Data: 13/04/2016
IPOVISIONE
Il giorno 13 aprile 2016, giusta convocazione in data 21 marzo 2016 (prot. N. 3981/2016). con inizio alle ore 10,30, si è riunita, presso i locali della Sede Centrale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Via Borgognona 38, Roma), la Commissione Nazionale Ipovedenti per trattare e discutere il seguente Ordine del Giorno:
1) Insediamento della Commissione e presentazione dei componenti;
2) Esame Relazione Programmatica 2016;
3) Esame Mozione Congressuale;
4) Iniziative da svolgere nel 2016;
5) Assegnazione incarichi;
6) Varie ed eventuali
Sono presenti:
Adoriano Corradetti - Coordinatore
Filippo Cruciani - Referente
Salvatore Albani - Componente
Zaira Raiola - Componente
Antonino Cotroneo - Componente
Cafaro Francesco - Componente
Partecipa all'apertura dei lavori Eugenio Saltarel.
Partecipa all’incontro Maria Rita Zauri, in qualità di segretaria della Commissione.
Apre la riunione Eugenio Saltarel che informa che tutte le proposte della Commissione verranno prese in esame dalla Direzione per portare avanti delle iniziative elaborate da persone che il problema lo conoscono e sanno effettivamente di che cosa c'è bisogno.
Adoriano Corradetti chiede quale sia il periodo migliore per organizzare il Convegno “Ipovedenti, tra passato, presente e futuro”, e Saltarel consiglia di farlo in autunno ed evidenzia l'importanza di organizzarlo per divulgare meglio il problema dell'ipovisione.
Si passa quindi a trattare l’ordine del giorno:
I componenti la Commissione si presentano e raccontano le loro esperienze e il loro impegno nel campo dell'ipovisione.
Viene data lettura della Programmatica 2016 e si cominciano a prendere in esame i vari punti:
Zaira Raiola ribadisce l'importanza del Convegno, visto come una base sicura, un luogo fisso dove gli ipovedenti si riuniscono e parlano delle varie problematiche. Evidenzia anche altre tematiche da portare all'attenzione, tipo la comunicazione di massa per far conoscere l'ipovisione in quando essendo poco conosciuta è facilmente attaccabile politicamente, attacchi che poi si trasformano in attacchi sociali e culturali fino a generare l'idea che gli ipovedenti siano dei falsi ciechi.
Si parla della poca professionalità delle Commissioni.
Filippo Cruciani, che si occupa della riabilitazione visiva, dice che ci sono molte criticità e che anche con la vecchia Commissione ha portato avanti molte battaglie a livello legislativo, ma ora bisogna impegnarsi di più. Propone di creare uno stretto rapporto con gli operatori sanitari e soprattutto con gli oculisti perché le problematiche riabilitative e anche le problematiche più strettamente legislative sfuggono completamente; intensificare i rapporti con la SOI. Riconosce l'impegno dell'Unione a sostegno dell'applicazione della Legge 138.
Salvatore Albani apprezza la volontà della sede centrale nel voler considerare con più attenzione gli ipovedenti. È importante far conoscere le problematiche degli ipovedenti e la diversità delle diagnosi perché gli aspetti sono molteplici.
Francesco Cafaro insiste molto sulla prevenzione, soprattutto nelle scuole, per far capire che l'ipovisione è una patologia grave. Anche Cafaro evidenzia il problema delle Commissioni, soprattutto per come trattano gli oculisti che spesso non ci vogliono andare, pertanto bisogna aiutare questi professionisti.
Antonino Cotroneo sostiene l'importanza di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dell'ipovisione, perché per affrontare i problemi bisogna averne piena consapevolezza.
Corradetti, sostenendo che la Commissione precedente ha fatto tutto quello che poteva fare, dice che ora il lavoro va fatto rapportandosi anche con le altre Commissioni, visto che il problema dell'ipovisione tocca sia il mondo della scuola, del lavoro e quello degli anziani.
Dal momento che gli ipovedenti non hanno un riconoscimento economico, bisogna intraprendere una lotta per fa sì che questo venga riconosciuto; bisogna rivedere la tabella di classificazione, rivedere la 138 per dare risposte concrete agli ipovedenti. Questa è la prima battaglia che bisogna iniziare.
Bisogna fare una cernita dei Centri di riabilitazione visiva, fare in modo che in ogni capoluogo di provincia ci sia un Centro oppure attivare Centri privati che abbiano una convenzione e dove si faccia veramente riabilitazione visiva. Far passare il concetto di riabilitazione visiva come un concetto di risparmio per lo Stato, perché un soggetto riabilitato non è un soggetto depresso, vede meglio e quindi non va ad attingere alle prestazioni delle Asl.
Per Cruciani la Legge 138 ha delle criticità, eliminando all'articolo 1 qualsiasi riferimento di tipo economico pertanto gli ipovedenti sono esclusi da tutto, quindi l'impegno massimo sarà quello di riprendere l'articolo 1 e modificarlo.
Anche Raiola critica l'articolo 1 che esclude gli ipovedenti sia dal punto di vista economico diretto ma anche indiretto, nel senso che questo articolo apre la strada a varie interpretazioni, per esempio a Roma il Comune che erogava il servizio di accompagnamento sia ai ciechi che agli ipovedenti, quest'anno per risparmiare ha stabilito che possono averlo soltanto quelli che ricevono un contributo economico.
Per Cruciani è importante che l'ipovedente rientri nelle provvidenze; bisogna cercare di creare con l'Inps percorsi diagnostici seri, spiegare come si fanno gli accertamenti perché la legge mette parecchi paletti.
Insiste sulla riabilitazione, i servizi sanitari devono rendersi conto che esiste la riabilitazione sensoriale come esiste quella motoria e cognitiva, perché la legge 284 ha ghettizzato la riabilitazione sensoriale; si è cercato di trovare varie forme di aiuto per i Centri tipo andare presso un ambulatorio con una impegnativa inserendo delle voci specifiche per il rimborso. Bisogna creare dei Centri che siano presenti sul territorio e trovare forme di aiuto tipo rimborso per la riabilitazione, fare in modo che venga presa in carico dalle Asl: questa è una battaglia politica fondamentale che la Direzione deve portare avanti. Bisogna imporsi con le Regioni e far capire l'importanza della riabilitazione.
Cruciani invita tutta la Commissione a visitare il Polo, quale centro di eccellenza per rendersi conto di tutte le problematiche che interessano gli ipovedenti.
Anche Corradetti sostiene che questa sia una problematica da affrontare nel più breve tempo possibile e assicura che comunque la Direzione sta già lavorando per prendere contatti.
Si parla della possibilità di contattare oculisti, attraverso la Soi, per fare formazione.
Corradetti e Cruciani si impegnano a portare avanti gli interventi legislativi.
Si passa a discutere su come bisogna fare informazione: Cruciani assicura il suo contributo scrivendo articoli di carattere medico-scientifico da pubblicare su Il Corriere dei Ciechi; Raiola e Cotroneo si propongono per portare avanti interventi di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, Albani e Cafaro quelli rivolti alla base associativa.
Si decide di rapportarsi con Luisa Bartolucci per organizzare trasmissioni su Slashradio di tipo scientifico, legislativo, psicologico etc. e con Katia Caravello per la comunicazione attraverso la stampa.
Null’altro essendovi da discutere, la riunione ha termine alle ore 13,00.
Il Coordinatore
Adoriano Corradetti
La Segretaria
Maria Rita Zauri