XXIV Congresso Nazionale Roma 5-8 novembre 2020 |
|
Candidata per il Consiglio NazionaleChiara Calisi |
|
Presentare se stessi non è affatto semplice: solitamente, di te, parlano gli altri. Raramente ho presentato me stessa, in quanto persona semplice e molto riservata. In ogni caso, intendo farmi conoscere: ecco, brevemente, il mio passato e il mio presente, con uno sguardo colmo di speranze, di gioie e di sogni verso il futuro. Sono una donna non vedente giovane, tale mi sento. Ho goduto del prezioso dono della vista solo nei primissimi anni di vita: il morbillo, tanto amico, è venuto a farmi visita ed ha compiuto il suo dovere. Con la vivacità di tutti i bimbi, mi sono affacciata alla scuola dell’infanzia molto presto, presso l’istituto Provinciale “Messeni”, a Rutigliano, paese in cui risiedo, dove ho trascorso anche la mia fanciullezza, frequentando la scuola elementare. Grazie ai miei formatori, fra i quali merita una doverosa attenzione il prof. Pasquale Capozza, ho presto cominciato a manifestare alcune connotazioni del mio carattere: tenacia, rigore, spirito di adattamento, lealtà, coerenza, disponibilità, anche e soprattutto nelle situazioni più scomode e difficili. Tali caratteristiche mi appartengono ancor’oggi, anche se, in una società prevalentemente caratterizzata da pressapochismo, le stesse rappresentano forse difetti, non pregi. Non intendo però cambiare: grazie al mio temperamento, considero la mia esistenza un’opportunità ed una sfida che, quotidianamente, affronto con enormi sacrifici e con immenso piacere. Con la mente impegnata a riflettere sul mio percorso di studi, emerge ancor vivo il ricordo del mio cuore, che batteva per l’ansia di conoscere nuove situazioni e vivere esperienze diverse, allorquando, per la frequenza della scuola media inferiore, ho intrapreso i miei studi presso l’Istituto Statale “Augusto Romagnoli di Roma, quando la struttura formativa viveva i suoi tempi d’oro. Non potrò mai dimenticare il prezioso contributo elargito, per la mia formazione umana e professionale, da illustri tiflopedagogisti e docenti (Ceppi, Banchetti, Mazzeo, Ciocchetti ed altri); a loro, comunque presenti e vigili durante la mia crescita, si sono uniti, successivamente, altri eccellenti ed affermati tiflopedagogisti (Bizzi, Capirci, Natoli, Sassi), mentre frequentavo il Corso Statale di Specializzazione biennale per gli educatori dei minorati della vista, sempre presso l’Istituto “Romagnoli”, dopo aver conseguito il diploma di maturità presso l’Istituto Magistrale Statale, nella scuola pubblica e, fortunatamente, senza sostegno. A tutti i miei formatori, non esclusi quelli che ci hanno lasciato, anche prematuramente, dei quali conservo un indelebile e piacevolissimo ricordo, rivolgo la mia profonda gratitudine, la mia stima, il mio affetto e il mio rispetto. Giovanissima, sempre accompagnata da vivo e coinvolgente entusiasmo, ho cominciato ad insegnare nella scuola elementare, in qualità di docente di sostegno, superando un Pubblico Concorso. Ho sempre privilegiato il lavoro in team; per tale ragione, raramente sono stata l’insegnante dell’alunno disabile; spesso, sono stata docente della classe, con interscambio di ruoli. Lavorare per garantire a tutti gli alunni le migliori opportunità di crescita non è stato semplice: mi hanno senz’altro aiutato le competenze acquisite nel corso degli studi, il significativo grado di autonomia raggiunto, la continua ricerca tiflopedagogica, rivolta a cogliere il meglio della metodologia cosiddetta comune, per integrarla e fonderla con quella specifica, al fine di promuovere un effettivo processo di apprendimento inclusivo. Mi hanno sostenuto, poi, le connotazioni caratteriali sopra menzionate; tutto ciò, però, poggiava, ovunque e comunque, su un pilastro in cemento armato: la ferrea volontà di cambiamento e di progresso, calibrata sui singoli alunni, unici e irripetibili. Sostenuta dal mio spirito di abnegazione, per oltre quindici anni, quasi sempre in volontariato:
Con notevole impegno, su incarico dell’UICI, ho elaborato i primi progetti italiani, relativi:
Sono altresì cresciuta e mi sono arricchita, partecipando attivamente e consapevolmente:
Mio malgrado, con inimmaginabile tristezza, per rettitudine morale e professionale, ho lasciato l’insegnamento nella scuola primaria, dopo circa un ventennio, non potendo aiutare, efficacemente, alunni ipovedenti; tuttavia, non ho mai smesso di studiare e di insegnare; infatti:
Ho sperimentato con interesse e piacere di crescere, anche il ruolo di impiegata presso il CNT, che mi ha garantito l’opportunità di elevare le mie competenze:
Attualmente, per continuare ad imparare, sono impiegata, nella pubblica Amministrazione, con mansioni diverse. Mi auguro di poter offrire il mio umile contributo anche in contesti per me nuovi: non mi spaventa lavorare, neppure imparare. Sono a disposizione, per offrire il mio tempo, le mie competenze ed il mio impegno, nei tempi e nei modi ritenuti utili. Vorrei collaborare per garantire ai nostri alunni, in modo omogeneo, su tutto il territorio nazionale:
Una rete di servizi e di interventi opportunamente creata e potenziata, stabile nel tempo e ugualmente diffusa su tutto il territorio italiano, garantirebbe, a coloro che operano nel campo specifico, l’opportunità di formare cittadini consapevoli non solo dei loro diritti, ma anche dei loro doveri. Con profonda stima, rivolgo il mio sincero e sentito grazie, al sig. Presidente Nazionale, per la preziosa opportunità, che mi ha concesso. Chiara Calisi |
|
Torna all'elenco candidati. |