Data: 18/06/2013
Comitato tecnico nazionale dei centralinisti non vedenti
Il giorno 18.6.2013, come da convocazione prot. n. 9644 del 10/06/2013, si è riunito in modalità on-line, utilizzando la procedura Talkyoo, il Comitato Tecnico Nazionale dei Centralinisti non vedenti, con la partecipazione del coordinatore Mario Sartorelli e dei componenti Marilena Chiacchiari e Antonio Rotondi.
A dirigere i lavori del Comitato sono presenti l’avvocato Colombo e il professor Zito
È intervenuto alla riunione, come uditore, il signor Giuseppe Fornaro.
Assente giustificato il componente Antonio Spadafina.
Le mansioni di segretario sono svolte da Emanuele Ceccarelli.
Si riportano punto per punto le istanze prodotte:
L’avvocato Colombo, dopo aver accertato la regolarità della convocazione e appurata la presenza dei membri indicati, ha dichiarato aperta la seduta alle ore 15,45. Si è dato per certo che tutti i presenti avessero preso visione della documentazione allegata alla lettera di convocazione.
La discussione è partita da subito affrontando la questione previdenziale della copertura economica della maggiorazione per i non vedenti, laddove si acceda all’uscita dal servizio con la liquidazione contributiva del trattamento di pensione. Rispetto a passate dichiarazioni vaghe da parte del politico di turno – che sono sempre sembrate boutade di circostanza – tra le prime necessità che sono ora improcrastinabilmente avvertite in Sede Centrale UICI c’è quella di rispondere con una promessa ed una forma di proposta collettiva: affidarsi ad un interlocutore credibile sul sistema politico italiano che voglia impegnarsi con una azione parlamentare (disegno di legge, emendamento o interrogazione parlamentare, a seconda del grado di impegno che voglia assicurarci) che colmi questa lacuna normativa, stabilendo pari condizioni economiche nella fruizione della maggiorazione previdenziale dei quattro mesi indifferentemente se al lavoratore non vedente venga applicato il regime retributivo/misto oppure solo contributivo (come previsto a decorrere dal 1° gennaio 2012 per effetto della manovra Monti).
L’avvocato Colombo ha affrontato, poi, un altro tema particolarmente caro ai più, l’emergenza lavoro, che colpisce soprattutto coloro che sono affetti da disabilità e con bassa scolarizzazione sebbene l’Italia possa vantare, nel panorama europeo, una ampia normativa assistenziale. Con l’occasione, l’avvocato ha presentato il progetto SOL un viaggio intorno alla professione orientata, sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro che si propone la sperimentazione di una pratica di orientamento finalizzato a sostenere il giovane nelle scelte future. L’idea sarebbe quella di far rientrare tale progetto all’interno del Servizio ALA, rivitalizzandolo, colmando le carenze di offerte disponibili in materia di servizi di orientamento per adolescenti e giovani non vedenti; ciò che finora sembra mancare al Servizio ALA, in sostanza, è una diffusa modalità integrata – cioè compartecipata dai soggetti UICI, formazione e impresa – attraverso la quale realizzare le azioni di orientamento mirato. Per contro, esistono società, come ad es. le Società Cooperative, che hanno sviluppato proprie procedure interne – e in qualche caso vere e proprie modellizzazioni – per la realizzazione di esperienze concrete di incontro con i giovani e gli adolescenti inseriti in percorsi di istruzione e formazione. Ciò che più interessa all’avvocato Colombo è la centralità del progetto SOL che prevede la partecipazione dell’impresa (nel nostro caso, l’UICI con il Servizio ALA) nelle fasi di progettazione e/o realizzazione dei percorsi di orientamento al lavoro degli adolescenti e dei giovani non vedenti, in collaborazione con i rappresentanti del sistema istruzione e formazione professionale, appunto il Ministero dell’Istruzione e il Ministero del Lavoro per tramite di Italia Lavoro S.p.A.
