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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 30/07/2014

Comitato tecnico fisioterapisti


Alle 16:30 del 30 luglio 2014, si riuniscono, in conferenza telefonica, i componenti del Comitato tecnico-scientifico dei massofisioterapisti e dei fisioterapisti, convocati con nota n. 10362 del 22 luglio 2014, con il seguente ordine del giorno:
1. Atti conseguenti alle dimissioni di Alfio Pulvirenti
2. Attività di formazione ed aggiornamento
3. Riscatto ai fini previdenziali degli anni di corso di qualificazione professionale per massofisioterapisti
4. Varie ed eventuali.
Sono presenti il Direttore nazionale coordinatore del settore lavoro, Paolo Colombo, il suo Delegato, Vitantonio Zito, il Coordinatore e i Componenti del Comitato: Giuseppe Vitale, Francesco Ciardone, Samantha De Rosa e Mirella Gavioli.
Coordina Paolo Colombo.
Verbalizza Marinica Mecca.
Verificato che la Commissione è validamente costituita, i lavori vengono avviati alle 16:35 e proseguono, fino alle 17:45. Alle 16:40, si unisce alla discussione il Presidente nazionale, che scambia brevi, cordiali parole con tutti i presenti. La riunione riprende, quindi, il proprio naturale corso e prosegue, senza altre interruzioni, se non quella dell’uscita, alle 17:00, del Presidente, chiamato ad altri impegni associativi.
La discussione si svolge vivace e partecipata.
Al Presidente, in particolare, vengono poste, dal Coordinatore del Comitato, Giuseppe Vitale, che, interviene a nome dell’intero gruppo, tre richieste.
La prima è di fare ogni possibile sforzo per favorire l’inserimento lavorativo tanto dei Soci, che, in possesso della laurea in fisioterapia, non trovano occupazione nel sistema della sanità pubblica e privata, quanto dei Soci che hanno conseguito la qualifica di massofisioterapista posteriormente all’emanazione del decreto ministeriale 27 luglio 2000, con il quale, com’è noto, è stata stabilita l’equipollenza al diploma universitario di fisioterapista esclusivamente dei titoli di massofisioterapista, conseguiti in base alla normativa pre-vigente al decreto legislativo n. 502/1992.
La seconda richiesta è che la Direzione Nazionale riconsideri la proposta, già esaminata e respinta, di istituire, nel bilancio annuale di previsione della Sede centrale, una voce di spesa per la copertura dei costi che i Componenti del Comitato sostengono nello svolgimento delle attività connesse al mandato.
La terza richiesta è di verificare la possibilità di costituire un coordinamento dei fisioterapisti non vedenti dei ventotto Paesi dell’Unione Europea, allo scopo di individuare i contesti organizzativi e le misure giuridiche che meglio favoriscono l’esercizio della professione.
Il Presidente assicura che i temi della formazione e del collocamento al lavoro sono ben presenti alla Direzione nazionale, che sta, infatti, sollecitando, in tutti i modi possibili, l’iter della proposta di legge relativa alla istituzione e alla tutela della figura dell’operatore del benessere non vedente. Aggiunge che un coordinamento europeo dei fisioterapisti ciechi potrebbe rivelarsi utile e che alla costruzione della rete potrebbe collaborare il Consigliere nazionale che cura l’attività associativa internazionale, Rodolfo Cattani.

I lavori proseguono, con le comunicazioni del Coordinatore, Paolo Colombo, il quale riferisce di essere stato ricevuto, il 25 luglio, dal Sottosegretario di Stato al lavoro e alle politiche sociali, Teresa Bellanova, ed annuncia che, il 31 luglio, sarà ricevuto da Franca Biondelli, anch’ella Sottosegretario di Stato al lavoro e alle politiche sociali. Sebbene, dunque, dal rinnovo delle cariche associative si siano avvicendati ben quattro Governi, l’Unione mantiene alti i livelli dell’interlocuzione politica. Il Coordinatore fa, quindi, presente che è stata sollecitata la presentazione al Senato della proposta di legge di “Disciplina della figura dell’operatore del benessere e della salute non vedente”, presentata alla Camera dall’onorevole Chiara Gribaudo, il 18 novembre 2013 (AC 1815) e non ancora assegnato. Si è agito, presumendo che l’iter di approvazione del provvedimento potesse essere più veloce al Senato che alla Camera. A presentare il progetto di legge avrebbe dovuto essere Nicoletta Favero, componente della Commissione ‘Lavoro e previdenza sociale’. L’iniziativa è stata bloccata dai dubbi espressi dal Presidente della medesima Commissione, Maurizio Sacconi, che, in qualità di Ministro del lavoro, aveva, invece, accolto favorevolmente l’ipotesi di derivare, dalla figura nazionale dell’operatore del benessere, quella, più particolare, dell’operatore del benessere non vedente.

