Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

Emergenza lavorativa dei ciechi: venerdì l'incontro con il viceministro Martone

Da Press-IN del 19/09/2012

Autore: Redattore Sociale

Press-IN anno IV / n. 2342

Redattore Sociale del 19-09-2012

Emergenza lavorativa dei ciechi: venerdì l'incontro con il viceministro Martone

ROMA. Una notizia buona c’è: venerdì prossimo il viceministro del welfare Martone incontrerà il presidente dell’Uic (Unione italiana ciechi e ipovedenti) per affrontare insieme la questione dell’emergenza lavorativa dei ciechi. Una questione sollevata e gridata a gran voce, specialmente nelle ultime settimane, dall’Uic, che oggi in conferenza stampa ha amaramente constatato l’assenza e il disinteresse delle istituzioni: “Abbiamo invitato i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione – ha riferito Daniele – ma nessuno ci ha risposto. Ci siamo rivolti anche al Parlamento e al governo, ma la segreteria del ministro ci ha risposto di non avere il tempo di scriverci neanche un messaggio. Speriamo che l’appuntamento di venerdì serva a suscitare una maggiore attenzione della politica verso questo dramma che coinvolge i giovani ciechi, sempre più afflitti dalla disoccupazione”. Quasi impossibile trovare un lavoro, per chi non lo ha ancora, m a molto difficile anche conservarlo, per quei pochi che lo hanno. Colpa del mancato riconoscimento delle figure professionali tipicamente svolte dai ciechi: in particolare il massofisioterapista - non più spendibile da quando è stato istituito il corso universitario triennale di fisioterapista – e l’operatore telefonico, una figura “in estinzione”, soprattutto a causa delle nuove tecnologie. Ma se le vecchie professioni sono “in declino”, come ha riferito Tommaso Daniele, quelle nuove sono “al palo”: quelle individuate dal decreto Salvi del 2000 – operatore di telemarketing, gestore di banche dati e addetto alle relazioni con il pubblico – di fatto non sono utilizzate perché le regioni non le hanno inserite nella programmazione. C’è poi un’altra professione, particolarmente indicata per le persone non vedenti: quella del perito fonico trascrittore in ambito forense: in altre parole, l’addetto alla trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Sebbene s iano già partiti dei corsi di formazione specifici indirizzati ai non vedenti, tuttavia il ministero del Lavoro tuttora non riconosce questa figura.

Tutta la complessità e la preoccupazione rispetto a questa problematica sono contenute nella lettera che l’Uic ha recentemente inviato al ministro Fornero, che finora non ha ricevuto risposta. “Il 27 settembre – ha annunciato Daniele – organizzeremo sit-in presso tutte le prefetture, ma se non riceveremo la dovuta attenzione scenderemo in piazza”.Una preoccupazione a cui ha risposto Luigi D’Ambrosio Lettieri, già promotore di un disegno di legge riguardante l’equiparazione del terapista della riabilitazione al fisioterapista e il riconoscimento del collocamento obbligatorio in questo ambito. “Ripresenterà la proposta tramite emendamento alla legge di conversione del decreto Balduzzi – ha assicurato oggi in conferenza stampa”. Lettieri ha inoltre proposto di “trasferire questa discussione in una sede istituzionale, riportando lì l’appello dell’Uic sotto forma di piccole proposte concrete”. Nina Daita, responsabile disabilità della Cgil, ha ricordato ch e “circA 750mila persone disabili sono iscritti alle liste del collocamento obbligatorio e CHE NEGLIO ULTIMI 2 anni l’occupazione delle persone con disabilità è scesa del 40%. Attendiamo quindi una risposta straordinaria a un bisogno straordinario, a partire dal ripristino di un fondo adeguato (almeno 40 milioni di euro) per la legge 68/99”.

Augusto Battaglia (Pd), dopo aver constatato “il declino nell’attuazione di leggi fondamentali come la 68 e la 113”, ha riferito che “stiamo verificando la possibilità di inquadrare la figura di massofisioterapista in quella di fiosioterapista per via amministrativa. Lo stesso – ha detto – si potrebbe fare per la figura del centralinista. Svilupperemo le opportune iniziative – ha concluso - affinché nei provvedimenti per la crescita e lo sviluppo dell’occupazione che il Governo sta per definire si prevedano misure volte anche al sostegno e allo sviluppo dell’occupazione delle persone disabili e non vedenti”. (cl)

torna alla lista