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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 18/12/2019

PREVIDENZA E PENSIONISTICA


Verbale riunione Commissione Previdenza e Pensionistica del 18-12-2019
Data: mercoledì, 18 dicembre 2019

Orario: 15,30-17,00

Modalità di svolgimento: telefonica

Elenco Partecipanti:
Mario Girardi coordinatore
Giovanni Battista Flaccadori referente
Giulia Antonella Cannavale componente
Aldo Corsa componente
Antonio Montanaro componente
Emanuele Ceccarelli segretario

Ordine del giorno:
La riunione della Commissione ha previsto la discussione dei seguenti punti all’Ordine del Giorno:
1. riferimenti del coordinatore di Commissione;
2. dubbi applicativi circa la riduzione dell’età pensionabile (decreto legislativo n. 503/1992, art. 1, commi 6 e 8) nei confronti dei lavoratori privi della vista afferenti alla gestione privata INPS, che hanno maturato una posizione previdenziale e assicurativa esclusivamente in quota contributiva (primo accredito dei contributi dal 1 gennaio 1996);
3. riferimenti dal territorio;
4. varie ed eventuali.
Riferimento protocollo lettera di convocazione 16515 del 10 dicembre 2019.

Verbale della riunione:
Il coordinatore Mario Girardi si assicura che tutti i componenti siano in collegamento telefonico ed introduce i lavori, richiamando i punti previsti all’Ordine del Giorno.
Riferisce dell’impegno profuso dalle Sezioni UICI convenzionate con il Patronato ANMIL, il cui giro di pratiche è aumentato, nell’ultimo anno, di circa il 20 per cento. È convinzione del coordinatore che le Sezioni UICI, nell’offrire ulteriori servizi (in aggiunta a quelli strettamente associativi), possano cooptare, sul territorio, nuovi associati, in ragione di una tutela e rappresentanza a più ampio spettro. Oltretutto, va considerato che il costante rapporto di collaborazione con gli operatori ANMIL rappresenta anche l’occasione di una crescita professionale per il personale UICI.
Mario Girardi lamenta, però, ritardi, da parte della Direzione Generale ANMIL, nella corresponsione dei rimborsi spettanti all’UICI, che riflettono il mancato versamento, nei confronti dell’ANMIL, del Fondo Patronati da parte del Ministero del Lavoro.
Per quanto riguarda l’ambito previdenziale, il coordinatore torna a parlare della creazione di un Polo Unico INPS specializzato nella trattazione delle istanze di pensione da parte dei lavoratori non vedenti, con personale formato sui diversi benefici previdenziali loro spettanti (così come già avviene per i Fondi Speciali I-post, per i dipendenti Rai e per il clero). Riferisce di aver già avanzato tale proposta alla Direzione Centrale Pensioni dell’Istituto, incontrando però, resistenze da parte dei dirigenti INPS circa le basilari condizioni di fattibilità (ad avviso della dirigenza dell’Istituto, il numero ridotto di domande di pensione presentate dai lavoratori non vedenti non giustificherebbe l’assegnazione di tali pratiche ad uno specifico Polo).
Alla luce, però, dei continui errori che l’Istituto commette in sede di liquidazione e/o ricostituzione di pensione, Mario Girardi resta sempre più convinto della bontà del Polo unico, e conferma a tutti i componenti della Commissione che sarà sua intenzione tornare a perorarne l’idea presso le opportune sedi dell’INPS.
In merito al punto 2 dell’Ordine del giorno, la Commissione affronta la questione relativa all’applicazione del decreto legislativo n. 503/1992, art. 1, commi 6 e 8 in favore dei lavoratori privi della vista della gestione privata fpld (riduzione dell’età pensionabile), laddove il lavoratore non vedente abbia una posizione previdenziale esclusivamente in quota contributiva (ossia, abbia iniziato a lavorare dal 1º gennaio del 1996).
Il problema è sorto dalla reiezione di una domanda di pensione per invalidità all’80 per cento (requisito di maggior favore in regime derogatorio, in favore degli invalidi civili), in ragione del fatto che l’assicurato invalido civile aveva una posizione solo contributiva (dal 1996). Sembrerebbe, infatti, che a detta dell’INPS, le deroghe per gli invalidi civili all’80 per cento e, quindi, anche per i non vedenti di cui al Decreto legislativo n. 503/1992, art. 1 commi 6 e 8, sarebbero riferite alla sola Legge n. 335 dell’8 agosto 1995 (c.d. Riforma Dini), ma non anche all’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Riforma Fornero) – quest’ultima Riforma postula l’introduzione, nel nostro ordinamento previdenziale, di un sistema di calcolo esclusivamente contributivo.
In altri termini, per l’Istituto previdenziale le condizioni derogatorie circa i requisiti anagrafici di accesso alla pensione di vecchiaia nel settore privato si applicherebbero a posizioni previdenziali miste (retributivo e contributivo), ma non a quelle solo contributive (prospettiva a cui si andrà incontro nei prossimi anni).
Ad avviso del componente Aldo Corsa, non è rinvenibile alcuna espressa previsione normativa, né alcun riferimento amministrativo, che legittimi la posizione negatoria dell’Istituto previdenziale al riguardo. E, in ogni caso, la riforma Fornero non ha abrogato le deroghe alla Legge n. 335 del 1995. Sul punto, il coordinatore Mario Girardi anticipa che ci si affiderà ad un caso pilota di lavoratore privo della vista con contributi dal 1996 in poi, affinché l’INPS si esponga espressamente, in senso positivo o di rigetto circa l’applicazione dell’età pensionabile ridotta per i lavoratori non vedenti con quota solo contributiva. In caso di formale reiezione, l’UICI dovrà valutare quale miglior strada intraprendere per far salva la riduzione dell’età pensionabile, di cui al citato decreto legislativo n. 503/1992, art. 1, commi 6 e 8, nell’attuale sistema contributivo.
Per quanto riguarda i riferimenti dal territorio, la Commissione riferisce quanto segue:
• a Treviso, la Sezione UICI si fa carico di presentare alla Medicina Legale dell’INPS tutte le istanze di rettifica, in autotutela, di verbali che recano, erroneamente, la dicitura: “L’interessato non possiede alcun requisito tra quelli di cui all’art. 4 D.L 9 febbraio 2012, n. 5”;
• a Bergamo, l’Agenzia delle Entrate non riconosce validi, ai fini delle agevolazioni fiscali per disabili, i verbali antecedenti al 2012 (redatti, cioè, secondo i vecchi modelli);
• sempre a Treviso, Mario Girardi riferisce della circostanza di un ragazzo, già titolare dell’indennità di frequenza, che si è visto revocare la provvidenza di cecità per il fatto che, al momento della compilazione del modello RED, era stata fleggata la voce “Non possiede redditi”, anziché quella di “Possiede redditi zero”. Sebbene, sostanzialmente, la condizione dell’interessato neomaggiorenne non cambiava, per l’INPS fleggare la prima opzione equivale a rifiutarsi di comunicare la propria posizione reddituale.

Tra le varie ed eventuali, il componente Antonio Montanaro chiede alcune informazioni circa i requisiti per l’accesso alla pensione.

Null’altro da aggiungere, alle ore 17,00 termina la riunione, di cui si redige il presente verbale.


Emanuele CECCARELLI

LAPR (EC/ec)
S:\LAVORO E PREVIDENZA\CECCARELLI\COMMISSIONE PENSIONISTICA\18-12-2019\VERBALE.DOC

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