Data: 06/05/2021
Gruppo di lavoro 1. Tutela
Verbale
RIUNIONE GDL N. 1 Tutela, Lavoro, Previdenza, Pensionistica, Legislazione, Diritti
CONVOCAZIONE IN DATA PROTOCOLLO: n. 6625 del 04/05/2021
DATA: giovedì 06 maggio 2021 alle ore 15.30 in modalità online tramite piattaforma Zoom
PRESENTI:
Mario Girardi, Coordinatore Nazionale
Valter Calò, Componente
Gabriele Colantonio, Componente
Franco Lepore, Componente
Stefano Tortini, Componente
ORDINE DEL GIORNO:
1. Comunicazioni del Coordinatore e dei Componenti;
2. Costituzione dei comitati nazionali dei centralinisti, fisioterapisti e insegnanti non vedenti;
3. Prime iniziative in materia di: analisi normative, aggiornamento professionale e sensibilizzazione nei confronti delle organizzazioni datoriali e sindacali;
4. Varie ed eventuali.
ORARIO DI CHIUSURA RIUNIONE: ore 17.30
SVOLGIMENTO RIUNIONE
1) Comunicazioni del Coordinatore e dei Componenti.
Il Coordinatore Mario Girardi riferisce di un caso concluso in modo positivo riguardante una socia che, pur essendo disabile, mentre lavorava non possedeva i requisiti per godere delle agevolazioni previste per i lavoratori non vedenti. La Signora si è licenziata dopo circa 18 anni di impiego, ma molto prima dell’età pensionabile. Successivamente, la patologia visiva si è aggravata, tanto da farla rientrare nella definizione di persona non vedente. Contando sul fatto che la norma non prevede l’insorgenza della condizione sanitaria in costanza di lavoro, abbiamo inoltrato domanda di pensionamento della Signora, invocando le agevolazioni stabilite per i lavoratori non vedenti del settore privato, diversi anni prima del raggiungimento dei canonici 67 anni, attualmente previsti; la domanda è stata accolta dall’INPS. Tale risultato può essere considerato un precedente importante per altre persone disabili visive in medesime condizioni.
Successivamente, viene letto e analizzato il nuovo D.M. 7 aprile 2021 che introduce modifiche al DL 14 marzo 1998 concernente la determinazione delle condizioni e delle modalità alle quali è subordinata l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta del 4 per cento ai sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l'autosufficienza e l'integrazione dei soggetti portatori di handicap.
Il Gruppo ritiene sarebbe utile organizzare dei momenti di formazione nei confronti dei medici di base, (i nuovi soggetti individuati dalla normativa quali prescrittori), con il supporto dell’Irifor, poiché potrebbero sorgere difficoltà nel rilascio delle certificazioni alle persone disabili.
Il componente Stefano Tortini riferisce della buona collaborazione instaurata con l’Università di Firenze in merito al percorso di studi per i fisioterapisti non vedenti. Sul punto, informa che c’è attenzione da parte dell’Ateno nel creare specifici percorsi didattici e pratici di supporto ai giovani disabili visivi.
2) Costituzione dei comitati nazionali dei centralinisti, fisioterapisti e insegnanti non vedenti.
Viene letto il documento che riguarda l’elenco aggiornato dei rappresentanti di categoria indicati dai Consigli Regionali UICI. Purtroppo, viene rilevato che in diverse Regioni non sono stati indicati i nominativi dei rappresentanti dei centralinisti, fisioterapisti e insegnanti. Si incarica Roberta Natale di contattare i consigli regionali inadempienti. Il componente Steafano Tortini ritiene opportuno attendere la costituzione dei comitati nazionali, prima di affrontare le problematiche inerenti i fisioterapisti e gli insegnanti, oltre che intraprendere azioni di promozione di dette professioni.
3) Prime iniziative in materia di: analisi normative, aggiornamento professionale e sensibilizzazione nei confronti delle organizzazioni datoriali e sindacali.
