Euro-Visione
L’euro facile
Comprendere le monete e le
banconote in euro
Una guida per minorati della vista
Unione Europea dei Ciechi
Commissione Europea
Banca Centrale Europea
1. Prefazione di Wim Duisemberg
5. Come distinguere le banconote - Sintesi
6. Come distinguere le monete - Sintesi
8.
L'euro, un nuovo strumento di coesione sociale e un nuovo sistema di
riferimento Thierry Vissol
Il 1° gennaio 1999, 11 paesi europei hanno compiuto un passo storico entrando nella terza fase dell'Unione economica e monetaria, dopo oltre un decennio di intensi preparativi e di convergenza economica. È nato l'euro e le valute nazionali di questi 11 paesi sono diventate denominazioni di un'unica valuta. L'integrazione europea è entrata in una nuova dimensione, sia da un punto di vista economico, che da un punto di vista politico.
Il primo anno dell'euro è stato positivo e la Banca centrale europea farà di tutto per garantire che, il 1° gennaio 2002, il passaggio all'euro, con la messa in circolazione di nuove banconote e monete, non presenti difficoltà.
Il partenariato con l'Unione Europea Ciechi (European Blind Union – EBU), che rappresenta 7 milioni di non vedenti e di ipovedenti in Europa, è stato lungo e fruttuoso. La progettazione grafica delle nuove banconote e monete, che si avvale delle caratteristiche di autentificazione più avanzate, prende in considerazione le particolari esigenze dei non vedenti e degli ipovedenti. L'utile input fornito dall'EBU si è basato sul principio che "buone caratteristiche di progettazione per i minorati della vista significano una buona progettazione per tutti".
Il principale obiettivo della campagna d'informazione EURO 2002 della Banca centrale europea è quello di informare il pubblico sulle nuove banconote e le relative caratteristiche destinate ad evitare la contraffazione, permettere al pubblico di verificare l'autenticità delle banconote e garantirne un'introduzione senza problemi all'inizio del 2002. Una delle priorità della campagna informativa è quella di aiutare i non vedenti e gli ipovedenti a prepararsi alla transizione. Il presente opuscolo, in quanto parte della campagna EURO 2002, costituisce un importante elemento per raggiungere questo obiettivo.
Desidererei ringraziare l'EBU per il suo contributo positivo e voglio assicurarvi che la BCE è ansiosa di proseguire la collaborazione, in qualità di partner principale, per aiutare i non vedenti e gli ipovedenti ad adattarsi alle nuove banconote e monete.
Wim Duisenberg
Presidente della Banca centrale europea
Il Gruppo Euro dell'EBU ringrazia la Commissione europea, la Banca centrale europea e le Zecche europee per l'attività di promozione e per l'organizzazione di azioni di formazione specifiche, adattate alle esigenze dei cittadini europei non vedenti e ipovedenti.
In particolare, questa "Visione dell'Euro", uno dei più importanti strumenti di formazione della serie messa a disposizione delle persone con minorazione visiva per aiutarle a maneggiare l'euro con sicurezza, è stata realizzata grazie al finanziamento e al sostegno logistico della Direzione generale Salute e tutela dei consumatori della Commissione europea. Inoltre, non sarebbe stato possibile redigerla senza la collaborazione della BCE e delle Zecche nazionali.
Vorremmo inoltre ringraziare tutti quei non vedenti, ipovedenti e persone dotate di normali facoltà visive, cittadini dei paesi dell'UE, che hanno riletto le varie versioni del documento e che hanno fornito preziosi consigli.
Si desidera anche ringraziare in modo particolare il Royal National Institute for the Blind del Regno Unito. Esso è all'origine della progettazione della versione stampata modificata, dimostrando in tal modo quanto una progettazione adattata, per quanto semplice, possa rivelarsi utile per coloro che hanno una minorazione visiva.
Infine, un ringraziamento speciale va a Louise Fryer, autrice della "Visione dell'Euro". Non avremmo potuto fare a meno della sua esperienza per "far vedere un testo scritto" alle persone con minorazione visiva. Con infinita pazienza e con notevole efficienza ha preso in considerazione centinaia di commenti per fare di questa "Visione dell'Euro" un'opera senza precedenti, che ha permesso ai non vedenti e agli ipovedenti di conoscere le 7 banconote e le 8 monete.
Autore: Louise Fryer
Responsabile editoriale: Gruppo Euro dell'EBU asbl, 94 av. Dailly, 1030 Bruxelles
Stampa: nome dell'organizzazione incaricata
"È di cruciale importanza per l'indipendenza (di una persona) la capacità di destreggiarsi facilmente con il denaro!"
Progettazione delle valute per persone con minorazione visiva: EBU 1995
La fase di progettazione e di produzione delle banconote e delle monete in euro è stata progettata come un’impresa collettiva dell’Unione europea. Pertanto l'Unione Europea Ciechi (EBU) ha partecipato alla progettazione per garantire che le banconote e le monete potessero essere utilizzate da tutti i cittadini europei quanto più facilmente possibile. Le caratteristiche grafiche che sono state inserite per aiutare i non vedenti e gli ipovedenti andranno a vantaggio di tutti i cittadini che utilizzeranno la valuta nella vita quotidiana.
Il presente opuscolo spiega il nuovo sistema di valuta a coloro che hanno problemi visivi menomanti. Come sono le banconote e le monete? Quali sono i vari tagli di banconote? In che modo possono essere identificate dai non vedenti e dagli ipovedenti? Chi ha progettato le banconote e le monete e che cosa rappresentano? L'opuscolo inizia con la presentazione delle banconote e continua con quella delle monete. Nella parte finale dell'opuscolo è inserita una sintesi dei principali elementi identificatori delle banconote e delle monete, seguita da brevi cenni sulle varie fasi del contributo del Gruppo euro dell'EBU.
Prima della pubblicazione l'opuscolo è stato esaminato da gruppi di persone con minorazione visiva in tutti i paesi che partecipano all'Unione economica e monetaria europea. I loro commenti e i suggerimenti avanzati sono stati presi in considerazione e il risultato è un documento dettagliato e integrale. Non sarà forse necessario leggerlo per intero in una volta, ma mi auguro che possa essere utile come guida e strumento di riferimento da consultare regolarmente.
Sono molto lieto che l'Unione Europea Ciechi (EBU) abbia potuto collaborare perché il maggior numero di persone possibili possa utilizzare facilmente la nostra nuova valuta.
Jean-Pierre Lhoest – Presidente del gruppo euro dell'EBU
Le banconote euro sono 7, vale a dire: 5 euro, 10 euro, 20 euro, 50 euro, 100 euro, 200 euro e 500 euro. Su ogni faccia di ciascuna banconota figura un disegno europeo, comune per tutti gli Stati membri.
Dove si trova l'indicazione del taglio della
banconota?
Sulla parte anteriore di ciascuna banconota le cifre più grandi figurano in alto a destra. Si tratta di cifre alte oltre 2 cm, stampate con un metodo speciale "a intaglio", destinato ad essere percepito al tatto, almeno fintanto che le banconote sono nuove. Negli angoli della banconota il valore figura in cifre più piccole. Le cifre nell'angolo inferiore a sinistra sono più in grassetto delle altre, su fondo chiaro per ottenere più contrasto e sono seguite dalla parola "EURO", in lettere maiuscole e alfabeto latino. Subito sotto, più sfumata, la parola "EURO" figura in alfabeto greco.
Anche sul rovescio della banconota, negli angoli, figurano le cifre che indicano il valore. Le cifre nell'angolo inferiore a destra sono in grassetto, in colore contrastante su fondo chiaro. In fondo a sinistra le cifre sono seguite dalla parola "Euro" nell'alfabeto latino e in quello greco.
È possibile identificare le banconote dalle
dimensioni?
