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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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Intervista a Nunziante Esposito della Commissione Osservatorio Siti Internet dell'Unione Italiana Ciechi, su:
"Accessibilità dei siti Internet"

Di Alessandra Verzelloni.
(laureanda in Relazioni Pubbliche presso l'università IULM di Milano.)
La tesi e' intitolata "Internet come strumento di comunicazione aziendale e la problematica della usability".
10 Giugno 2003.

Alessandra:
Avendo approfondito anche la tematica dei disabili e di conseguenza quella dell'accessibilità dei siti Internet, pongo le seguenti domande:
La sensibilità nei confronti del tema "accessibilità" sta crescendo, o ancora la maggior parte delle persone che progetta siti o che desidera averne, non pensa a questa problematica?
Nunziante:
Oltre al merito che stanno avendo le leggi in cantiere e che ultimamente si stanno presentando a iosa in parlamento, forse per ottemperare ai rimorsi di coscienza dei nostri parlamentari sin qui latitanti, la promozione che si sta' facendo dell'accessibilita', sia da parte nostra, sia da parte di altre organizzazioni di disabili, sta' portando poco per volta la quasi totalita' dei web-master a pensare in modo accessibile tutti i siti di nuova costruzione.
In particolare, noi del Gruppo Osservatorio Siti Internet Dell'unione Italiana Ciechi, stiamo partecipando alla maggior parte delle manifestazioni che si stanno tenendo sul territorio nazionale, (dalla presentazione della legge Campa-Palmieri alla ultima manifestazione del Webbit di Napoli) facendo relazioni sul lavoro che quotidianamente stiamo svolgendo per testare i siti e dare una mano ai web-master a renderli accessibili. Inoltre forniamo a chi ci fa' richiesta di test per il sito di propria pertinenza, le seguenti informazioni:
1. i files delle due circolari Bassanini ed AIPA, nonche' il file con le raccomandazioni WAI del W3C.
2. Tutte le URL dei siti dove poter reperire gli ausili assistivi, forniti in demo, dei siti dove si validano le pagine con validatori automatici, del sito per validare con browser testuale e del sito per validare problemi di ipovisione.
3. Offriamo la nostra esperienza per testare sia siti in costruzione, come stiamo facendo per i siti di Home Banking, sia siti gia' costruiti per aiutare i web-master a renderli accessibili.
4. Partecipiamo, assieme ad ASPI ed ABI, ad un gruppo di lavoro che mira a rendere i siti bancari pienamente accessibili, pur sapendo che per ragioni di sicurezza di clienti e banche, non e' possibile non usare il protocollo SSL che, di fatto, esclude per il momento i browser testuali dall'utilizzo delle aree interattive di questi siti.
Alessandra:
Quali nuovi passi si stanno muovendo verso un "Web più accessibile"?
Nunziante:
Da parte dei web-master si sta' prendendo piena coscienza del problema accessibilita', con richieste continue per avere documentazione mirata a fornire conoscenze sempre piu' approfondite sul problema. Succede piu' di rado che, quando un disabile visivo li contatta, rispondono con stupore: - Come fate ad usare Internet? - Quando contattiamo il web-master di un sito per fargli i rilievi di gravi problemi di accessibilita', troviamo, quasi sempre, piena disponibilita' a fornire quello che chiediamo, anche se poi non sempre riescono ad accontentarci e ci riempiono di promesse rimandandoci a future ristrutturazioni dei siti.
Da parte di chi costruisce ausili assistivi, c'e' la consapevolezza di dover correre dietro ai continui mutamenti della programmazione delle pagine web, anche se ultimamente si e' molto ridotto il ritardo che, fino a qualche anno fa',era immenso. Si comincia ora addirittura a poter leggere in parte la tecnologia flash. In ultima analisi,si concorre a rendere le pagine sempre piu' accessibili ed a programmare i software assistivi, come screen-reader e ingranditori di schermo, sempre piu' efficienti. Fortunatamente questa concorrenza contribuisce molto a diminuire il divario tra efficienza degli ausili assistivi e le sempre piu' moderne tecniche di programmazione.
