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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

Situazione vaccinale e resoconti regionali


Regione: Veneto

Presidente: Roberto Callegaro

Aggiornato al 21 Aprile 2021

Ad oggi risulta:

  1. la non completa accessibilità del sito di prenotazioni, già segnalato ad INVAT e alla Regione Veneto;
  2. superato il problema della limitazione della priorità accordata ai non vedenti in possesso della legge 104 art. 3 comma 3 che, inizialmente era limitata dagli elenchi INPS a coloro che la avessero ottenuta successivamente al 2010, limitazione superabile tramite autocertificazione ed esibizione del documento 104 al momento della vaccinazione, resta il problema dei non vedenti non in possesso della legge 104. Si era suggerito alla Regione, al fine di individuare tutti i non vedenti, che venisse usato il codice di esenzione ticket, la Regione ha risposto che le disposizioni nazionali non lo consentivano.
  3. Rimane il problema della contemporanea vaccinazione dei famigliari o persone che aiutino il non vedente.
  4. Rimane il problema della vaccinazione a domicilio in teoria riconosciuta ma di difficile applicazione pratica.
  5. Esistono poi comportamenti abbastanza diversificati tra le diverse ULSS del Veneto e soprattutto la concentrazione da parte di alcune ULSS di tutti i disabili con priorità vaccinale in unico punto di vaccinazione provinciale che costringe il non vedente a lunghi ed assurdi viaggi.

E' evidente che il passare del tempo e il progredire della vaccinazione per classi di età, in considerazione dell'alta età media dei nostri soci, rende sempre meno rilevante la richiesta di priorità. Se una campagna di vaccinazione parte a febbraio continuare a rivendicare priorità a maggio/giugno non ha più molto senso.

Inviterei pertanto a concentrarsi sul prossimo ciclo di vaccinazioni che necessariamente dovrà partire tra la fine del 2021 e inizio 2022, avendo ben presente che per allora, i siti di prenotazione dovranno essere accessibili, le priorità in base al codice di esenzione ticket dovranno essere riconosciute, dovrà essere riconosciuta la contemporaneamente possibilità di vaccinazione del cieco e del suo accompagnatore, predisposto un reale servizio di vaccinazioni a domicilio e comunque dei centri di vaccinazione distribuiti sul territorio che ne consentano un facile e rapido raggiungimento.

Forte dell'esperienza di questo ciclo di vaccinazioni e della confusione e dei ritardi verificati ci sembra indispensabile partire adesso per avere una buona organizzazione in futuro.


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