Data: 06/12/2017
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
COMMISSIONE NAZIONALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Verbale dei lavori del 12 dicembre 2017
Convocati in audio-conferenza telefonica con nota UICI 14795 del 6 dicembre 2017, i componenti della Commissione nazionale istruzione e formazione (di seguito: Commissione) e i coordinatori del Network per l’inclusione scolastica (di seguito: NIS) si sono incontrati, come da programma, dalle 15:00 alle 17:00 del 12 dicembre 2017.
Presenti:
− Per la Commissione: Marco Condidorio, coordinatore; Daniela Floriduz, referente; Francesco Busetti, Peppino Lapietra e Silvana Piscopo, componenti; Giancarlo Abba ed Enzo Bizzi, esperti.
− Per il NIS: Pietro Piscitelli.
Assente giustificato il secondo coordinatore del NIS, Michele Borra.
Presente, inoltre, con funzioni di segretaria verbalizzante, la scrivente, Marinica Mecca.
I lavori sono stati coordinati da Condidorio (di seguito: Coordinatore). Abba e Bizzi vi hanno preso parte a partire dalle 15:30; Piscopo fino alle 16:45.
Nell’impossibilità di un resoconto stenografico, la scrivente redige il presente verbale, che sarà depositato agli atti della Sede nazionale UICI, previa approvazione di quanti presenti all’incontro.
Dopo un breve e cordiale scambio di saluti, il Coordinatore propone di articolare i lavori in due fasi distinte, una di presentazione dei cinque punti all’ordine del giorno, l’altra di commento. I presenti accettano, avvertendo, tuttavia, che non potranno trattenersi oltre il termine previsto delle 17.:00.
Il Coordinatore inizia la presentazione dei cinque argomenti in discussione, elencando i risultati conseguiti dalla Commissione nel corso del 2017.
Sul finire del 2016, su proposta della Commissione, la Direzione nazionale (di seguito: DN) ha deliberato di affidare lo studio delle materie connesse alla tutela dei docenti non vedenti ad un Gruppo di lavoro ad hoc. Supervisionato da Condidorio e coordinato da Floriduz (di seguito: Referente), il Gruppo docenti ha presentato, alla DN, due proposte, entrambe accolte. La DN ha infatti rimesso, con parere favorevole, al Consiglio di amministrazione dell’IRIFOR, la proposta progettuale elaborata dal Gruppo, concernente un corso nazionale, destinato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, finalizzato all’approfondimento della normativa vigente in materia scolastica ed al perfezionamento delle competenze psico-pedagogico-didattiche ed informatiche. La DN ha, inoltre, deliberato, su proposta del Gruppo docenti, l’istituzione di un premio nazionale, intitolato a Lucio Carassale, da promuovere in partnership con il MIUR, con previsione di spesa triennale di 20.000,00 euro.
Nel settembre del 2017, la Commissione ha proposto ed ottenuto che, per favorire il dialogo e il confronto, alle proprie riunioni intervengano entrambi, o almeno uno, dei Coordinatori del NIS; che i verbali dei lavori dei due organi siano trasmessi d’ufficio ai componenti dell’uno e dell’altro gruppo; e che la Commissione ed il NIS siano convocati congiuntamente almeno una volta l’anno.
Nello stesso periodo, la Commissione ha proposto ed ottenuto che il componente, che si rechi in un luogo diverso da quello di residenza, per prestare la propria consulenza in casi particolarmente complessi di inserimento scolastico, ha diritto al rimborso delle spese, a condizione che la missione sia stata preventivamente approvata dal Coordinatore ed autorizzata dal Presidente.
Al momento, la Commissione è impegnata, per tramite del Coordinatore, nel perseguimento di due importanti obiettivi.
Il primo obiettivo è la stipula di un protocollo d’intesa tra il MIUR e l’Unione, che impegni l’Amministrazione scolastica a favorire l’inserimento scolastico degli alunni e degli studenti con disabilità visiva, avvalendosi, ai vari livelli di competenza territoriale, della consulenza pedagogica, didattica, tecnica ed informatica dell’Unione e degli Enti collegati; ed impegni l’Unione e gli Enti collegati ad intervenire, nelle diverse situazioni, secondo standard di qualità. L’ipotesi di intesa sarà presentata al Sottosegretario di Stato, Vito De Filippo, e al Capo di Gabinetto, Sabrina Bono, nel corso di un incontro fissato per l’indomani, 13 dicembre, nel quale l’Unione e gli Enti collegati saranno rappresentati dal Vicepresidente Tortini, dal Coordinatore e da Borra. L’auspicio è che il protocollo possa essere sottoscritto prima del termine della legislatura.