Ogni banconota ha una lunghezza diversa: maggiore è il valore, più lunga è la banconota. La banconota più piccola, quella da 5 euro, è lunga 12 cm; la banconota più grande, quella da 500 euro, è lunga 16 cm.
Inoltre l'altezza delle banconote da 5, 10, 20, 50 e 100 euro aumenta progressivamente. La banconota da 5 euro è alta 6,2 cm, mentre la banconota da 100 euro è alta 8,2 cm.
Le altre due banconote di taglio più elevato – da 200 e 500 euro – sono anch'esse alte 8,2 cm. Per poterle distinguere, le banconote da 200 e da 500 euro sono identificate da particolari linee stampate "a intaglio", che è possibile percepire al tatto. La banconota da 200 euro ha una serie di brevi linee verticali lungo la parte inferiore del lato più lungo. Ogni linea è alta circa 1 cm. Le linee sono disposte lungo una fascia che attraversa la banconota fino all'angolo a destra, con un'interruzione al centro per lasciare spazio al disegno principale.
La banconota da 500 euro ha una serie di brevi linee diagonali lungo il lato più breve, sulla parte destra. Ogni linea è lunga 1 cm e inclinata verso destra. A partire dall'angolo superiore a destra della banconota, la fascia di lineette prosegue verso il basso per 3 cm, seguita da un intervallo di 3 cm e riprende con 1 cm di lineette nell'angolo a destra in basso del biglietto.
Esistono
altri elementi che ne permettono l'identificazione?
Tutte le banconote sono dotate di una sottile lamina metallica percepibile al tatto. Le dimensioni e la posizione della lamina variano fra i biglietti di piccolo taglio (5,10, 20 euro) e quelli di taglio più elevato. Queste differenze dovrebbero facilitare la distinzione fra, ad esempio, le banconote da 20 e da 50 euro.
Di che colore sono le banconote?
Ogni biglietto ha un colore dominante, usato sul diritto e sul rovescio.
5 euro - grigio
10 euro – rosso
20 euro – blu
50 euro – arancione
100 euro – verde
200 euro – giallo-marrone
500 euro – viola.
La banconota sarà di un solo colore?
Il diritto di ciascuna banconota è diviso in 3 sezioni verticali:
Una striscia di colore chiaro sulla parte sinistra occupa 1/4 della superficie della banconota. La parte centrale della striscia ha uno spazio vuoto per la filigrana – un disegno traslucido, visibile se la banconota viene tenuta controluce.
La parte centrale occupa i 5/8 della banconota. Si tratta di una parte molto colorata che contiene il disegno principale. Pur con un colore predominante, lo sfondo è composto da centinaia di lineette e sfumature, spesso in colori contrastanti. A destra c'è una fascia verticale più scura.
La parte rimanente (1/8 della banconota) è più chiara. Per evitare le contraffazioni, nel momento in cui questo opuscolo è stato stampato, la Banca centrale europea non ha comunicato i particolari del disegno di questo settore .
Il rovescio di ciascuna banconota è
diviso in due settori:
partendo da sinistra, i primi 3/4 della banconota sono colorati. Pur essendoci
un colore dominante, lo sfondo è composto da larghe strisce colorate e sfumate.
Una striscia di colore chiaro sul lato destro occupa lo spazio rimanente (1/4) e
contiene la filigrana.
Chi ha disegnato le banconote euro?
Il disegno delle banconote è stato scelto a seguito di una gara. Nel 1996 esperti disegnatori di banconote, designati dalle Banche nazionali degli Stati membri, hanno scelto fra due temi possibili: si potevano rappresentare "le epoche e gli stili dell'Europa" ovvero presentare un disegno moderno, astratto. Su 44 disegni, la Banca centrale europea ne ha selezionati 10, che sono stati a loro volta presentati a 2000 cittadini in tutta l'Unione europea. Il vincitore è stato Robert Kalina della Banca nazionale austriaca.
Cosa mostrano le banconote?
Sul diritto ogni banconota presenta l'immagine di una porta o di una finestra, mentre sul rovescio è rappresentato un ponte. I disegni delle sette banconote riprendono tutta la storia culturale europea, con elementi architettonici di epoca romana sulle banconote di taglio più piccolo, fino all'architettura moderna del XX secolo per le banconote di taglio più grande. I disegni non sono basati su edifici realmente esistenti e il disegnatore Robert Kalina ha creato delle immagini che rappresentano ognuna uno stile architettonico tipico. Gli stili rappresentati sono: classico (intorno alla nascita di Cristo), romanico (dal X al XII secolo), gotico (dal XII al XV secolo), rinascimentale (dal XV al XVII secolo), barocco e rococò (XVIII secolo), liberty (XIX secolo) e moderno (XX secolo).
Sebbene su tutte le banconote figurino elementi architettonici, l'aspetto sottolineato è quello della comunicazione. La finestra è un simbolo di apertura, la porta invita ad entrare, il ponte collega posti diversi permettendo contatti fra le persone.
Vi sono aspetti comuni?
Effettivamente
vi sono aspetti comuni, come si può rilevare osservando anzitutto il diritto
della banconota. Nella parte superiore della fascia chiara a sinistra, c'è la
bandiera dell'Unione europea – un rettangolo blu scuro con un cerchio di 12
stelle gialle. Sulla bandiera ci sono 12 stelle poiché il numero 12 è
considerato un simbolo di perfezione.
Le
12 stelle sono rappresentate ancora sullo sfondo colorato, nella sezione
principale della banconota. In questo caso ogni stella è più grande e il
cerchio si estende su tutta questa parte. A destra della parte in questione le
stelle si incrociano dietro o davanti al motivo architettonico.
Rimanendo
nella sezione principale, in alto a sinistra – in caratteri piccoli – ci
sono le iniziali della Banca centrale europea nelle lingue ufficiali europee:
BCE, ECB, EZB, EKT, EKP. Le iniziali sono seguite dall'anno di emissione, ad
esempio 2002. Le iniziali e la data sono sottolineate con una riga molto
sottile, sotto la quale figura la firma del Presidente della Banca centrale
europea – attualmente Wim Duisenberg.
Sul
rovescio di ciascuna banconota, sul lato sinistro, si trova un rettangolo
grigio. Vicino al rettangolo figura il numero di serie, numero ripetuto in alto
a destra.
Sulla
parte destra della sezione principale c'è una mappa dell'Europa. Si tratta di
una immagine satellitare – una fotografia presa dallo spazio – senza confini
fra i paesi. La mappa è di un colore unico, ma sembra quasi tridimensionale,
poiché le sfumature sono più pronunciate nelle parti elevate e intorno alla
costa. Il Portogallo e la Spagna sono a livello della parte centrale della
banconota. La Scandinavia si trova vicino al numero di serie in alto, mentre la
Grecia, con i suoi numerosi arcipelaghi, si trova in basso a destra. Il disegno
della mappa diventa più sfumato mano a mano che si avvicina alla fascia
verticale sul lato destro della banconota, all'altezza di una linea che
attraversa il Mar Nero.
Lungo
il bordo inferiore della banconota c'è una sottile striscia colorata che segue
il contorno della costa dell'Africa settentrionale, rappresentato in bianco, per
indicare che non fa parte dell'Europa. A sinistra si vedono le isole Canarie,
nonché una rappresentazione stilizzata dei territori d'oltremare che sono tropo
distanti per figurare sulla mappa. I territori sono l'isola di Guadalupe, la
Martinica, la Guyana francese e Riunione.
colore: grigio
dimensioni: 12 cm x 6.2cm
stile architettonico: classico (greco/romano)
Sul
diritto della banconota da 5 euro è rappresentata una finestra di un edificio
dell’Antica Roma. L'edificio non è disegnato per intero e il pianoterra non
è definito. Si vede soltanto parzialmente un muro, costruito con grandi blocchi
di pietra rettangolari.