Alessandra:
La vostra attività è legata essenzialmente alla "certificazione" dell'accessibilità dei siti o svolge anche attività di consulenza per coloro che desiderano elevare il livello di accessibilità del proprio sito?
Nunziante:
Il lavoro di monitoraggio che e' stato voluto dalla lungimiranza del Prof. Tommaso Daniele, nostro presidente,ed appoggiato da altri dirigenti della Direzione Nazionale, come il Dott. Salvatore Romano nostro coordinatore, mira a dare una mano ai Web-master che sotto la pressione sempre crescente di tutte le associazioni di categoria dei disabili o per scelta personale, intendono rendere i loro siti fruibili da tutti e nel migliore dei modi.
Non e' stato creato il gruppo OSI per dare un bollino di validazione dei siti, ma siamo ben contenti di poter validare un sito con un nostro certificato di accessibilita', consapevoli come siamo che ben difficilmente si potra' avere un sito pienamente accessibile e rispondenti alle raccomandazioni WAI del consorzio W3C di cui fa' parte anche il nostro governo.
Ove ne ricorrono le condizioni, la sede centrale dell'Unione Italiana Ciechi, dopo attento controllo dell'Osservatorio Siti Internet coordinato dalla Commissione OSI,da' l'autorizzazione ai responsabili dei siti ad apporre il bollino di accessibilita' sul sito stesso. Inoltre, ogni volta che verra' fornito un bollino di validazione ad un sito, verra' pubblicato sul sito Osservatorio Siti Internet:
http://www.uiciechi.it/osi/index.asp
una relazione attestante l'accessibilita' del sito ed eventuali limitazioni, con addotti i motivi delle stesse.
Siamo disponibili a testare i siti su commissione e dietro compenso qualora il richiedente ci impone dei tempi e delle cose specifiche da controllare, in tempi stabiliti e dietro contratto con clausole da rispettare da ambo i lati.
Un lavoro e' stato svolto, dai soli componenti della Commissione OSI, per l'Universita' Roma III, per un test richiesto dall'Autorita' per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (A.I.P.A.)
A questo lavoro hanno partecipato anche altre categorie di disabili.
Per aziende che forniscono il loro lavoro a terzi, dietro compenso, il lavoro di monitoraggio dei siti si fa' solo dietro compenso, visto che ce lo richiedono per avere un loro guadagno aggiunto, fornendo un sito rispondente alle norme sull'accessibilita' dettate dal W3C.
Alessandra:
Con che criterio sono scelti i siti che analizzate?
Nunziante:
I siti che abbiamo scelto direttamente noi, sono quelli segnalati da disabili che volendo navigarli, nelle nostre condizioni di utilizzo con strumenti assistivi, hanno trovato difficolta' insormontabili che, poi, ci hanno segnalato. Questi siti sono quelli bancari, quelli di e-commerce e quelli pubblici delle pubbliche amministrazioni.
Sono gia' due anni che teniamo contatti con responsabili di siti di pubblica utilita' come TIM, Italgas+ e alcune banche come Banca Popolare di Sondrio, Banca Unicredito e Banca Popolare di Milano. Inoltre c'e' un tavolo aperto con ABI per rendere accessibili i siti di tutte le banche.
Dopo tutta l'opera di sensibilizzazione che stiamo facendo, le richieste ci pervengono da tutte le direzioni, anche se diamo priorita' alle richieste che ci pervengono dal direttivo della nostra associazione o dai nostri associati, soprattutto quando la richiesta si riferisce a siti di pubblica utilita' e di interesse generale per la categoria.
Alessandra:
Quali sono i costi e (se credete che ce ne siano) i limiti che comporta la progettazione di un sito che si attiene completamente ai criteri di accessibilità?