Il Coordinatore introduce, quindi, i diversi punti all’ordine del giorno e gli ulteriori due argomenti venuti in luce nel corso dell’ultima settimana, ovvero la pubblicazione su «quotidianosanità.it», il 27, il 28 e il 29 luglio, di tre articoli concernenti la figura del massofisioterapista, e la proposta di collaborazione pervenuta da parte del Centro di Formazione Villa Giada – Chinalink (prot. n. 10243 del 21.7.2014).
I vari temi vengono ripresi e commentati dal Presidente, dal Consigliere Zito e dai Componenti del Comitato. La discussione viene sintetizzata come segue.
1. Com’è noto, ragioni di ordine personale hanno indotto Alfio Pulvirenti a rassegnare le dimissioni da componente del Comitato (prot. n. 8449 del 16.6.2014). Egli mantiene, tuttavia, l’incarico di Direttore responsabile di «Il Fisioterapista in Europa» e rimane Componente del Consiglio direttivo nazionale di AIFi. Ben merita, perciò, gli apprezzamenti e i ringraziamenti che gli sono stati rivolti in altre circostanze e che il Coordinatore rinnova. La sostituzione di Pulvirenti in seno al Comitato è regolata dall’art. 51, comma 5, dello Statuto, in base al quale subentra in una carica elettiva, resasi vacante, il primo dei candidati non eletti alla stessa carica. È stato perciò designato, quale nuovo Componente del Comitato, Nagy Vasile. La designazione rimane imperfetta, finché non interviene l’atto di accettazione della nomina da parte del neo-incaricato. Purtroppo, Vasile ha mancato di produrre tale atto. Si conviene, perciò, di sollecitarne l’invio entro un termine assegnato, trascorso il quale si procederà a nuova designazione.
2. Su proposta e per iniziativa del Comitato, la Sede Centrale di I.Ri.Fo.R. realizzerà, per il secondo anno consecutivo, un evento formativo, accreditato nel Programma nazionale di Educazione Continua in Medicina. La formazione avrà per tema la costruzione delle relazioni d’aiuto nell’ambito delle professioni sanitarie e sarà intitolata “Nonostante la disabilità: tra il voler star bene del malato e il desiderio di curare dell’operatore… per la possibile guarigione dalla sofferenza”. L’iniziativa, pur essendo dedicata ai massofisioterapisti e ai fisioterapisti, ciechi ed ipovedenti, è, per la prima volta, offerta a tutti gli operatori sanitari. Le attività, della durata complessiva di 40 ore, saranno svolte presso “Le Torri” di Tirrenia, in due distinti stage, programmati, rispettivamente, per il 18, il 19 e il 20 ottobre e per il 28 e il 29 novembre. In considerazione dell’apporto dato dai Componenti del Comitato alla progettazione dell’evento, il Coordinatore Colombo e il Consigliere Zito solleciteranno il C.d.A. dell’I.Ri.Fo.R., di cui entrambi sono membri, a deliberare che le spese, che gli stessi Componenti sosterranno per partecipare all’evento formativo, restino a carico dell’Istituto. Avranno, inoltre, cura di sollecitare che ai lavori vengano invitati il Presidente della UICI toscana, Barbara Leporini, e il Direttore sanitario dell’IRCCS “Stella Maris”, prestigioso Istituto di cura che ha sede proprio a Tirrenia.
3. Per chiarire, in via definitiva, se i massofisioterapisti non vedenti abbiano o meno titolo a richiedere il riscatto, a fini previdenziali, dei tre anni di durata legale del corso di qualifica professionale, verrà proposto apposito quesito all’INPS.
