperte nel settore dell’inserimento lavorativo.
• Tenuto conto del peso delle medie e piccole imprese nel sistema produttivo del Paese, il responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro possa essere impiegato in reti di imprese o in convenzioni pubblico/privato, e non previsto solo per le imprese o P. A. di grandi dimensioni.
• La presa in carico delle persone con disabilità non ancora in età lavorativa o ancora nel sistema d’istruzione abbia fini formativi e non di professionalizzazione precoce.
• Siano istituiti presso le facoltà universitarie, percorsi finalizzati alla creazione della figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro.
Proponiamo, infine, che:
• All’individuazione dei criteri del monitoraggio condotto per verificare lo stato di attuazione delle Linee guida, alla verifica del corretto utilizzo delle risorse finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e alla definizione dei criteri di selezione delle prassi da repertoriare in web come buone prassi, possano partecipare le Associazioni di e per persone con disabilità, maggiormente rappresentative.
• Le Linee guida siano rese disponibili on line insieme a materiali illustrativi di facile consultazione e FAQ.


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