Il secondo obiettivo è quello di ottenere un incontro con il Presidente dell’ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Esercitando adeguatamente le proprie funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e valutazione, l’ANVUR potrebbe, infatti, contribuire a promuovere l’accessibilità e la fruibilità, tramite screen reader, dei materiali digitali, off e on line, destinati alla formazione, iniziale e in servizio, del personale docente.
A favore dell’accessibilità e della fruibilità di questi materiali e di tutti gli apparati digitali utilizzati in campo scolastico molto potrà, inoltre, fare il neo-costituito Istituto per la valutazione degli ausili e delle tecnologie (INVAT). Il fatto che l’Istituto sia diretto dal Presidente Barbuto e sia composto da esperti come Marino Attini, Sabato De Rosa e Franco Lisi legittima le migliori aspettative. La Referente interviene brevemente, per dire che teme che le attese del Coordinatore andranno deluse; gli esperti dell’INVAT, infatti, non conoscono i sistemi digitali usati nelle scuole; per sperare in qualche risultato, sarebbe necessario che agissero di concerto con i docenti in servizio attivo.
La parola torna al Coordinatore, che passa ad illustrare le attività, particolarmente qualificanti, intraprese dall’Unione a livello istituzionale. Il 14 gennaio 2017, il Governo ha trasmesso alle Camere gli schemi dei decreti legislativi, predisposti in attuazione delle deleghe di cui alle lettere b), c), d), e), f), g), h), i) del comma 181, art. 1, della legge 107/2015. Nei sessanta giorni assegnati alle Camere per esprimere un parere sugli otto articolati, l’Unione, insieme alla FAND e alla FISH, ha svolto una pressante azione affinché il riordino del sistema nazionale di istruzione e formazione rispondesse, nella misura massima possibile, alle specifiche esigenze degli alunni e degli studenti con disabilità. Il pressing ha conseguito discreti risultati, specie in riferimento alla formazione, iniziale e in servizio, del personale della scuola e alle disposizioni concernenti il personale destinato all’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale.
Com’è noto, i decreti legislativi emanati il 13 aprile 2017, con i numeri 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65 e 66, rinviano a norme future, regolamentari o amministrative, da emanare di concerto o previa intesa. L’Unione cercherà di partecipare alla formazione dei provvedimenti di più stretto interesse. Il percorso dovrà essere necessariamente condiviso con la FAND e, se possibile, anche con la FISH. Comporre le diverse esigenze richiederà, forse, qualche mediazione. L’impegno dell’Unione resterà, in ogni caso, alto e costante.
Il Coordinatore introduce, quindi, il secondo punto all’ordine del giorno.
Il Coordinatore fa presente che nei primi mesi del prossimo anno, la Direzione nazionale, il Consiglio nazionale e tutte le Commissioni di lavoro di rilievo nazionale saranno impegnate in una verifica di metà mandato.
Nello stesso periodo, dovrebbe svolgersi il corso, proposto dal Gruppo docenti e finalizzato all’adempimento dell’obbligo formativo istituito con la legge 107/2015, art. 1, co. 124. Il Consiglio di amministrazione dell’IRIFOR si accinge, infatti, a deliberare il finanziamento e l’organizzazione del corso.
L’idea del Coordinatore è che, in questo quadro, potrebbero essere convocati, in riunione congiunta, la Commissione e il Gruppo docenti. L’incontro potrebbe tenersi in presenza, nel gennaio 2018.
Piscopo chiede chiarimenti sullo scopo della riunione.
Rifacendosi alla proposta formativa elaborata per i docenti, la Referente suggerisce di incentrare l’incontro sulla riforma della scuola, realizzata con la legge 107/2015 e norme collegate, e sull’uso delle tecnologie informatiche in ambito scolastico. Propone, inoltre, di tenere l’incontro a La Spezia, in concomitanza con la giornata commemorativa di Lucio Carassale, fissata al 19 gennaio 2018.