Il componente Franco Lepore riferisce dell’imminente incontro che terrà con una responsabile di Banca Intesa San Paolo, alla quale proporrà di estendere a tutto il territorio nazionale, la formazione dei dipendenti dell’istituto, inizialmente prevista per il solo Piemonte. L’iniziativa sarà suddivisa in due momenti:
1) formazione dei dipendenti in front-office: momento di sensibilizzazione per i dipendenti delle filiali al fine di fornire loro le nozioni base per una corretta interazione con la clientela con difficoltà visive;
2) riqualificazione dei dipendenti con disabilità visive al fine di ricercare nuove professionalità al di fuori della classica figura di centralinista.
Per quanto concerne, invece, l’analisi normativa, il componente sottolinea l’importanza di intervenire su un aggiornamento/modifica/integrazione della legge n. 89/1913 (legge sul notariato) (v. allegato n. 1). La soluzione più adeguata potrebbe risiedere nell’uso più esteso degli atti notarili elettronici dato che potrebbero essere letti integralmente e sottoscritti con la firma digitale senza troppe difficoltà per una persona disabile visiva.
Sul punto, i componenti concordano che sarebbe fondamentale iniziare un confronto con il Consiglio Nazionale del Notariato per approfondire tale questione e per concordare eventuali azioni comuni.
Il Coordinatore Mario Girardi riferisce che, nell’ambito dell’Osservatorio sulla disabilità, si sta cercando di fare una ricognizione sulla legislazione attualmente vigente, in una serie di materie che riguardano le persone con disabilità e viene richiesta la collaborazione delle associazioni, per integrare la raccolta normativa con la legislazione di settore. Il Coordinatore chiede la collaborazione di tutti per quanto riguarda l’aggiornamento normativo di interesse delle persone con disabilità della vista, in modo da trasmettere all’osservatorio un documento il più possibile completo.
Il componente Valter Calò riferisce di voler realizzare tre punti programmatici:
1) Collaborazione con la società A.I.D.P. sulle seguenti tematiche:
a) disabilità visiva e possibilità lavorative;
b) ausili e tecnologie per disabili visivi;
c) mobilità del disabile visivo in ambiente di lavoro;
d) formazione mirata per la qualifica o riqualifica lavorativa (tramite il supporto IRIFOR);
e) possibili collaborazioni AIDP/UICI
2) Autoimprenditorialità
Realizzare un corso di formazione (una parte tramite piattaforma zoom e una parte in presenza)
Procedura
1. contattare Presidenti regionali o sezionali per l’analisi di bisogni e opportunità;
2. report finale dati da analizzare con il Gruppo;
3. comunicazione in Direzione Nazionale;
4. procedere con programma ed individuazione dei relatori del corso;
5. calendarizzazione.
Inoltre, si prevede anche l’eventuale istituzione di un gruppo di lavoro consultivo, che possa affiancare la persona intenzionata ad intraprendere un’attività autonoma; tuttavia è opportuno aspettare gli esiti della consultazione regionale, prima di affrontare tale tematica.
3) TECNICO TRASCRITTORE
Esiste già un documento di base che dovrà essere integrato e condiviso con il Gruppo.
4) Varie ed eventuali.
Decisioni del Gruppo:
Tutti i componenti concordano sull’opportunità di elaborare una proposta normativa, che possa prevedere delle agevolazioni fiscali o altre forme incentivanti, per le persone disabili che operino quali professionisti autonomi o imprenditori.
Si conviene inoltre sulla necessità di avviare una attività di sensibilizzazione nei confronti delle organizzazioni datoriali e sindacali, in vista del superamento dell’emergenza pandemica, durante la quale si è assistito ad un esteso ricorso allo smart working, spesso in maniera improvvisata e raffazzonata. L’intento è quello di scongiurare una pericolosa marginalizzazione dei lavoratori con disabilità.