Il muro è angolato in direzione opposta rispetto a chi guarda, verso il centro della banconota. Guardando verso l'alto, sulla parte bassa del muro è rappresentata una mensola orizzontale sulla quale poggiano quattro pilastri, due su ciascun lato della finestra. La finestra in questione è un solido arco, aperto sul cielo che si scorge attraverso. Al di sopra dell'arco, i pilastri sostengono l'architrave orizzontale in pietra e il cornicione, mentre la parete sale verso un tetto non definito. La pietra grigio scuro dell'edificio si staglia su uno sfondo grigio chiaro.
Per l'autore, Robert Kalina, la precisa prospettiva dell'immagine rappresenta le solide basi della cultura europea. La finestra si apre su un cielo bianco, rappresentazione concreta di una finestra sul futuro.
Il
rovescio della banconota da 5 euro rappresenta un acquedotto romano. Si tratta
di un ponte su 3 livelli, che sembra dirigersi verso chi guarda, proveniente da
colline che si scorgono in lontananza, nell'angolo superiore a sinistra della
banconota. L'immagine è sfumata mano a mano che si avvicina alla mappa
dell'Europa a destra.
Ogni piano del ponte è composto da archi semicircolari. L'unico arco del livello inferiore sostiene due archi più piccoli del livello medio. Ogni arco del livello medio sostiene due archi ancora più piccoli del livello superiore. Vi sono 8 archi nel livello basso, 16 su quello medio e sull'ultimo livello gli archi sono troppo piccoli per essere contati, mano a mano che l'acquedotto risulta sfumato in lontananza.
colore:
rosso
dimensioni:
12.7cm x 6.7cm
stile
architettonico: romanico (X-XII secolo)
Sul
diritto della banconota da 10 euro figura un portale romanico situato al piano
terra di un edificio non ben definito, che potrebbe essere una chiesa o un
monastero medioevale.
Uno zoccolo in pietra su entrambi i lati del portale sostiene pilastri ornamentali scolpiti nel muro in pietra. Su ogni lato del portale ci sono tre colonne con capitelli ornati. Le colonne si trovano fra due pilastri lisci, fatti di blocchi di pietra. Sia i pilastri che le colonne sono sormontate da un coronamento che sostiene un arco semicircolare. L'arco è formato da archi concentrici in muratura. Gli archi più esterni sporgono rispetto a quelli più interni, conferendo al portale un aspetto più imponente e orientando lo sguardo verso un passaggio a volta, oltre il quale si intravede il cielo bianco.
A sinistra del portale lo sfondo è in toni sfumati di rosso e arancio. Con un gioco di sfumature si crea l'impressione di archi arrotondati che richiamano la forma del portale romanico.
Il
rovescio del biglietto da 10 euro mostra una parte di un ponte medioevale, con
tre archi semicircolari, sostenuti da massicci pilastri in pietra.
La parte centrale del ponte si trova all'estrema sinistra della banconota e la dimensione degli archi diminuisce mano a mano che la costruzione si abbassa verso destra. Gli archi e il parapetto sono fatti di blocchi di pietra rettangolari, mentre il corpo della costruzione è composto da acciottolato.
Lo sfondo è composto da larghe bande orizzontali colorate. Il ponte di colore rosso si staglia contro un cielo di tono rosato e si riflette in uno specchio d'acqua di tono rosa più chiaro.
colore: blu
dimensioni: 13.3cm x 7.2cm
stile architettonico: Gotico (XII-XV
secolo)
Il
diritto della banconota da 20 euro rappresenta due eleganti finestre ad arco,
una vicina all'altra. Quella a sinistra è più alta e più stretta, quella a
destra più bassa e larga, ma entrambe hanno archi a punta, tipici delle bifore
che si vedono nelle cattedrali gotiche.
La sezione superiore di ciascun arco è traforata da un grande rosone in pietra di forma circolare. Il rosone è sostenuto da due cerchi più piccoli – ognuno dei quali è contenuto in un arco a punta. Nella parte inferiore, sottili colonne sostengono finestre di forma allungata. Nella finestra a sinistra questa parte è chiusa da una vetrata composta da elementi geometrici a piombo. Nella finestra a destra il disegno della vetrata forma due colonne di esagoni fra le quali si trova una colonna di elementi a losanga. Alcuni degli elementi delle vetrate sono sfumati in modo da suggerire un effetto artistico.
Sullo sfondo grigio-azzurro si staglia la forma di un arco a punta, che riprende la forma delle finestre. In sovrapposizione le 12 stelle dell'Unione europea sono indicate in colori contrastanti.
Il
rovescio della banconota da 20 euro mostra un ponte in pietra, anch'esso in
stile gotico. Il ponte è sostenuto da stretti pilastri in pietra ed è composto
da cinque archi a punta, sebbene l'arco all'estrema destra sia incompleto.
A partire da un punto a metà dell'arcata centrale, il ponte si abbassa verso destra e verso sinistra. Feritoie nei pilastri ricordano l'epoca dei castelli e dei cavalieri. Il ponte, di colore blu, si riflette in uno specchio d'acqua. Ogni arco a punta, considerato assieme alla sua immagine riflessa, forma un'ellissi. Una serie di linee blu che attraversano le ellissi fanno sembrare increspata la superficie dell'acqua.
colore: arancione
dimensioni: 14 cm x 7.7cm
stile architettonico:
rinascimentale (XV-XVII secolo)
Il
diritto della banconota da 50 euro mostra due finestre di stile rinascimentale,
che riprendono la simmetria classica dell'architettura romana. La finestra a
destra è leggermente più alta e si trova dietro la prima finestra che la
nasconde parzialmente. Entrambe le finestre non sono collegate ad alcun edificio
– l'unica indicazione dell'esistenza di un edificio è un accenno di portale
nella parte inferiore.
Sopra l'entrata, alla base di ciascuna finestra c'è un blocco di pietra rettangolare. Il blocco di pietra sotto la finestra più piccola è sagomato in modo tale da apparire in rilievo (bugnato). Sulla pietra poggia una balaustra che corre lungo la parte inferiore della finestra. L'apertura di ciascuna finestra è costituita da un arco di tipo classico, incorniciato da un rettangolo in pietra, più grande. Il rettangolo è affiancato da colonne, dette lesene, su ciascun lato. Le lesene sostengono un frontone triangolare collocato sopra la finestra.
Le finestre sono di colore marrone, su sfondo arancione e le sfumature a sinistra richiamano gli elementi geometrici delle finestre.
Sul
rovescio della banconota da 50 euro figura un
ponte rinascimentale. Si tratta di un ponte simmetrico, con tre grandi
archi, di cui soltanto la campata centrale è illustrata per intero. Gli archi
alle due estremità si estendono fuori dall'immagine.
Ogni arco ha un bordo di pietre a cuneo, con una chiave di volta al centro. Le pietre sono un elemento sia funzionale che decorativo e il colore chiaro contrasta con la pietra più scura del ponte. Il ponte poggia su pilastri a sezione quadrata, che si proiettano nello specchio d'acqua. Ogni pilastro è sormontato da una piramide in pietra di colore chiaro contrastante. Non c'è un riflesso del ponte, ma c'è un'immagine di un secondo ponte identico, leggermente al di sotto, spostato verso sinistra. Il ponte è come un'immagine in negativo del primo, con gli elementi in pietra più chiari, quasi una visione nella nebbia.
colore:
verde oliva
dimensioni:
14.7cm x 8.2cm
stile architettonico: barocco e rococò (XVII-XVIII secolo)
Sul
diritto della banconota da 100 euro è rappresentato un ingresso maestoso in
stile barocco. L'architettura barocca era molto elaborata e il portale potrebbe
appartenere a qualsiasi palazzo europeo del XVII o del XVIII secolo.