Tenuto conto che, per comune accordo, i Commissari prenderanno la parola al termine dell’intervento introduttivo del Coordinatore, l’argomento viene chiuso, con l’impegno del medesimo Coordinatore a formalizzare la richiesta di incontro congiunto per ottenere, dal Presidente e dalla DN, le necessarie delibere autorizzative.
Proseguendo nell’illustrazione dell’ordine del giorno, il Coordinatore ricorda che, nella riunione del 24 ottobre, egli e la Referente avevano proposto di impegnare la DN nell’organizzazione di un ciclo di incontri (uno per ciascuna sede regionale UICI) sullo stato dei servizi per l’inclusione scolastica e nell’accreditamento del “Tiflogruppo” del Friuli Venezia Giulia presso il Governo regionale friulano. Non vi erano stati voti contrari. Pertanto, il Coordinatore aveva stabilito di portare entrambe le proposte all’attenzione della DN.
La proposta organizzativa è stata discussa ed approvata dalla DN nella seduta del 9 novembre, con i seguenti vincoli: gli incontri saranno convocati nel 2018, a livello regionale e/o interregionale; alle riunioni, organizzate e gestite dal Coordinatore, saranno invitati i componenti della Commissione ed i referenti associativi del settore “Istruzione e formazione” residenti nelle Regioni, o nelle macroregioni, sedi di convocazione.
Il Coordinatore ritiene che gli incontri, così come approvati, consentiranno di delineare il quadro dei servizi dedicati, presenti nei singoli territori. Permetteranno, inoltre, di verificare l’attendibilità delle stime elaborate dal NIS nel corso del 2017; secondo dette stime, gli alunni e gli studenti con disabilità visiva delle scuole di ogni ordine e grado sono circa 4.000; circa 1.500 di essi soffrono di una riduzione della capacità visiva; gli altri hanno, purtroppo, disabilità multiple. Per facilitare la raccolta dei dati, il Coordinatore sta predisponendo una scheda, che farà avere, non appena possibile, insieme al calendario degli incontri.
Resta, invece, in attesa di esame la richiesta di accreditamento del Tiflogruppo. È, infatti, emerso che il gruppo è privo di atto costitutivo pubblico. A parere del Coordinatore e di Vincenzo Zoccano, componente della DN referente per il Friuli Venezia Giulia, la mancanza rende la richiesta insostenibile. La Referente prende atto. Si riserva di valutare l’opportunità di dare forma giuridica al Tiflogruppo con le parti interessate, ovvero gli organi direttivi del CRESCI di Trieste e dell’ANIOMAP, dell’ANFAMIV e dell’UICI di Pordenone. Esprime rammarico per la tardività della comunicazione.
Prima che il Coordinatore introduca il quarto argomento all’o.d.g., Piscitelli chiede di poter intervenire. Spiega di essere in viaggio e di temere che il collegamento telefonico, già difficoltoso, possa definitivamente interrompersi. Il Coordinatore concede la parola.
Per non sottrarre tempo ai lavori, Piscitelli si mantiene all’essenziale. Ringrazia la Commissione per aver voluto rendere più stretto e saldo il collegamento con il NIS. A seguito dell’iniziativa commissariale, ben cinque persone siederanno ad entrambi i tavoli di lavoro e questo garantirà maggiore coesione e maggiore coerenza. Si dice molto favorevole all’avvio di un confronto diretto tra i referenti nazionali ed i referenti territoriali del settore scuola. Ricorda di essere Presidente della Biblioteca “Regina Margherita” e, quindi, responsabile dei rapporti di lavoro instaurati dall’Ente; è, pertanto, nelle condizioni di disporre, e di fatto disporrà, che i dipendenti dei Centri di consulenza tiflodidattica partecipino al previsto ciclo di incontri. Si dice, infine, fiducioso che la stipula di un protocollo d’intesa tra il MIUR e l’Unione, in ruolo di garante degli Enti collegati, porterà l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità visiva verso standard più alti. Aggiunge che tale fiducia è condivisa da tutti i componenti del NIS; in effetti, l’idea che l’Unione e gli Enti collegati potessero e dovessero ricercare un’intesa con il Dicastero è stata formulata proprio dal NIS.