PROPOSTE PER LA DIREZIONE NAZIONALE
1) Sottoporre all’attenzione e alla valutazione della Direzione Nazionale la richiesta di poter organizzare momenti formativi/informativi, con il supporto dell’Irifor, ai medici di base ai sensi del nuovo D.M. 7 aprile 2021, in collaborazione con l’ordine dei medici stessi;
2) Sottoporre all’attenzione e alla valutazione della Direzione Nazionale il documento allegato n. 1 per quanto concerne eventuali modifiche/integrazioni della legge n. 89/1913. In via preliminare, si chiede la collaborazione per creare l’occasione di un necessario confronto con il Consiglio Nazionale del Notariato per approfondire la questione;
3) Sottoporre all’attenzione e alla valutazione della Direzione Nazionale l’opportunità di cogliere l’occasione dei prossimi interventi normativi, inerenti il superamento di quota 100, per tentare di ottenere l’approvazione dell’emendamento alla Legge Fornero, già trasmesso in passato, così da permettere anche ai lavoratori non vedenti del settore privato, assunti dopo il primo gennaio 1996, di continuare ad usufruire delle agevolazioni sull’età pensionabile tutt’ora vigenti;
4) Sottoporre alla valutazione della direzione nazionale di proporre degli interventi normativi che introducano agevolazioni fiscali o altre forme incentivanti al fine di favorire l’autoimprenditorialità delle persone con disabilità.
Allegato n. 1 (prot. UICI n. 6902 del 07/05/2021)
Aggiornamento della legge n. 89/1913 (legge sul notariato)
Le disposizioni della Legge n. 18/1975 che disciplinano la firma del non vedente si applicano esclusivamente alle scritture private, restando esclusi gli atti pubblici, che per la loro natura devono essere redatti dal pubblico ufficiale. In tali casi i disabili visivi devono necessariamente essere assistiti da due testimoni, come previsto dall’art. 48 della legge notarile n. 89/1913.
Si riporta di seguito il testo dell’art. 48 della legge notarile. Oltre che in altri casi previsti per legge, è necessaria la presenza di due testimoni per gli atti di donazione, per le convenzioni matrimoniali e le loro modificazioni e per le dichiarazioni di scelta del regime di separazione dei beni nonché qualora anche una sola delle parti non sappia o non possa leggere e scrivere ovvero una parte o il notaio ne richieda la presenza. Il notaio deve fare espressa menzione della presenza dei testimoni in principio dell’atto.
La norma in esame richiede la presenza dei due testimoni quando una parte non sappia o non possa leggere. Ovviamente la persona cieca non può leggere l'atto cartaceo e non può controllare le altre firme dei sottoscrittori.
Il D. lgs n. 110/2010 ha introdotto rilevanti modifiche alla legge notarile. Alcuni articoli sono molto interessanti poiché prevedono la possibilità di redigere gli atti notarili in formato elettronico e sottoscriverli con la firma digitale. In particolare l’art. 47 ter dispone che l’atto pubblico informatico è ricevuto in conformità a quanto previsto dall’articolo 47 ed è letto dal notaio mediante l’uso e il controllo personale degli strumenti informatici; il notaio nell’atto pubblico e nell’autenticazione delle firme deve attestare anche la validità dei certificati di firma eventualmente utilizzati dalle parti. Inoltre, ai sensi dell'art. 52 bis, le parti, i fidefacenti, l’interprete e i testimoni sottoscrivono personalmente l’atto pubblico informatico in presenza del notaio con firma digitale.
Queste recenti modifiche possono aprire la strada alla partecipazione del non vedente a molti atti notarili, senza l'assistenza di due testimoni. Difatti, qualora tutte le parti dell’atto fossero dotate di firma digitale, la persona cieca avrebbe la possibilità di leggere l’atto notarile, di sottoscriverlo con la propria firma digitale e di controllare la regolarità delle altre sottoscrizioni.
In definitiva, è possibile qualche appiglio su cui lavorare. In ogni caso, prima di presentare proposte per la modifica/integrazione della legge notarile, sarebbe opportuno confrontarsi con l’ordine dei notai per approfondire la questione e per concordare eventuali azioni.