Su entrambi i lati dell'apertura ci sono massicce colonne, due a destra e due a sinistra. Le colonne più interne sono scolpite a imitazione di figure umane di stile classico. L'uomo a sinistra stringe nella mano un drappo intorno al torso nudo. La figura guarda verso il basso e sostiene la parte superiore della colonna – il capitello – sulle spalle curve. L'uomo a destra stringe un drappo nella mano sinistra mentre la mano destra è sollevata per sostenere il capitello della colonna. Sulle quattro colonne poggia un fregio in pietra ornato da un disegno geometrico. Sul cornicione sopra il fregio è collocata un'urna in pietra. Il numero 100, che indica il taglio della banconota, nasconde gli altri elementi architettonici più complessi. L'ingresso porta ad un lungo corridoio, con un soffitto a volta e un accenno di archi in lontananza. Lo sguardo è attirato verso la prospettiva di un cielo bianco verso il fondo.
Lo sfondo a sinistra del portale è celeste e verde chiaro.
Sul
rovescio della banconota da 100 euro c'è un elegante ponte in pietra. Sostenuto
da una spalla in mattoni sul lato sinistro, il ponte ha due eleganti campate
seguite da una terza incompleta sulla destra.
Le campate sono sostenute da pilastri in pietra a sezione circolare. Ogni pilastro è il piedistallo di una colonna sulla cui sommità poggiano statue allo stesso livello del parapetto, il che conferisce un tocco di eleganza. Il ponte, in tonalità verde, si riflette su uno specchio d'acqua di colore azzurro.
colore:
giallo
dimensione:
15.3cm x 8.2cm
stile architettonico: liberty (XIX secolo)
Caratteristiche particolari: due fasce di linee verticali lungo il bordo inferiore, percepibili al tatto.
Il
diritto della banconota da 200 euro ci presenta l'epoca della rivoluzione
industriale, quando il metallo cominciò a sostituire la pietra come elemento
principale delle costruzioni. Sulla banconota figura la facciata di un edificio
con struttura in ferro e
rivestimento in vetro. Potrebbe trattarsi di una parte di una stazione del XIX
secolo.
Sono rappresentate due porte rettangolari, una di fianco all'altra, a doppio battente, la porta a destra è aperta. Sopra ciascuna porta c'è un pannello con forma a ventaglio iscritto entro un riquadro rettangolare. Ogni pannello è diviso in due da una separazione verticale in metallo. Negli angoli superiori del riquadro si vede una lavorazione a forma di foglia, con una voluta su ciascun lato. Si tratta dell'unico elemento decorativo di una facciata dalle linee geometriche. Sopra gli elementi a ventaglio ci sono finestre quadrate, ciascuna con quattro pannelli di vetro.
Lo sfondo grigio pallido e giallo è diviso da una griglia gialla, di forma curva, che suggerisce una struttura a volta in acciaio e metallo – simile ad un palazzo delle esposizioni del XIX secolo, ovvero a un giardino d'inverno particolarmente elaborato.
Sul rovescio della banconota da 200 euro è raffigurato un ponte metallico che unisce il lato destro e il lato sinistro della banconota con un'unica campata.
L'arco è composto da tre fasce metalliche orizzontali collegate da elementi verticali. Il parapetto è solido, ma la struttura al di sotto è a vista e dà un'impressione di leggerezza. Il ponte non ha un riflesso, ma sotto di esso, sulla sinistra, si intravede in parte un altro ponte la cui estremità non poggia su alcun elemento. L'immagine è quella di un particolare di un disegno tecnico, che mostra la parte centrale della campata fino all'estrema destra.
colore:
viola
dimensioni:
16 cm x 8.2 cm
stile
architettonico: fine XX secolo
Caratteristiche particolari: una fascia di brevi linee diagonali che percorre la banconota sul lato destro ed è percepibile al tatto. Nella parte inferiore c'è un intervallo di 3 cm prima dell'ultimo centimetro di linee.
Sul
diritto della banconota da 500 euro è rappresentato un particolare di una
cosiddetta facciata a cortina. Si tratta di una facciata di lastre di vetro
laminato che potrebbe appartenere a qualsiasi edificio adibito ad uffici,
costruito alla fine del XX secolo.
Il disegno è molto stilizzato e
rappresenta, visto di fronte, una parete di finestre. Linee orizzontali nelle
finestre dei piani più alti suggeriscono la presenza di veneziane. Sono
visibili cinque piani dell'edificio, ma si intuisce che ve ne siano altri. A
sinistra dell'edificio, ad un angolo di 90°, c'è un'altra parete di vetro
laminato che rappresenta una superficie piatta con riflesso. Le lastre di vetro
sono divise da una griglia irregolare in quadrati e rettangoli di dimensioni
variabili. La superficie è attraversata da ombre e riflessi con diversa
angolatura. La parete appare inclinata all'indietro, dando l'impressione della
continuità. A livello della strada si nota una piccola porta aperta dalla quale
fuoriesce un fascio di luce.
Sul
rovescio del biglietto da 500 euro sono rappresentati due ponti. Entrambi
variazioni di ponti sospesi con cavi.
Il ponte in primo piano è una sottile
linea orizzontale. Esso è sostenuto su entrambi i lati da un pilastro basso nel
punto in cui l'acqua lambisce la
costa. Due sottili piloni sormontano il ponte e cavi d'acciaio si snodano
simmetricamente da entrambi i lati dei piloni per sostenere il tavolato. Il
ponte è rappresentato in colore viola scuro contro un cielo della stessa
tonalità, ma più chiaro.
Il ponte sullo sfondo è un ponte asimmetrico rappresentato soltanto con un unico pilastro verticale sul lato sinistro. Da esso partono cavi verso destra e verso sinistra, ma i cavi sulla sinistra hanno un angolo più acuto, poiché la distanza è minore e si fondono in un unico colore. Il ponte è di colore bianco su uno sfondo viola.
Oltre alle 7 banconote, vi sono 8 monete metalliche con valori unitari di 1, 2, 5, 10, 20 e 50 centesimi; 1 euro e 2 euro. Sul rovescio di ciascuna moneta, dove viene indicato il valore unitario in cifre, c'è un disegno europeo, comune a tutti i paesi europei. Sul diritto figura un disegno nazionale, che varia da paese a paese. Le monete si possono dividere in tre gruppi, che presentano elementi analoghi:
Monete di piccolo taglio – 1, 2, 5, centesimi
Monete di medio taglio – 10, 20, 50 centesimi
Monete di grosso taglio – 1, 2 euro
È possibile distinguere le monete dal colore?
Esiste questa possibilità, poiché le monete di taglio più piccolo (1, 2, 5 centesimi) sono di colore rosso rame e fabbricate in rame ricoperto d'acciaio.
Le monete di taglio medio (10, 20 e 50 centesimi) sono di color oro e sono fatte di una lega denominata " nordic gold” – composta da rame, alluminio, zinco e stagno.
Le monete di taglio più elevato (1 euro, 2 euro) sono bicolori, con un cerchio interno di un colore diverso dal cerchio più esterno, il tutto per ridurre la possibilità di contraffazione.
Nella moneta da 1 euro il cerchio interno è di color argento, composto da rame e nichel. Il cerchio esterno è di color oro ed è composto da rame, zinco e nichel.
La moneta da 2 euro ha un cerchio interno di color oro, composto da una lega di rame, zinco e nichel, mentre il cerchio esterno è di color argento ed è composto da una lega di rame e nichel.
È possibile identificare le monete per dimensioni,
peso e spessore?