Con ciò, la parola torna al Coordinatore, che, come da programma, riferisce dei lavori di insediamento dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica.
L’insediamento ha avuto luogo il 27 novembre. Per delega della Ministra Valeria Fedeli, i lavori sono stati presieduti dal Capo di Gabinetto, Sabrina Bono.
Presenti i componenti dei due organi di cui l’Osservatorio si compone: il Comitato tecnico-scientifico e la Consulta delle Associazioni. Il Comitato è costituito da rappresentanti dell’Amministrazione centrale del MIUR, da rappresentanti di altre Istituzioni dello Stato competenti in materia di diritti delle persone con disabilità, dai presidenti delle principali società scientifiche e professionali e dai presidenti della FAND e della FISH. La Consulta è costituita dai rappresentanti delle Associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, più rappresentative a livello nazionale.
I lavori si sono protratti per circa due ore e trenta minuti, per consentire ai numerosi rappresentanti di intervenire.
Il Dicastero si è impegnato a predisporre lo schema del regolamento dell’Osservatorio entro dieci giorni, a farne avere copia alle Associazioni per eventuali osservazioni e ad adottare l’atto, entro la metà di dicembre.
Il Dicastero ha, inoltre, proposto che, dopo l’adozione del regolamento, vengano rapidamente costituiti gruppi di lavoro monotematici sulle materie che, ai sensi del d.lgs. 66/2017, necessitano di ulteriore disciplina.
Il Coordinatore chiude l’argomento, dichiarando che, per ciascuna delle materie da regolare, elaborerà un documento, che porterà all’attenzione del MIUR, in sede di Osservatorio, o, laddove questo non fosse possibile, con altre modalità, da individuare all’occorrenza. Dice, quindi, che chiederà ai Commissari di collaborare al perfezionamento di detti documenti, con proprie osservazioni. Per facilitare il compito, fin da subito farà avere l’elenco delle materie demandate dal Legislatore al Ministro.
L’ultimo argomento in discussione è costituito dalla calendarizzazione degli incontri territoriali.
Il Coordinatore spiega che l’accavallarsi di vari impegni gli ha impedito di definire il calendario degli incontri, che, prevedibilmente, cadranno tra febbraio e maggio. Ad ogni modo, il Coordinatore farà avere copia dello scadenzario, non appena pronto.
Il Coordinatore informa di aver predisposto un testo di presentazione dell’iniziativa. Nel testo, viene spiegato che, su proposta della Commissione, la DN ha autorizzato lo svolgimento di un ciclo di incontri, per verificare le condizioni dell’inclusione scolastica nelle singole Regioni. Viene, inoltre, precisato che gli incontri saranno curati dal Coordinatore e viene annunciato l’invio di una scheda di raccolta dati. Il testo sarà diffuso in forma di comunicato. Al momento, è alla firma del Presidente.
Il Coordinatore comunica che sintetizzerà gli esiti dei circa venti incontri in programma in un documento ad hoc.
Prima di cedere la parola ai Commissari, il Coordinatore considera che mancano appena 50 minuti alle 17:00. Affinché tutti possano intervenire e ciascuno possa avere risposta, propone di mantenersi nei cinque minuti. La proposta è accolta.
Il Coordinatore avvia il giro degli interventi da Piscopo.
La Commissaria esordisce, dicendo che le comunicazioni del Coordinatore, al pari di ogni altra comunicazione, non necessitano di replica. Pone, quindi, due questioni.
Fa, infatti, presente che, sempre più frequentemente, le istituzioni scolastiche, che accolgono alunni con disabilità, si rivolgono alle associazioni, che ne tutelano e ne rappresentano gli specifici interessi, per ottenere da esse informazioni e consulenze mirate. Non tutte le Sezioni territoriali UICI sono, però, in grado di rispondere adeguatamente alle richieste scolastiche. Ciò dato, Piscopo chiede al Coordinatore se e in che modo intende assicurare che, presso tutte le Sezioni, siano presenti risorse idonee a sostenere le scuole nella programmazione delle attività educative rivolte agli alunni non vedenti.