In linea con queste premesse, l’avvocato Colombo prevede il coinvolgimento diretto delle cooperative, tra cui la Lega Coop con cui vanta un rapporto di amicizia, mediante la sottoscrizione del protocollo d’intesa prot. UICI 4112/2013 INTERNA ai fini di un ampio progetto integrato tra UICI, Società Cooperative e Italia Lavoro del Ministero del Lavoro prevedendo corsi di orientamento, recupero e riallienamento delle competenze e stage, rivolti a minorati della vista inoccupati o occupati ma in cerca di riqualificazione professionale.
Il Comitato ha espresso unanime parere positivo sul progetto.
La signora Chiacchiari ha consegnato un report sull’andamento del collocamento obbligatorio dei centralinisti non vedenti in CAMPANIA e MOLISE (messo agli atti con prot. UICI 9857 del 12/06/2013, come richiesto a suo tempocon lettera di convocazione prot. UICI 8194/2012 IN USCITA, al punto 2. Per il report del signor Rotondi sulla situazione occupazionale dei centralinisti in ABRUZZO, invece, si veda la documentazione messa agli atti con prot. UICI successivo 8717 del 04/07/2012 IN ENTRATA).
Le maggiori criticità sono state rilevate a NAPOLI, dove il titolare del Centro per l’Impiego, il dr. Ragosta, non si mostra disponibile ad alcun tentativo di collaborazione con i rappresentanti UICI in loco. Con n. 2 interventi, anche la Sede Centrale UICI ha provato ad intercedere (prott. UICI 8993 del 29/05/2013 e 14865 del 23/09/2013 IN USCITA), richiedendo un più puntuale controllo sulle liste speciali dei centralinisti non vedenti, per garantire al meglio la giusta permanenza, l’aggiornamento e le eventuali nuove inclusioni dei candidati disabili (la graduatoria dei centralinisti è infatti ferma al 2009); la risposta del dr. Ragosta (prot. UICI 12788/2013 IN ENTRATA), dai toni tipicamente politically correct, non lascia però presagire un cambio di atteggiamento in tal senso. Previo accordo telefonico con il Presidente D’ALESSANDRO, restiamo intanto in attesa di ricevere una richiesta da parte della Sezione UICI di NAPOLI che, per mediazione della Sede Centrale UICI, vorrebbe sottoporre il comportamento del dr Ragosta all’attenzione delle attività ispettive centrali del Ministero del Lavoro, denunciandone il pessimo atteggiamento.
Per quanto riguarda il resto delle Province campane, si è discusso di numerosi altri problemi: AVELLINO (il caso del Comune di MONTELLA, a causa del fermo ostruzionismo della Amministrazione, viene seguito direttamente e congiuntamente dal signor Fornaro e dall’avvocato Colombo); SALERNO (prott. UICI 10160/2013, 11006/2013, 12732/2013 IN PARTENZA e n. 12590/2013 IN ENTRATA); BENEVENTO, dove si rileva una generale situazione ottimale, con la sinergica collaborazione tra locale Sezione UICI e il rag. Galasso responsabile del Centro per l’impiego (prott. UICI 10163/2013 e 10309/2013 IN PARTENZA e n. 10230/2013 IN ENTRATA).
Nessuna richiesta di intervento ci è pervenuta, invece, dalla Sezione di CASERTA.
La situazione dei centralinisti in MOLISE, invece, è nella piena regolarità; in ogni caso, per ribadire il ruolo di mediazione svolto dall’Unione ai sensi dell'art. 3 della legge 778/1960 (ribadito dal comma 3 art.1 della legge 68/1999), c’è stato uno scambio di note tra Sede Centrale ed i centri per l’Impiego di CAMPOBASSO (prott. UICI 9882/2013 e 15330/2013 IN PARTENZA e n. 10389/2013 IN ENTRATA) e ISERNIA (prot. UICI 9881/2013 IN USCITA).