Ogni moneta, a seconda del valore facciale, ha dimensioni e peso unici. Le monete di taglio medio ed elevato hanno uno spessore particolare. Le monete metalliche di valore inferiore sono molto leggere. Le monete metalliche di valore intermedio sono più spesse e più pesanti e questo, in parte, a causa delle dimensioni, ma anche perché sono fatte di una lega diversa.
Le dimensioni non aumentano gradatamente a seconda del valore facciale e sono nell'ordine: 1 centesimo, 2 centesimi, 10 centesimi, 5 centesimi, 20 centesimi, 1 euro, 50 centesimi, 2 euro.
Il peso delle monete aumenta gradatamente, mano a mano che aumenta il valore facciale, con un'eccezione: la moneta da 50 centesimi è leggermente più pesante di quella da 1 euro.
Esiste un altro modo per distinguerle?
I bordi delle monete sono diversi, in modo da rendere più facile l'identificazione al tatto.
Monete con valore facciale inferiore:
La moneta più piccola, quella da 1 centesimo, ha un bordo liscio.
La moneta da 2 centesimi ha un bordo liscio con una scanalatura poco profonda intorno alla circonferenza.
La moneta da 5 centesimi ha un bordo liscio.
Monete con valore facciale intermedio:
La moneta da 10 centesimi ha un bordo dentellato, simile alle scanalature di una colonna.
La moneta da 20 centesimi ha una forma caratteristica "a corolla" (“Spanish Flower”), con 7 petali. Lungo il bordo vi sono 7 tacche che segnano la divisione fra i petali.
La moneta da 50 centesimi ha un bordo dentellato come quello della moneta da 10 centesimi, ma è di dimensioni maggiori, più spessa e molto più pesante di quella da 10 centesimi.
Monete con valore facciale più elevato:
Il bordo della moneta da 1 euro è suddiviso in 6 sezioni lungo la circonferenza, con un'alternanza di liscio e zigrinato. Si tratta dello stile noto come "fresaggio interrotto".
Il bordo della moneta da 2 euro è finemente zigrinato o lavorato per tutta la circonferenza. Inoltre sul bordo c'è una scritta che varia da paese a paese. In alcuni paesi la scritta è sostituita dalle stelle. Né la scritta né le stelle sono percepibili al tatto.
Chi ha disegnato le monete?
Il disegno della faccia europea delle monete è stato scelto a seguito di un concorso. I disegnatori potevano scegliere fra rappresentare l'architettura europea, europei celebri, o gli obiettivi europei. I disegni prescelti sono stati quelli del Sig. Luc Luycx della Zecca Reale belga, che ha scelto di rappresentare l'obiettivo europeo dell'unità.
Cosa rappresentano le monete?
Il disegno è diverso per ciascuno dei tre gruppi di monete.
Sulle monete con valore facciale più basso è rappresentato il globo terrestre, con la zona dell'Europa in rilievo – per mostrare la posizione dell'Europa nel mondo.
Sulle monete con valore facciale medio sono delineati tutti gli Stati membri ma i paesi sono separati – come se qualcuno avesse preso la mappa e separato ogni singolo paese, lasciandolo poi alla deriva nell'oceano.
Sulle monete con valore facciale più elevato i paesi sono uniti, creando una mappa senza frontiere.
Su tutte le monete figurano le 12 stelle dell'Unione – 6 su un lato del motivo, 6 sull'altro. Linee parallele che vanno da una parte all'altra del motivo collegano le stelle di un lato con quelle del lato opposto. Le linee non sono continue e si interrompono prima di toccare il motivo su entrambi i lati.
Il valore nominale si trova in una posizione standard
su ciascuna delle monete?
Anche se su tutte le monete un numero di grandi dimensioni ne indica il valore nominale, la posizione varia a seconda dei gruppi.
Sulle monete metalliche con valore facciale più basso il numero si trova nel quadrante in alto a sinistra della moneta. Il numero è seguito dalla parole "euro cent", in lettere maiuscole, nella parte superiore della moneta, con la parola cent al di sotto della parola euro. Il motivo del globo occupa la parte in basso a destra della moneta. Le 6 linee che collegano le stelle su entrambi i lati del globo sono disposte obliquamente.
Sulle monete con valore facciale medio il numero si trova sulla parte a destra della moneta. Il motivo dei paesi separati si trova a sinistra. Le linee parallele sono disposte verticalmente sul lato sinistro.
Sulle monete con valore facciale più elevato il numero che ne indica il valore nominale occupa la parte a sinistra della moneta. Sulla parte a destra è rappresentata la mappa dell'Europa, che mostra soltanto gli Stati membri dell'Unione. Le stelle dell'Unione sono disposte sulla circonferenza esterna. Le stelle sono collegate da linee verticali che non toccano la scritta "euro" al centro della mappa.
Questi tre disegni europei saranno comuni a tutte le monete dell'Unione. Il rovescio delle monete avrà una faccia diversa a seconda dello Stato membro. Insieme, gli 11 Stati membri hanno un totale di 39 modelli diversi.
Ogni Stato membro ha potuto scegliere cosa rappresentare sul diritto delle monete. Alcuni paesi hanno un disegno diverso per ciascuna moneta, altri hanno un unico disegno per tutti i valori unitari. Tuttavia, su tutte le monete di ciascun paese sono rappresentate le 12 stelle dell'Unione intorno al motivo nazionale e su di esse figura anche l'anno di emissione (oppure, in alcuni casi, l'anno di conio). Segue una descrizione delle facce nazionali, con i paesi elencati per ordine alfabetico.
Austria
Le
monete austriache hanno un cerchio in rilievo intorno al motivo centrale, con le
12 stelle dell'Unione disposte intorno alla circonferenza esterna.
Sulle
monete di basso valore facciale sono
rappresentati fiori alpini. Sulla moneta da 1 centesimo figura una genziana, che
è un fiore a calice. La moneta da 2 centesimi ha una stella alpina, con 10
petali, mentre la moneta da 5 centesimi ha una primula alpina, con fiori a
grappolo su uno stelo unico.
Sulle
monete con valore facciale medio sono
rappresentati edifici viennesi. Sulla moneta da 10 centesimi figurano le guglie
gotiche della cattedrale di Santo Stefano. Sulla moneta da 20 centesimi è
rappresentato il castello di Belvedere – palazzo di epoca barocca, mentre la
moneta da 50 centesimi mostra il palazzo delle esposizioni del 1890, chiamato
l’ “edificio della Secessione viennese".
Le monete con valore facciale più elevato rappresentano cittadini austriaci celebri. La moneta da 1 euro rappresenta l'effigie del celebre musicista Wolfgang Amadeus Mozart. La moneta da 2 euro rappresenta Bertha von Suttner, pacifista e scrittrice, vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 1905.
Belgio
Tutte le monete del Belgio hanno lo stesso disegno e su di esse figura, al centro, il profilo di re Alberto II. Intorno al bordo sono rappresentate le 12 stelle, ma il cerchio è interrotto. Sul quadrante, in posizione fra le 3.00 e le 4.00, è rappresentata una corona e il monogramma di re Alberto. Fra questo e l'anno di emissione è rappresentata una stella in posizione corrispondente alle ore 5.00.
Finlandia
Le
monete con valore facciale medio e basso
hanno lo stesso disegno; lo stemma araldico finlandese – un leone rampante
incoronato che brandisce una spada.
Le
monete con valore facciale più elevato si
ispirano a temi della natura. La moneta da 1 euro rappresenta due cigni che
volano su un paesaggio lacustre. La moneta da 2 euro rappresenta delle bacche,
chiamate in finlandese “lakka”, che sono un tipo di lampone selvatico.
Francia
Le monete con valore facciale più basso rappresentano il viso della "nuova Marianna”. Marianna era un'eroina della rivoluzione francese, simbolo della Repubblica francese. Il ritratto di Marianna è stato rinnovato per il nuovo millennio.
