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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 08/11/2011

Commissione nazionale ipovedenti


In data 8 settembre 2011 si è svolta in audio-conferenza la riunione della Commissione Nazionale ipovedenti, giusta convocazione 2 settembre 2011 (protocollo n. 16302/2011), con inizio alle ore 15.15, per trattare e discutere il seguente ordine del giorno:

1) Iniziative in corso della Commissione Nazionale Ipovedenti: Relazione del Responsabile Operativo Angelo Mombelli;
2) Focus Group permanente di discussione: “Idee a confronto: noi, l’equilibrio di rappresentanza e la democrazia partecipativa”
3) Proposta di istituzione di un contrassegno identificativo per gli ipovedenti: valutazioni di merito;
4) Varie ed eventuali.

Sono presenti:
- Angelo Mombelli (Responsabile Operativo)
- Giovanni Ciprì (Componente)
- Federico Borgna (Componente)
- Marina Tescari (Componente)

Assiste i lavori, quale segretaria della Commissione, la Sig.ra Mariolina Lombardi.

Dopo un breve saluto, Mombelli riferisce che sono assenti Adoriano Corradetti (Coordinatore) per impegni precedentemente assunti e Zaira Riola (Componente) per motivi di salute; porta ai presenti il loro saluto.

1) Iniziative in corso della Commissione Nazionale Ipovedenti: Relazione del Responsabile Operativo Angelo Mombelli;

a) Come deliberato nella mozione congressuale, il Corriere dei Ciechi in .pdf accessibile anche agli ipovedenti è pronto. La settimana entrante ci sarà una riunione a Roma, alla quale parteciperanno anche Adoriano Corradetti e Angelo Mombelli, per l’avallo definitivo del risultato.

b) Per la ricognizione dei centri di riabilitazione visiva è pervenuto numeroso materiale da parte di svariati consigli regionali U.I.C.I., ma il lavoro è stato bloccato dal Ministero della Salute perché a sua volta svolgerà un’iniziativa analoga; quindi, prima di procedere alla stesura definitiva dell’elenco dei centri è opportuno conoscere le risultanze del Ministero per avere una banca dati completa, secondo le esigenze di quest’ultimo.

c) Federico Borgna interviene riferendo che durante l’ultimo Consiglio Nazionale svoltosi a Roma il primo settembre u.s. ha fatto presente la necessità che i servizi e le agevolazioni a favore degli ipovedenti gravi non siano abrogati nella Manovra Finanziaria; gli ipovedenti gravi non hanno provvidenze economiche, se poi agli stessi verranno cancellato o limitate, per reddito o per altre motivazioni, le agevolazioni oggi esistenti, sarebbe veramente penalizzante per la categoria. E’ suo parere che la Commissione dovrebbe esprimersi in proposito. Su proposta di Mombelli si concorda di redigere un Ordine del Giorno da inviare alla Presidenza Nazionale per stigmatizzare la situazione.

2) Focus Group permanente di discussione: “Idee a confronto: noi, l’equilibrio di rappresentanza e la democrazia partecipativa”

Mombelli riferisce sulle audioconferenze del Focus Group in oggetto, di cui fa parte anche Federico Borgna. Mombelli chiede il parere dei presenti su quale tipo di iniziative le Sezioni dovrebbero attivare affinché i due e tre decimisti siano coinvolti nella vita associativa ed affinché “equilibrio di rappresentanza” e “democrazia partecipativa” non siano espressioni prive di significato. E’ parere di Mombelli che le iniziative debbano riguardare una stretta collaborazione con i centri di riabilitazione visiva e l’organizzazione di specifici incontri di categoria, affinché durante gli stessi emergano le esigenze e le richieste di iniziative mirate a favore della categoria.

Suggerisce Federico Borgna, prendendo a prestito iniziative svolte da altre associazioni, che le Sezioni attivino incontri semestrali o annuali con oculisti che relazionino sulle moderne terapie e le ricerche scientifiche in atto; per sua esperienza, iniziative di questo tipo sono particolarmente partecipate da parte degli ipovedenti, il cui principale timore è quello di perdere il loro residuo visivo.

Marina Tescari riferisce che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vicenza sta organizzando un centro di riabilitazione visiva direttamente gestito dalla locale sezione U.I.C.I., ancorché in collaborazione con la locale struttura ospedaliera. Mombelli raccomanda somma attenzione in proposito perché una gestione diretta potrebbe comportare un notevole impegno economico, nel tempo non sostenibile dalla nostra Unione.

Federico Borgna riferisce sulla realtà piemontese precisando le difficoltà esistenti per quanto riguardano i corsi di autonomia e mobilità con figure professionali non riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale.

3) Proposta di istituzione di un contrassegno identificativo per gli ipovedenti: valutazioni di merito;

Interviene il socio Bellino Masiero, che aveva indirizzato uno scritto alla Presidenza Nazionale proponendo l’Istituzione di un contrassegno identificativo da indossare per gli ipovedenti. Mombelli precisa innanzitutto che i poteri della Commissione non sono deliberativi, ma consultivi; pertanto, quanto emergerà dalla discussione, sarà girato alla Direzione Nazionale per le eventuali delibere di merito.
Si apre in proposito un ampio e approfondito dibattito, in particolare: Masiero riferisce di aver già per proprio conto svolto un’indagine presso gli istruttori di autonomia e mobilità e numerosi ipovedenti: la stragrande maggioranza di essi ravvisa l’opportunità che l’ipovedente indossi un contrassegno identificativo per evidenziare il suo status e non incorrere in contrattempi determinati dalla bassa visione; si riserva a questo proposito di inviare ai componenti la commissione le risposte ottenute dalla sua indagine.
Mombelli riferisce di aver consultato Rodolfo Cattani il quale gli ha riferito che analoghe iniziative svoltesi in altri paesi europei non hanno dato esito positivo. Riferisce altresì che negli Stati Uniti d’America iniziative similari non si sono mai svolte. Marina Tescari e Giovanni Ciprì, qualora la proposta dovesse essere accolta, preferirebbero che il contrassegno non sia tanto un bracciale quanto un bastone colorato, perché più visibile.
Federico Borgna esprime perplessità perché a suo parere gli Ipovedenti non vogliono evidenziare la propria situazione di handicap e perché la figura dell’ipovedente non è conosciuta a livello di opinione pubblica e l’iniziativa rischierebbe di passare inosservata. A tal proposito, Ciprì ritiene che l’U.I.C. dovrebbe pubblicizzare mediante apposite campagne mediatiche, l’esistenza degli ipovedenti, che tanti cittadini ancora ignorano.
Tutti convengono che la situazione in cui vivono gli ipovedenti debba essere diffusamente propagandata con iniziative specifiche; si conviene altresì di predisporre una circolare a tutte le strutture periferiche perché svolgano un’indagine per conoscere il parere della base associativa. Bellino Masiero si riserva a questo proposito di fornire alcuni spunti. Dopo l’indagine, si farà una valutazione specifica, con maggiore cognizione di causa: Mombelli si riserva comunque di parlare direttamente con il Presiedente Nazionale per evidenziare la situazione in essere e per autorizzare l’indagine presso le nostre Sezioni.

4) Varie ed eventuali.
Nessun intervento.

Null’altro essendovi da discutere, alle ore 16.45 la riunione ha avuto termine.




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