Nunziante:
Progettare un sito accessibile non costa nulla in piu' rispetto alla spesa occorrente per sviluppare un sito progettato senza tener presenti i criteri di accessibilita' esposti nelle norme WAI del W3C.
Inoltre, se per rispettare i criteri di accessibilita' si utilizzano i fogli di stile, separando la grafica dai contenuti, risulta addirittura piu' economica la gestione di eventuali restyling del sito in futuro.
Alessandra:
Quali sono i più comuni problemi di accessibilità e quali per primi dovrebbero essere eliminati?
Nunziante:
L'utilizzo di grafica per veicolare informazioni rende i siti inaccessibili a chi non ha la vista. Questa pratica e' sempre piu' diffusa, anche se ultimamente dobbiamo registrare un certo regresso per i siti che si stanno rinnovando.
Utilizzo di tecnologia flash con immagini in movimento, scritte scorrevoli, insomma tutti quegli abbellimenti grafici che fanno spettacolo accattivante per attrarre l'attenzione, sono le cose che creano i maggiori disagi alle persone disabili in genere.
Non si capisce perche' si utilizzano queste soluzioni grafiche, mentre si potrebbero veicolare le informazioni in altro modo e sarebbero lo stesso fruite da tutti.
L'utilizzazione di grafica non standard rende i siti non fruibili a chi, come non vedenti o ipovedenti, utilizza tecnologia assistiva, screen-reader o software ingrandenti, che sono basati sulla grafica standard e tendono ad andare in tilt quando non vengono rispettati questi standard di programmazione.
La mancanza di etichette a campi per immissione dati, pulsanti di selezione o di conferma, etichettatura di grafici, tabelle con misure fisse e senza intestazione nei casi di tabelle dati, Javascript o script di altro genere, produzione dei documenti nel solo formato pdf, sono i problemi di inaccessibilita' piu' comuni.
Un altro problema quasi mai tenuto in considerazione da chi costruisce un sito, e' la grandezza delle pagine che molto spesso scoraggia anche i navigatori normodotati.
Costruire un sito snello con pagine leggere con la sola grafica indispensabile rende un sito gia' in partenza piu' fruibile da tutti.
Se poi rispetta anche gli standard per l'accessibilita', diventa un sito pienamente accessibile.
ultimamente, convinte di risolvere il problema ai disabili visivi, molte societa' stanno sviluppando dei portali vocali, pensando che vocalizzando il contenuto e i comandi sulle pagine si risolve il problema.
Secondo me, e' solo uno spreco di risorse, che, se investite in tecnologie assistive, darebbero una svolta definitiva a questo campo eliminando il divario attuale tra prestazione degli ausili e programmazione delle pagine web.
E' inutile ostinarsi a progettare dei siti vocali, molto pesanti e poco utilizzabili proprio dai disabili visivi, quando questi costano molto di piu' dei normali siti resi accessibili rispettando le raccomandazioni WAI del W3C e che, una volta accessibili, sarebbero utilizzabili da tutti i disabili.
Alessandra:
I software come Torquemada, Bobby o Lift, sono in grado di evidenziare tutti i problemi di accessibilità? Se esistono dei limiti, quali sono?
Nunziante:
Questi software sono un ottimo ausilio per i programmatori di pagine Web perche' permettono di avere un controllo di massima su un sito in costruzione, fornendo le anomalie presenti durante la costruzione del sito.
Non ne conosco i motivi, ma questi software devono essere presi in considerazione, ma non pretendere che siano il vangelo perche' non lo sono.
Infatti, capita molto spesso che siti validati con piena accessibilita', ad un controllo pratico con ausili assistivi, risultano non esserlo affatto. Allo stesso modo ci sono risultati pienamente accessibili siti che non avevano avuto, da questi strumenti, piu' del primo grado di accessibilita'.
Quindi, siamo dell'avviso che si puo' parlare di piena accessibilita' solo quando alcuni disabili, con i normali ausili assistivi utilizzati tutti i giorni, avranno eseguito un test pratico per la validazione delle pagine.