Mette, quindi, in evidenza che si diffondono, a macchia d’olio, le iniziative per l’insegnamento del braille ai vedenti. Spesso, si tratta di iniziative promosse dalle sedi territoriali dell’IRIFOR. Piscopo chiede se il Coordinatore intende interessare, l’IRIFOR Centrale o il NIS, alla redazione di linee guida per l’insegnamento del braille. È, infatti, utile e opportuno accompagnare i vedenti non solo nell’apprendimento del codice, ma anche nella valutazione dei tempi e dei modi con cui avviare un bambino cieco o ipovedente all’uso del braille. Oltre che ricevere finanziamenti dallo Stato, l’IRIFOR è accreditato dal MIUR alla formazione del personale scolastico. È, perciò, essenziale che le attività che esso promuove siano di qualità, salvo compromettere la reputazione dell’Istituto ed anche quella dell’Unione.
Al primo quesito, il Coordinatore risponde che formare gli attuali quadri dirigenti UICI sulla materia scolastica nulla garantisce nel medio e lungo periodo; gli incarichi dirigenziali sono, infatti, a termine. D’altronde, la consistenza numerica del personale dei Centri di consulenza tiflodidattica non è sufficiente a coprire le necessità dei diversi territori. Ciò considerato, il Coordinatore intende attendere la sigla del protocollo con il MIUR e, quindi, costituire un consorzio nazionale, in grado di competere, sia sul piano scientifico, sia sul piano economico, con i molti soggetti privati che oggi operano in campo tiflologico. Il Coordinatore ritiene che, nell’attesa, l’Unione debba comunque essere presente nei Gruppi per l’inclusione scolastica, costituiti dal MIUR ai vari livelli territoriali.
Al secondo quesito, il Coordinatore risponde di aver proposto al Presidente Barbuto la costituzione di un gruppo di valutazione delle attività formative realizzate dall’IRIFOR. Aggiunge di voler sottoporre a Roberta Caldin, componente del NIS, la proposta di convenzionare l’IRIFOR con la SIPES, la Società italiana di pedagogia speciale, di cui l’accademica bolognese ha recentemente assunto la Presidenza.
Il Coordinatore da’, quindi, la parola a Lapietra.
Il Commissario è pienamente convinto delle ragioni che spingono l’Unione e gli Enti collegati a ricercare un’intesa formale con il MIUR. Si tratta di vedere riconosciute e rilanciate le molteplici attività di supporto educativo che l’Unione e gli Enti realizzano in favore dei soci, attività ausiliarie e sussidarie a quelle dello Stato.
Non va, tuttavia, dimenticato che l’assistenza socio-educativa compete alle Regioni e che esse hanno disciplinato la materia in vario modo. In ogni caso, la gestione dei servizi è affidata agli Enti territoriali e le attività, amministrative e contabili, connesse all’erogazione delle prestazioni sono articolate e complesse.
Il Commissario chiede, perciò, al Coordinatore se non ritiene necessario intervenire, oltre che presso il Ministero, anche presso le Regioni, anche allo scopo di verificare che gli interventi di assistenza comunicativa siano coerenti con il funzionamento bio-psico-sociale dell’alunno e dello studente.
La Referente si inserisce per sottolineare che, spesso, l’assistenza socio-educativa è richiesta e concessa secondo logiche di mercato.
La replica del Coordinatore è che monitorare lo stato di attuazione delle normative vigenti in materia di inclusione scolastica è compito dei Referenti regionali.
Il Coordinatore passa la parola alla Referente, che focalizza il proprio intervento sull’accessibilità, tramite screen reader, dei materiali scolastici, off e on line.
In particolare, la Referente chiede al Coordinatore di premere, non solo sul Ministero, ma anche e più ancora sulle case editrici scolastiche e sulle società che sviluppano software gestionali e applicativi innovativi per scuole.
Piscopo osserva che l’accessibilità digitale è tema troppo specifico perché possa ottenere attenzione nell’ormai imminente fase di rinnovo del Parlamento.
Il Coordinatore assicura che, in ogni caso, la fruibilità dei prodotti multimediali per la scuola resta uno dei suoi obiettivi. A riprova, farà avere copia della nota che ha predisposto sull’argomento e che intende consegnare al Sottosegretario De Filippo e alla Capo di Gabinetto Bono.
