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Dicono di Noi
La Nuova
Sardegna del 20-10-2009
Sfida
in mare tra non vedenti In pedalò nella gara della vita
TORTOLÌ. «Sarà una tre giorni entusiasmante. Vincere la gara di pedalò e più ancora
quella della vita». L’invito che il presidente Paolo Casula aveva rivolto la
scorsa settimana è stato accolto appieno.
Quest’ultimo fine settimana, nelle acque del lido di Cea, per il secondo anno
consecutivo, è stato proposto, dall’Unione ciechi di Nuoro (presieduta da
Paolo Casula), la manifestazione sportiva “Ogliastra Nuoro blind pedalò”.
Sabato si è svolta la gara in mare, con la sifa fra i pedalò: ogni equipaggio
era formato da un cieco e da un vedente. Con l’iniziativa si è voluto
esaltare la partecipazione sportiva e anche lo stare insieme in allegria. L’
“Ogliastra Nuoro blind pedalò” è una gara unica nel suo genere in tutta la
nazione.
Così come ha precisato l’Unione ciechi di Nuoro, le condizioni atmosferiche
poco favorevoli non hanno impedito lo svolgimento dell’“Ogliastra Nuoro blind
pedalò race”.
Sabato si è svolta regolarmente la gara in mare, mentre domenica le onde non
hanno permesso l’utilizzo dei pedalò: ma il gruppo non ha abbandonato il lido
di Cea e si è sfidato in una gara di velocità in spiaggia con squadre
composte sempre da un vedente e un cieco.
La premiazione si è svolta a Cea. Al primo posto Pietro Manca presidente
regionale; secondo Tore Lai; terzo Paolo Casula (presidente della sezione di
Nuoro). Una citazione particolare anche per il concorrente più piccolo e
coraggioso di 9 anni, Giovanni Pisu, di Tonara (accompagnato dai genitori):
il bambino, che si è classificato quarto non ha avuto paura a sfidare le
onde. Alla manifestazione ha partecipato anche la vincitrice della scorsa
edizione, Angela Crissantu.
«L’evento sportivo e questa edizione, così come quella dell’anno precedente,
hanno riscontrato un’ampia partecipazione di atleti e di pubblico provenienti
da tutta la Penisola - ha spiegato il presidente dell’Unione ciechi di Nuoro,
Paolo Casula - non è una vera competizione agonistica, anche se ne conserva
il sapore. Si tratta di una manifestazione amatoriale che vuole esaltare
l’importanza dello sport nell’integrazione dei disabili visivi». Anche
quest’anno vi è stato un programma di intrattenimento serale».
Lamberto Cugudda
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