4. Il 27 luglio, il «quotidianosanità.it» ha rilanciato alcune posizioni di Luca De Martino, Presidente del SIMMAS (Sindacato italiano dei massofisioterapisti e massaggiatori sportivi), chiaramente contrastanti con quelle espresse congiuntamente da UICI, AIFi e FNCM. La tesi di De Martino è che il disegno di legge AS 1324, recante deleghe al Governo in varie materie sanitarie, ivi compresa quella degli Ordini delle professioni sanitarie, dovrebbe fare salvo l’Albo professionale nazionale dei massaggiatori e massofisioterapisti ciechi, di cui alla legge 686/1961; ciò alla scopo di garantire un significativo sbocco occupazionale a non vedenti ed ipovedenti. Nel successivo articolo del 29 luglio, viene in tutta evidenza quel che nel primo articolo era rimasto in ombra e, cioè, che il fine ultimo di De Martino, non è la tutela dei massofisioterapisti non vedenti, ma la salvaguardia dei percorsi finalizzati al conseguimento della qualifica. Il 28 luglio, un non meglio identificato Comitato di scopo dei massofisioterapisti statali non vedenti è intervenuto, sempre su «quotidianosanità.it», per contestare a De Martino di aver rappresentato interessi di categoria, di fatto tutelati da UICI, AIFi e FNCM. I Componenti del Comitato riferiscono che i Presidenti di AIFi e FNCM, Antonio Bortone e Donato Cavalluzzo, sollecitano un intervento chiarificatore. Il compito di curare la redazione dell’articolo di chiarimento viene affidato a Mirella Gavioli. Per ragioni di tempestività, la pubblicazione dovrà essere richiesta nel giro di 24 o, al massimo, 48 ore. L’articolo riassumerà le posizioni dell’Unione e recherà, perciò, la firma del Presidente Barbuto. Sarà richiesto il parere e, ove ritengano, anche la firma dei Presidenti Bortone e Cavalluzzo. Nell’articolo andrà detto che l’UICI è l’unica Associazione che esercita la tutela e la rappresentanza degli interessi delle persone cieche con il riconoscimento dello Stato; che, a seguito del riordino del servizio sanitario nazionale, disposto con il decreto legislativo 502/1992 e successive modificazioni, la formazione del personale infermieristico, tecnico e della riabilitazione avviene in sede ospedaliera, attraverso corsi di diploma universitario; che, in conseguenza di ciò, la qualifica di massofisioterapista non è, e non può essere, titolo valido ai fini del collocamento in ambito sanitario; che, tanto considerato, l’UICI è, oggi, impegnata ad ottenere, da un lato, l’approvazione della proposta di legge 1815 e, dall’altro, l’adozione di un provvedimento in sanatoria per quanti hanno conseguito la qualifica di massofisioterapista dopo l’entrata in vigore del d.m. 27 luglio 2000, provvedimento cui sono molto interessati anche AIFi e FNCM.
5. La proposta di collaborazione formulata dal Centro di Formazione Villa Giada – Chinalink è, al momento, troppo generica, per poter essere valutata con cognizione di causa. L’esame di merito viene, perciò, rinviato a quando il Centro renderà disponibili le informazioni su durata, modalità di svolgimento e costi dei corsi, informazioni richieste con nota prot. 10464 del 25.7.2014.
6. Viene affidato ai Componenti del Comitato il compito di verificare se, dopo la corrispondenza intercorsa tra la Direzione generale delle professioni sanitarie e la Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro, le richieste di iscrizione dei fisioterapisti, ciechi ed ipovedenti, all’Albo di cui alla legge 29/1994 vengono o meno accolte.
7. Viene, infine, preso atto che, su richiesta di Alfio Pulvirenti, Samantha De Rosa sta provvedendo a censire le attività promosse dai Comitati regionali della categoria, nei diversi territori.
Null’altro di rilevante resta da segnalare.


La verbalizzante
Marinica Mecca

Visto e Approvato
Il Coordinatore Nazionale
Paolo Colombo


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