Data: 22/02/2017
IPOVISIONE
Il giorno 22 febbraio 2017 giusta convocazione in data 8 febbraio 2017 (prot. N. 1647/2017), con inizio alle ore 10,45, si è riunita, presso i locali della Sede Centrale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Via Borgognona 38, Roma), la Commissione Nazionale Ipovedenti per trattare e discutere il seguente Ordine del Giorno:
1) Comunicazioni del Coordinatore Nazionale della Commissione;
2) Inserimento nella Commissione Ipovisione del nuovo componente Giorgio Ricci;
3) Tabelle di valutazione della disabilità (art. 1 Legge 138): considerazioni di merito;
4) Calendarizzazione degli interventi della Commissione su SlashRadio;
5) Varie ed eventuali.
Sono presenti:
Adoriano Corradetti - Coordinatore
Filippo Cruciani - Referente
Giorgio Ricci - Componente
Zaira Raiola - Componente
Salvatore Albani - Componente - in collegamento telefonico con modalità Talkyoo
Eugenio Saltarel in quanto Coordinatore delle Commissioni
Partecipa alla riunione Maria Rita Zauri, in qualità di segretaria della Commissione.
Corradetti presenta il nuovo componente la Commissione Giorgio Ricci.
Corradetti apre la riunione ribadendo che vuole dare una risposta ai decimisti, perché la situazione attuale non prevede alcun indennizzo economico. Ritiene quindi necessario un intervento per rimodulare la legge coinvolgendo anche Tortini e Girardi e produrre un documento tecnico da portare in Direzione perché faccia un intervento politico. Saltarel consiglia di parlare con Tortini in quanto lui ha i contatti con i parlamentari. Corradetti insiste sulla stesura di una relazione tecnica coinvolgendo anche medici oculisti.
Prende la parola Cruciani che presenta un documento dove evidenzia tutte le criticità della Legge 138 e della Legge 284.
In Italia esiste la Legge n. 138 del 3 aprile 2001. (Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici). Con essa furono sanciti due principi fondamentali:
1. L'importanza della visione periferica nella definizione di funzione visiva
2. L'esistenza - oltre alla cecità - di vari gradi di ipovisione.
È in vigore anche la Legge n. 284 del 1997 (Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l'integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati) che prevedeva la creazione di centri di prevenzione e riabilitazione visiva su tutto il territorio nazionale.
Cruciani asserisce che le Leggi ci sono e sono anche all'avanguardia ma la realtà è altra cosa.
Espone le criticità:
1. Ancora oggi i centri di riabilitazione visiva sono scarsamente presenti sul territorio, mal organizzati e poco finanziati. In pratica la Legge 284, a parte un cronico ritardo - d'altra parte del tutto prevedibile - è stata scarsamente attuata. Ogni Regione, nel rispetto della propria autonomia, si è mossa per conto proprio. Non c'è stato alcun coordinamento nazionale e alcun confronto. Anche quanto discusso e proposto al tavolo Stato-Regioni non è stato sempre recepito. In pratica l'applicazione della Legge è stata disattesa salvo qualche eccezione. Purtroppo l'Italia ha 20 Repubbliche sanitarie e ognuna si è mossa e si muove per conto proprio. Dopo 20 anni dall'emanazione della Legge un programma regionale di riabilitazione visiva secondo i dettami del DM applicativo della 284 è nella maggior parte dei casi un miraggio.
2. Anche la Legge 138 del 2001 ha creato notevoli problemi.
• Era una Legge che aveva solo una funzione classificatoria della disabilità visiva e non doveva incidere, in base all'art. 1, sui benefici spettanti al disabile.
• In pratica, ai fini delle provvidenze, rimaneva e rimane valida la Legge 382, che riconosceva solo i ciechi classificandoli in assoluti, ventesimisti e decimisti.
• Così oggi agli ipovedenti medio grave e lieve non spetta nulla, neppure gli ausili visivi essenziali per la riabilitazione.
Nella realtà un ipovedente, la cui menomazione anatomo funzionale compromette sensibilmente lo svolgimento delle sue attività di vita quotidiana, ha una scarsa valutazione medico legale della sua disabilità ed inoltre per vederla riconosciuta ha un percorso irto di difficoltà.
Anche il medico oculista per la valutazione quantitativa del residuo visivo, che per legge è richiesto con estrema precisione, non dispone di mezzi diagnostici sicuri ed affidabili e la sua certificazione può non riflettere sempre lo stato reale di disabilità, con una marcata sottostima.
La stessa Commissione d'accertamento dell'invalidità per l'ipovedente può non comprendere quasi mai lo specialista oftalmologo. Infatti, escludendo i casi di cecità assoluta e parziale, per i quali esiste la Commissione specifica che valuta solo la funzionalità visiva, per l'ipovedente di qualsiasi grado il percorso burocratico è quello della disabilità civile dove non esistono le competenze oftalmologiche.
Cruciani avanza delle proposte:
1. Superamento dell'art. 1 della 138 che stabilisce che la Legge ha solo un valore classificatorio su base scientifica.
2. Revisione della Legge 382, affinché riconosca anche agli ipovedenti gravi un indennizzo economico.
3. Ricerche da condurre presso i centri di riabilitazione per evidenziare i veri bisogni dell'ipovedente nella vita quotidiana, nella vita lavorativa e di relazione.
4. Creazione di una Commissione scientifica, con coinvolgimento della SOI, SIOL, INPS, Ministero Salute, UICI, IAPB e Polo Nazionale di Riabilitazione che proponga, sulla base della Letteratura internazionale, un percorso più approfondito, aggiornato, meno contestabile e più consono alle reali difficoltà dell'ipovedente, dell'accertamento della menomazione anatomo funzionale visiva.
5. Revisione del mansionario.
Si decide di mettere queste proposte all'attenzione della Direzione Nazionale e del Consiglio Nazionale.
Corradetti propone di fare interventi su SlashRadio almeno una volta al mese e i componenti la Commissione si impegnano a proporre argomenti e a intervenire su SlashRadio ognuno secondo le proprie conoscenze. La linea di Corradetti è quella di dare informazioni scientifiche e tecnologiche certe e non creare mai false illusioni al socio che ascolta.
Tutti i componenti vengono sollecitati a produrre contributi da pubblicare su Il Corriere dei Ciechi.
Null'altro essendovi da discutere, la riunione ha termine alle ore 13,30.
Il Coordinatore
Adoriano Corradetti
La Segretaria
Maria Rita Zauri