La Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi è stata fondata a Firenze il 24 febbraio 1921 e sin da allora, a fianco dell'Unione Italiana Ciechi, ha compiuto significative conquiste. Si ricordano principalmente la trasformazione degli istituti per ciechi in enti di educazione (R.D. n. 2841) e l'assunzione dell'obbligo di educare i ciechi e i sordomuti da parte dello Stato (R.D. n. 3126 del 31 dicembre 1923).
Attualmente la Federazione coordina l'attività delle istituzioni federate, tramite un centro di ricerca e di elaborazione metodologica e didattica idoneo a raccogliere le proposte e le idee, in campo pedagogico, di enti e di istituzioni che si occupano dei ciechi, per orientarli e farli convergere al massimo interesse comune dei minorati della vista.
Tra i propri compiti, la Federazione ha assunto anche quello di ideare, produrre e diffondere i sussidi e gli strumenti necessari per educare il bambino minorato della vista. Da decenni questi prodotti consentono agli studenti non vedenti di realizzare le proprie potenzialità di conoscenza e di espressione, superando i limiti che la minorazione visiva in sé, ma ancor più i preconcetti sociali, tendono a imporre. Particolare attenzione è stata posta agli aspetti riguardanti il gioco, inteso sia come mero svago sia come occasione di superamento degli effetti secondari della minorazione visiva, attraverso la socializzazione ed il confronto con i propri coetanei.