Le monete con valore facciale medio sono di tipo più classico e rappresentano l'immagine della dea Semele, dea delle messi. A sinistra della figura ci sono lunghe linee verticali mentre a destra ci sono brevi linee orizzontali.
Le monete con valore facciale più elevato mostrano un'immagine stilizzata di un albero, incorniciato da un esagono. Intorno all'esagono figurano le parole “liberté, égalité, fraternité” mentre le stelle sono rappresentate sul cerchio esterno e su di esse figura un disegno di linee tratteggiate, ad imitazione dei rami.
Germania
Le monete con valore facciale inferiore rappresentano un ramo di quercia dal quale spuntano cinque foglie, con 2 ghiande in basso a destra.
Le monete con valore facciale medio rappresentano la porta di Brandeburgo.
Le monete con valore facciale più elevato rappresentano un'aquila federale stilizzata.
Irlanda
Il
disegno delle monete irlandesi è identico per tutti i valori unitari. Al centro
è rappresentata un'arpa irlandese, con la parola Eire a sinistra e l'anno di
emissione a destra, il tutto circondato dalle 12 stelle.
Italia
Le monete con valore facciale più basso rappresentano edifici. Sulla moneta da 1 centesimo è rappresentato Castel del Monte, su quella da 2 centesimi la Mole Antonelliana di Torino e su quella di 5 centesimi il Colosseo di Roma.
Le monete con valore facciale medio rappresentano opere d'arte. Sulla moneta da 10 centesimi è rappresentata "La nascita di Venere" del Botticelli. Sulla moneta di 20 centesimi è rappresentata una scultura di Boccioni, intitolata "Il simbolo". Sulla moneta da 50 centesimi è rappresentata la statua equestre di Marco Aurelio.
Monete con valore facciale più elevato. Sulla moneta da 1 euro è rappresentato l'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Sulla moneta da 2 euro è rappresentato un ritratto di Dante Alighieri, tratto da un affresco di Raffaello.
Lussemburgo
Sulle monete lussemburghesi figurano tre ritratti diversi di Sua Altezza Reale il Granduca Henri, figlio ed erede del Granduca di Lussemburgo.
Sulle monete con valore facciale più basso figura un ritratto di tipo classico.
Sulle monete di valore facciale medio il ritratto del Granduca è uno schizzo di profilo.
Sulle monete con valore facciale più elevato il Granduca è ritratto in stile moderno, astratto.
Su tutte le monete figura la parola “Letzebuerg”, con la data di emissione.
Paesi
Bassi
I disegni delle monete olandesi rappresentano tutte il profilo stilizzato della Regina Beatrice.
Sulle monete con valore facciale medio e basso l'effigie della Regina è circondata dalle stelle dell'Unione. Una scritta disposta in cerchio intorno alle stelle recita, in olandese, “Beatrice Regina dei Paesi Bassi", con l'anno di emissione.
Sulle monete con valore facciale più elevato l'effigie della Regina occupa la parte a sinistra della moneta. La parte a destra è liscia fatta eccezione per tre linee verticali. Le linee sottolineano la stessa dicitura “Beatrice Regina dei Paesi Bassi" con l'anno di emissione. Le 12 stelle dell'Unione sono disposte sulla parte sinistra del cerchio esterno, mentre la parte a destra è liscia.
Sulla moneta da 2 euro una scritta sul bordo, in olandese, recita: "Dio sia con noi".
Portogallo
Sulle facce nazionali i motivi principali sono i sigilli reali di Alfonso Henriques, il primo Re del Portogallo. I sigilli rappresentano la nascita del Portogallo in quanto Nazione e comprendono la parola "Portugal", oltre ad altri elementi ornamentali.
Le monete con valore facciale inferiore mostrano il sigillo del 1134.
Le monete con valore facciale medio mostrano il sigillo del 1142.
Le monete con valore facciale più elevato mostrano il sigillo del 1147.
Spagna
Sulle monete spagnole, alcune delle stelle dell'Unione sono in rilievo, mentre altre sono incise nel metallo.
Per le monete con valore facciale inferiore le stelle incise sono 5, collocate sul quadrante fra la posizione delle 8.00 e quella delle 12.00. Il motivo mostra le tre guglie della Cattedrale di San Giacomo di Compostella. A sinistra figura la dicitura "España".
Sulle monete con valore facciale medio le stelle incise si trovano in posizione compresa fra le 12.00 e le 15.00. Le monete rappresentano l'effigie di Cervantes, scrittore del XVI secolo, sul lato destro, con il nome scritto sul lato sinistro. In alto figura la dicitura "España".
Sulle monete con valore facciale più elevato le stelle incise si trovano in posizione compresa fra le ore 13.00 e le ore 16,00. L'anno di emissione figura su entrambi i lati della stella posizionata a livello delle ore 18.00. Sul cerchio interno è rappresentata l'effigie del Re Juan Carlos l, con la dicitura "España" sul bordo sinistro.
Su ogni banconota il valore nominale è stampato in grassetto in alto a destra. Le cifre di grandi dimensioni sono stampate a intaglio, di modo che è possibile percepirle al tatto.
Le
dimensioni delle banconote di piccolo taglio aumentano gradatamente, mano a mano che aumenta il valore.
5 euro: colore dominante grigio. Si tratta della banconota più piccola, con dimensioni 12 cm x 6.2 cm.
10 euro: colore dominante rosso. La banconota è poco più grande di quella da 5 euro, con dimensioni12.7cm x 6.7cm
20 euro: colore dominante blu. La banconota misura13.3cm x 7.2cm
La sottile lamina metallica inserita nelle banconote è di forma diversa ed è collocata in posizione differente nelle banconote di piccolo taglio, rispetto alle banconote di taglio più elevato.
50 euro: colore dominante arancio. La banconota misura 14 cm x 7.7cm, cioè soltanto mezzo centimetro di meno delle tre banconote di taglio maggiore.
Tutte
le banconote di taglio più grande misurano 8.2 cm d'altezza.
100 euro: colore dominante verde oliva. La banconota è lunga 14.7cm e non ha linee percepibili al tatto.
200 euro: colore dominante giallo/marrone. La banconota è lunga 15.3 cm e si può distinguere grazie a una striscia di linee verticali lungo la parte inferiore, percepibile al tatto. La striscia va dal centro della banconota fino all'estremità destra, ma si interrompe parzialmente, in modo da non interferire con il motivo del disegno.
500 euro: colore dominante viola, colore di grande effetto, adatto ad una banconota di grande taglio. La banconota è lunga 16 cm e si può distinguere grazie a una striscia di brevi linee in diagonale, lungo il bordo a destra, percepibile al tatto. La striscia è interrotta su uno spazio di circa 3 cm.
Le informazioni sulle caratteristiche tecniche delle monete sono di natura puramente indicativa.[1]
Le
monete con valore facciale più basso sono molto leggere, sono composte di rame
ed hanno un colore rossiccio.
La moneta da 1 centesimo è la più piccola e la più leggera ed ha un bordo liscio. Essa misura 16.25 mm di diametro, e spessa 1.36 mm (in media) e pesa 2.3 grammi.
La moneta da 2 centesimi ha anch'essa un bordo liscio, ma è l'unica moneta ad avere una scanalatura intorno alla circonferenza. Essa ha un diametro di 18.75 mm (in media), uno spessore di 1.36 e pesa 3 grammi.
La moneta da 5 centesimi è la più grande con un bordo liscio. Essa ha un diametro di 21.25mm, uno spessore di 1.36 mm (in media) e pesa 3.9 grammi.
Le
monete con valore facciale intermedio sono di colore oro.