La vera partita per l’UICI si gioca sull’adozione del sistema VOIP e il rifiuto dei datori di lavoro a procedere a nuove assunzioni di centralinisti non vedenti (tra tutti l’Agenzia delle Entrate e l’INPS); ne è certo il signor Fornaro, che ha ribadito la legittimità della legge n. 113 del 1985 anche nei termini della compatibilità del meccanismo di smistamento telefonate inbound e outbound tramite il VOIP con le capacità residue dei centralinisti non vedenti.
Il Comitato ha discusso anche del diritto all’indennità di mansione, delle condizioni per la sua corresponsione e delle segnalazioni di protesta (tra le più ricorrenti, quando il lavoratore si assenta per fruire dei permessi ex legge n. 104/1992 oppure è in congedo ordinario). L’azione diretta della Sede Centrale UICI (spesso autonomamente, in assenza di una preventiva azione da parte della Sezione UICI), nella maggior parte dei casi si è risolta con successo, assicurando all’interessato la percezione nelle fattispecie concrete ed il recupero dei ratei maturati e non percepiti (male che vada, con prescrizione quinquennale dei crediti di lavoro)
Accanto a quanto possa fare l’Unione, l’avvocato Colombo ha suggerito la possibilità di ricorrere alla RSU (Rappresentanza Sindacali Unitarie), che siede al tavolo negoziale con i datori di lavoro soprattutto per discutere di contratti integrativi. Chiariamo, a scanso di equivoci, che in linea di principio la RSU non fa sindacato ed è piuttosto un organo collettivo rappresentativo di tutti i lavoratori che sono occupati in una stessa realtà lavorativa, pubblica o privata, tanto che è eletta dal personale contrattualizzato del comparto. I candidati possono anche non essere iscritti al sindacato. Gli eletti rappresentano tutti i lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, non il sindacato nella cui lista sono stati eletti.
Tanto considerato, a livello operativo sarebbe utile se i nostri rappresentanti dei centralinisti regionali e soprattutto provinciali prendano contatti diretti con chi viene eletto nelle RSU di una determinata azienda o P.A. (ribadiamo che non parliamo di un funzionario del sindacato, ma semplicemente di un lavoratore che svolge un preciso ruolo), invitandolo a farsi carico delle esigenze dei lavoratori non vedenti. Infatti, la RSU esercita, con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL, un preciso ruolo di rappresentanza, tutelando collettivamente i lavoratori, ivi compresi quindi i non vedenti, e controllando l'applicazione del contratto, e di impulso e di collaborazione per il miglioramento delle condizioni lavorative (nei rapporti con la controparte succede spesso che le RSU arrivino laddove i sindacati deficitano, forse per un modus operandi non politicizzato che incontra più agevolmente il favore dei datori di lavoro).
Con i sindacati e i datori di lavoro vogliamo che ci sia un’evoluzione pienamente coerente con i contenuti del protocollo di intesa prot. UICI 4112/2013 INTERNA ed è motivo di grande soddisfazione che intanto il 14 marzo la sigla datoriale della Federsolidarietà sia stata formalmente coinvolta sulle questioni più problematiche riguardanti i lavoratori non vedenti (come la tutela previdenziale e la salvaguardia di diritti acquisiti che spesso sono oggetto di accese rivendicazioni). Con la sottoscrizione di questa intesa, che coinvolgerà anche altre sigle datoriali, sarà possibile dare pieno impulso ad un significativo pluralismo dei modelli di rappresentanza (dove l’UICI ricoprirà un ruolo di primo piano), facendo evolvere, senza cancellarlo, il precedente accordo con i sindacati del 2002.
Infine, l’avvocato Colombo ha fatto accenno al Convegno Nazionale sul Lavoro, calendarizzato per la seconda metà di novembre, con sede in ROMA presso la Sala Consiliare della Provincia, che vedrà coinvolti tra gli altri autorità politiche e esperti del settore.
Presi in esame tutti gli argomenti all’ordine del giorno, i presenti si sono congedati alle ore 16,40.
ROMA, 5.11.2013 IL SEGRETARIO DI COMMISSIONE
Emanuele Ceccarelli