Solo in questo caso si e' sicuri di avere un sito pienamente accessibile.
Alessandra:
Potreste indicarmi qualche sito in cui il grado di accessibilità dovrebbe essere elevato, ma al contrario presenta particolari carenze? E al contrario, quali sono buoni esempi di accessibilità tra siti che non sono correlati all'argomento?
Nunziante:
Questa domanda non e' molto chiara, ma provo a rispondere lo stesso.
Se il riferimento e' per i validatori automatici, c'e' il sito UIC:
http://www.uiciechi.it
che pur essendo pienamente accessibile in ogni sua parte, con i validatori automatici vengono rilevate alcune anomalie.
Se la domanda era riferita a siti che dovrebbero essere accessibili, per una questione di prestigio e non lo sono, ne abbiamo molti, ma l'esempio piu' eclatante per inaccessibilita', e' quello delle ex Ferrovie dello stato. La settimana scorsa siamo stati contattati, finalmente, dai responsabili di questo sito che ci hanno chiesto un rapporto di collaborazione mirato a rendere il loro sito accessibile e rispondente alle raccomandazioni del W3C.
Per i siti sui quali un disabile puo' navigare senza quasi avere problemi, indichiamo senza ombra di dubbio i seguenti:
http://www.governo.it http://www.innovazione.gov.it http://www.inps.it http://www.comune.venezia.it http://www.uiciechi.it
I siti molto usabili, con l'utilizzo dei moderni ausili assistivi, sono in continuo aumento e, questo, non puo' che farci enormemente piacere.
In conclusione:
Voglio augurarmi, ed augurare a tutti i disabili italiani, la prossima approvazione di una legge che imponga ai costruttori di siti il rispetto delle norme sull'accessibilita' dettate dalle raccomandazioni WAI del Consorzio W3C.
Infatti, solo una legge adatta allo scopo e che soprattutto dia delle sanzioni per i trasgressori, ci puo' dare la speranza di avere dei siti accessibili.
Solo l'accessibilita' vera ed ottenuta per legge potra' far diminuire il disagio di tutti quelli che, come noi, hanno difficolta' oggettive solo per l'indifferenza di coloro che non hanno per niente in considerazione i bisogni di quelli che, per dirla con un eufemismo molto in voga, sono diversamente abili.
Un'altra considerazione desidero fare:
Quasi tutti i Web-master sottovalutano il problema dell'ipovisione.
Questo problema non e' solo per chi ha problemi di vista per patologie specifiche, ma anche per le persone che hanno ridotte capacita' visive per eta' avanzata.
Molto spesso i siti non consentono la personalizzazione del browser, utilizzando i comandi appositi o cambiando la risoluzione video per ingrandire i caratteri, per cui non c'e' in nessun modo la possibilita' di avere un utilizzo ottimale della visualizzazione delle pagine.
Non parliamo, poi, quando viene concessa la possibilita' di ingrandire e, contemporaneamente, compaiono le barre orizzontali che disorientano moltissimo, soprattutto se si utilizzano software ingrandenti come quelli utilizzati dagli ipovedenti.
Una speranza:
La sensibilizzazione Fatta dalle associazioni di categoria, come l'UIC e non solo, soprattutto presso i responsabili dei siti di pubblica utilita', ci fa' ben sperare di avere in futuro un Web migliore e accessibile a tutti.
Se cio' avverra', per i disabili visivi in particolare, sara' la caduta di una barriera che ci consentira' di accedere senza difficolta' a tutte quelle risorse disponibili sul web e che ora sono di appannaggio quasi esclusivo di coloro che non hanno handicap.
Nunziante Esposito
Per la Commissione Osservatorio Siti Internet
Dell'Unione Italiana Ciechi
e-mail:
commissioneosi@uiciechi.it
http://www.uiciechi.it/osi/index.asp

| Ecco le interviste: ______________________ |