La moneta da 10 centesimi è la piccola con un bordo dentellato. La moneta è più piccola di quella da 5 centesimi, ma è fabbricata con un metallo diverso ed è notevolmente più spessa. Il suo diametro è di 19.75 mm, con uno spessore di 1.51 mm (in media) e un peso di 4.1 grammi.
La moneta da 20 centesimi ha 7 tacche intorno alla circonferenza, il che le conferisce un aspetto unico "a fiore". Il suo diametro è di 22.25 mm, con uno spessore di 1.63 mm (in media) e un peso di 5.7 grammi.
La moneta da 50 centesimi è la più grande con il bordo dentellato. Essa ha un diametro di 24.25 mm, uno spessore di 1.88 mm (in media) e un peso di 7.8 grammi – quasi il doppio della moneta da 10 centesimi.
Le monete con valore facciale più elevato hanno due colori, argento e oro
La moneta da 1 euro ha un cerchio esterno di colore oro e un cerchio interno di colore argento, sul bordo esterno si alternano parti lisce e parti zigrinate, in uno stile noto come "fresaggio interrotto". La moneta è più piccola e più leggera di quella da 50 centesimi. Le sue dimensioni sono: diametro 23.25 mm, spessore 2.125 mm (in media) e peso 7.5 grammi.
La moneta da 2 euro ha un cerchio esterno in metallo argentato e un cerchio interno in metallo dorato. Il bordo esterno è finemente lavorato, con scritte o stelle. È la moneta più grande e più pesante, con un diametro di 25.75 mm, uno spessore di 1.95 mm (in media) e un peso di 8.5 grammi.
I dati sullo spessore delle monete si riferiscono allo spessore medio. Lo spessore sui bordi è maggiore della media, per garantire un corretto impilaggio.
L'intervento dell'ufficio di Presidenza dell'Unione Europea Ciechi (EBU)
"La capacità di poter usare facilmente il denaro è cruciale per l'indipendenza di una persona"
Per questo motivo nel 1993 l'ufficio di presidenza dell'Unione europea dei non vedenti ha incaricato un gruppo di esperti di compiere i passi necessari affinché i responsabili della progettazione dell'euro prendessero in considerazione le esigenze dei milioni di cittadini europei che sono non vedenti o che hanno notevoli deficienze visive.
L'EBU ha saputo cogliere un momento storico, che può rappresentare sia una grave minaccia per l'inserimento sociale in Europa, che una grande opportunità. La collaborazione avviata per alcune valute nazionali aveva dimostrato che si potevano realizzare progressi a favore dei non vedenti e degli ipovedenti lavorando in stretta collaborazione con i progettisti. In Europa un sistema interamente nuovo di banconote e monete era in procinto di essere creato. Avrebbe rappresentato un ostacolo, ovvero sarebbe stato di facile utilizzazione?
La storia di un lavoro di gruppo
europeo
È cominciata così la storia di un lavoro di gruppo di centinaia di persone in tutta Europa, un gruppo composto da membri dell'Unione Europea Ciechi di tutti i 15 Stati membri, con le loro notevoli conoscenze e con il loro impegno, da funzionari della Commissione europea, dell'Istituto monetario europeo, dagli addetti alla stampa delle banconote e dalle Zecche europee.
Va riconosciuto il sostegno finanziario ricevuto da varie Direzioni generali della Commissione europea, in particolare dalla Direzione generale Salute e tutela dei consumatori. L'aiuto fornito è stato notevole e rappresenta un chiaro riconoscimento da parte della Commissione dell'importanza della questione.
Il
gruppo di esperti dell'Unione Europea Ciechi
Il nostro gruppo, istituito dall'EBU, era composto da 6 membri esperti nella progettazione di banconote e monete, nella finanza e nel funzionamento delle istituzioni europee. Il segretariato dell'EBU ha predisposto la campagna viaggiando senza sosta in Europa, per contattare parlamentari e funzionari, aiutandoci a capire la complessità delle procedure europee.
Il nostro primo compito è stato quello di scoprire in che modo i non vedenti e gli ipovedenti utilizzavano le valute; quali strategie funzionavano e quali non funzionavano. Abbiamo consultato centinaia di non vedenti e ipovedenti, addetti alla riabilitazione ed "esperti" e abbiamo raccolto le migliori prassi nella pubblicazione intitolata “Currency Design for Visually Impaired People” (Progettazione di valute per minorati della vista), pubblicata nel 1995.
Il secondo compito è stato quello di creare una rete di membri dell'EBU nei 15 Stati membri, in modo da trasmettere il nostro messaggio ai funzionari e ai politici.
Il terzo compito è stato quello di individuare i responsabili del processo decisionale per quanto riguarda la progettazione della nuova valuta, l'euro. Molti personaggi politici di rilievo in Europa hanno fornito il loro appoggio, ivi compreso Wim Duisenberg – Presidente della Banca centrale olandese e poi Presidente della Banca centrale europea. Dopo un lungo e paziente lavoro abbiamo individuato le persone incaricate di effettuare raccomandazioni per i disegni. Un gruppo di lavoro degli addetti alla stampa delle banconote delle Banche centrali era responsabile delle banconote, mentre un gruppo di lavoro dei Direttori delle Zecche nazionali era responsabile delle monete. I due gruppi lavoravano separatamente, con diverse metodologie e diverse strutture gerarchiche.
Il messaggio che desideravamo trasmettere ai due gruppi era un messaggio semplice:
“Una progettazione che va bene ai minorati della
vista è una progettazione valida per tutti".
Le banconote euro
Abbiamo avuto la fortuna di poter contattare il gruppo di lavoro degli addetti alle banconote dell'Istituto monetario europeo in tempo utile per influire su una decisione chiave: le dimensioni delle banconote. Siamo stati in grado di persuadere il gruppo che, malgrado un notevole costo supplementare, era estremamente importante che le banconote fossero di dimensioni diverse, sia in altezza che in lunghezza. Inoltre siamo stati particolarmente lieti del consenso per quanto riguarda le dimensioni, la nitidezza e il contrasto delle cifre stampate su ogni banconota, in modo da rendere facile l'identificazione anche in condizioni di scarsa illuminazione. Il successo di questa parte del progetto è dovuto alla disponibilità di entrambe le parti ad ascoltare e capire i problemi e i limiti (quali il processo tecnico della stampa delle banconote e il modo in cui le persone con menomazioni della vista utilizzano le banconote). Il Presidente del gruppo di lavoro dell'IME, Alex Jarvis, è stato di grande aiuto e ci ha permesso di lavorare insieme al suo gruppo per trovare delle soluzioni.
Le monete euro
Quando
ci è stato possibile entrare in contatto con il gruppo di lavoro dei Direttori
delle Zecche, le decisioni sulle dimensioni e la forma delle monete erano già
state prese. Purtroppo non è stato possibile modificare la forma delle monete,
che sono tutte rotonde. Per motivi politici non è stato possibile progettare
delle monete forate e quindi rimanevano pochi mezzi per distinguere monete di
dimensioni e di peso simili.
Rendo
omaggio al contributo paziente e costruttivo del gruppo di lavoro dei Direttori
delle Zecche, alla Commissione europea, alle organizzazioni europee dei
consumatori e all'associazione europea dei distributori automatici. Abbiamo
tutti collaborato per trovare compromessi e definire una serie di bordi diversi
per le monete, in modo da permettere di distinguerle l'una dall'altra. Sebbene
ci rammarichiamo per non essere stati in grado di ottenere le migliori
progettazioni possibili, siamo lieti che il risultato finale costituisca un
notevole progresso per milioni di persone in Europa.
A
conclusione di questa storia, iniziata con un progetto dell'ufficio di
Presidenza dell'EBU e proseguita con la partecipazione di centinaia di persone
in tutta Europa, c'è una valuta che ritengo sia la migliore al mondo per un uso
quotidiano, sia in condizioni di cattiva illuminazione, sia che si tratti di
persone non vedenti o ipovedenti. È un insieme di banconote e monete di cui
l'Europa può essere fiera.