Il Coordinatore da’ la parola ad Abba.
Tra i molti argomenti trattati dai colleghi, argomenti che meriterebbero tutti un approfondimento, il Commissario ritiene particolarmente importante quello dell’assistenza socio-educativa.
Il Commissario ricorda che, nel corso del 2017, la Regione Lombardia ha legiferato che i servizi per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriale, servizi che comprendono l’assistenza alla comunicazione, il servizio tiflologico e la fornitura di materiale didattico speciale o di altri supporti didattici, sono svolti tramite il coinvolgimento delle Aziende di tutela della salute, che afferiscono al sistema sociosanitario. La disposizione si applica in relazione a tutti i gradi di istruzione e ai percorsi di istruzione e formazione professionale.
Il Commissario invita, quindi, il Coordinatore a vigilare affinché la scelta compiuta dalla Regione Lombardia, di collocare l’educazione dei bambini e dei ragazzi ciechi in ambito sociosanitario, non sia replicata altrove.
Il Coordinatore commenta che l’errato inquadramento è giustificato dal fatto che, in ambito giuridico, e, purtroppo, anche in ambito associativo, si usa la dizione “assistenti all’autonomia e alla comunicazione” invece della dizione “educatori”.
Il commento da’ modo al Commissario di chiedere al Coordinatore se ritiene o meno utile proporre ai Referenti di settore e/o ai Dirigenti associativi una qualche attività di formazione sulle specificità di apprendimento dei bambini e degli adolescenti ciechi ed anche sui contenuti della legge 107/2015 e dei decreti legislativi ad essa collegati, con particolare riguardo ai contenuti del d.lgs. 66/2017.
Il Coordinatore riconosce la necessità di una formazione diffusa.
Da’, quindi, la parola a Busetti.
Sulla base della propria lunga esperienza lavorativa nel settore dei servizi per l’inclusione scolastica, il Commissario dice di ritenere fondamentali due obiettivi e chiede al Coordinatore se intende impegnarsi nel loro perseguimento.
Il primo obiettivo è quello di individuare in tutte le Regioni (o, perlomeno, nelle Regioni in cui è possibile farlo) un Centro o un Istituto o una Sezione che sia polo essenziale di riferimento, non solo e non tanto per le strutture associative e le istituzioni scolastiche del territorio, ma anche e soprattutto per i legislatori regionali e per gli amministratori locali.
Il secondo obiettivo è quello di garantire che in tutte le scuole, in cui sia presente un alunno o uno studente cieco, intervenga un tiflologo in grado di offrire, al corpo docente e al restante personale scolastico, momenti di specifica formazione.
Il Commissario viene interrotto dal Coordinatore, con un richiamo al rispetto dei tempi.
Il richiamo rammarica profondamente il Commissario. Egli è stato ben attento a rimanere al di sotto del termine assegnato. Specie perché già in numerose altre occasioni il Coordinatore gli ha impedito di esprimersi compiutamente. È evidente che il Coordinatore considera il suo contributo di scarso interesse. Restituisce, quindi, la parola.
Dopo una breve incertezza, il Coordinatore conclude il giro, dando la parola a Bizzi.
Il Commissario dice di essere in difficoltà perché, a causa della scarsa qualità del collegamento telefonico, ha perso alcuni passaggi ed anche per la complessità delle tematiche affrontate.
Ad ogni modo, in accordo con Piscopo, chiede al Coordinatore di fare il possibile affinché i corsi braille, promossi dall’IRIFOR, siano pedagogicamente validi. È fondamentale che il docente decida se, quando e come avviare il bambino cieco o il bambino ipovedente al braille sulla base di valutazioni oggettive. Il Commissario farà avere uno schema di corso, se il Coordinatore ritiene opportuno.
Oltre a ciò, il Commissario segnala, con viva preoccupazione, che, nei percorsi di formazione dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, gli insegnamenti che concernono l’inclusione scolastica dei ciechi sono inadeguati e deludenti.
La preoccupazione è condivisa dal Coordinatore.
Null’altro di rilevante resta da segnalare.
Visto e approvato. Il Coordinatore, Marco Condidorio
F.to Marinica Mecca