Stephen
P. King [RNIB, Regno Unito) (Presidente 1993 - 1998)
In rappresentanza del gruppo di esperti dell'EBU: Eugene Loeff [VNBW, Paesi Bassi], Holger Larsen [Dansk Blindesamfund, Danimarca], Hilario Alonso Saez-Bravo [ONCE, Spagna], Jean-Pierre Lhoest [CBPAM, Belgio] (Presidente dal 1998 a oggi)
Segretariato:
Sally Kneeshaw, Barbara McLaughlan, Jillian Harvey e Kate Seymour.
Non è possibile considerare il denaro soltanto un mezzo di scambio di carattere neutro. Il denaro, utilizzato in ogni Stato membro, a volte per secoli, costituisce al tempo stesso un forte legame sociale, un linguaggio e un referente economico, nel tempo e nello spazio. Esso riveste inoltre un profondo significato psicologico ed è in grado di provocare reazioni che non hanno nulla a che fare con le circostanze economiche, sociali e politiche.
L'euro,
un nuovo strumento di coesione sociale
Tutti noi siamo cresciuti con una "valuta di riferimento" che ci collega all'organizzazione amministrativa, sociale e politica dello Stato di emissione e a tutti coloro che come noi usano la medesima valuta. Il denaro è un elemento d'identità essenziale .
Peraltro è possibile affermare che l'esistenza del denaro coincide più o meno con la divisione del lavoro e l'organizzazione delle società intorno ad un potere politico, in una struttura urbana. In breve, l'origine del denaro risale a circa 4000 anni prima di Cristo, nel Medio oriente. Prima dell'uso generalizzato delle monete, intorno al VII secolo A.C., le unità di conto, i mezzi di scambio e il valore rappresentato dalle scorte avevano molteplici aspetti: pezzi di metalli preziosi, grano, barrette di sale, tripodi per urne sacrificali, oggetti preziosi, asce simboliche, coltelli, conchiglie, unità astratte, ecc. Questi oggetti erano essenziali per garantire il buon funzionamento del sistema commerciale, il pagamento delle imposte, la suddivisione e la gestione dei patrimoni pubblici e privati e la celebrazione dei riti religiosi.
La creazione del denaro sotto forma di monete e banconote dimostra la sua legittimità e il sentimento di appartenenza a una determinata società attraverso tutta una serie di simboli: simboli della regalità (ritratto del monarca, stemmi o insegne) nelle monarchie, ovvero simboli della repubblica o figure a forte contenuto nazionale; ricordi di grandi pensatori, inventori e simboli dell'ingegno o dell'immaginazione nazionale sulle monete e sulle banconote. Per questo motivo è stato deciso di conservare una faccia nazionale per le monete dell'euro, malgrado il timore espresso da taluni, ivi compreso l'Istituto monetario europeo, che questo possa causare confusione. L'analisi delle varie raffigurazioni selezionate per la faccia nazionale dagli Stati membri che aderiscono all'euro, conferma questa motivazione.
Il denaro è anche l'espressione di un legame bilaterale fra Stato e cittadino, che garantisce il senso di appartenenza a una comunità. La valuta nazionale è lo strumento per contribuire alla spesa della comunità (imposte) e alla solidarietà sociale (trasferimenti).
Con
l'euro, tutti i cittadini saranno confrontati all'esigenza di ricostruire i loro
legami sociali con la nuova valuta e con le istituzioni che la emettono e ne
garantiscono il valore.
L'euro,
un nuovo sistema di riferimento
Tutti noi abbiamo imparato a contare usando la nostra valuta nazionale. La sopravvivenza economica e sociale ha reso necessario l'adattamento delle spese alle entrate reali o previste. Questo calcolo economico comporta dei punti di riferimento fissi: tutti costruiscono una scala di valori che consente loro di adattare le esigenze e i gusti al reddito e viceversa.
Tutti noi, nel mondo competitivo di oggi, dobbiamo essere in grado di approfittare delle migliori opportunità disponibili sul mercato. Dobbiamo tutti poterci identificare facendo ricorso a punti di riferimento definiti a seconda delle nostre esigenze e dei nostri desideri. Questa memoria dei prezzi che ognuno di noi alimenta gradatamente è tanto essenziale per il controllo della propria situazione finanziaria, quanto la memoria delle parole che ci permette di conversare.
Infine, ognuno di noi "capisce" i prezzi o i valori a seconda della propria mentalità e delle proprie abitudini. Questa comprensione immediata ci consente di valutare la variazione dei prezzi fra due prodotti e gestire meglio il nostro bilancio.
Questi tre meccanismi fondamentali del "linguaggio monetario" ci consentono di muoverci con sicurezza nel mondo dell'economia. L'introduzione dell'euro comporta la necessità di dimenticare il vecchio linguaggio e ricostruire questi meccanismi automatici. Per questo ci vorrà tempo e molti di noi avranno bisogno di aiuto.
L'euro
e la nostra reazione personale nei confronti del denaro
Sebbene nella maggior parte dei paesi le banconote e le monete non siano più il mezzo più frequente di pagamento, sono ancora utilizzate per circa l'80% delle transazioni relative a piccoli importi. Vi è una certa correlazione fra l'attaccamento alla propria valuta e l'utilizzazione di banconote e monete come mezzo di pagamento. Pertanto nei paesi in cui per abitudine si fa molto ricorso alle banconote e alle monete, dato il carattere simbolicamente superfluo di questo mezzo di pagamento, i cittadini avranno più difficoltà a separarsene. In altri paesi, viceversa, poiché i cittadini sono più abituati a pagare con mezzi elettronici, questo tipo di problema può essere percepito a un livello meno sensibile. Gli strumenti tecnici non hanno lo stesso contenuto simbolico, emotivo o estetico. Pertanto è possibile creare una certa distanza, esattamente nello stesso modo in cui si crea una distanza facendo un trasferimento bancario, piuttosto che pagando direttamente.
Numerosi elementi entrano dunque in gioco per quanto riguarda i sentimenti personali relativi all'euro e riguardano sia il livello d'informazione del pubblico, che la disponibilità di conoscenze che permettono di capire le conseguenze del passaggio all'euro. Inoltre, dipendono dalla nostra capacità di astrazione e di proiezione verso il futuro e dalle nostre reazioni per quanto riguarda la novità e il cambiamento. Le nostre percezioni sono anche in questo caso influenzate da opinioni politiche, atteggiamenti nei confronti delle questioni pubbliche ovvero dal livello di attaccamento a una valuta nazionale, che è collegata alle abitudini nazionali in termini di metodi di pagamento.
Thierry Vissol
Clausola con la quale si declinano eventuali responsabilità
La Banca centrale europea non fornisce garanzie, espresse o implicite, circa l'accuratezza, la tempestività, il carattere esauriente, commerciale e l'adeguatezza ad un qualsiasi scopo delle informazioni contenute nel presente opuscolo.
Le informazioni e i pareri che figurano nel presente opuscolo hanno un carattere puramente informativo e possono essere modificate senza preavviso.
ã Euro facile
Comunità europee, 1999
Riproduzione autorizzata, indicando la fonte, salvo per fini commerciali
Autore: Louise Fryer
Editore: EBU Euro Group asbl, 94 avenue Dailly, B- 1030 Bruessel – ebu.euro.group@euronet.be
www.euroblind.org/fichiersGB/euro.htm
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Distribuzione del documento in Italia: Unione Italiana Ciechi, Via Borgognona 38, 00187 ROMA, Segrsys@uiciechi.it
[1] La BCE attira l'attenzione sulla clausola che la solleva da ogni responsabilità, che figura alla fine del presente opuscolo.