Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

La fisioterapia? A volte basta un cerotto colorato.

ABRUZZO Consiglio Reg.le U.I.C. 27/10/2014 uicabru@uiciechi.it

PESCARA - Si chiama Taping Neuromuscolare ed è la tecnica di utilizzo dei cerotti, diventati famosi per l'utilizzo che ne fanno molti sportivi, inventata dal medico australiano David Blow, cinquantasei anni, gli ultimi venti trascorsi in Italia. Blow è presidente e direttore di Studi Taping NeuroMuscolare Institute e docente internazionale e principal trainer in questa particolare tecnica di utilizzo dei cerotti. Nei giorni scorsi Blow è stato a Pescara per effettuare un corso base di Linfotaping all'istituto Paolo VI sul lungomare sud. Due i moduli del corso, organizzato con l'Irifor Regione Abruzzo (di cui è presidente Rocco Velli, mentre Francesco Ciardone è il coordinatore regionale dei terapisti non vedenti) e con l'Unione Italiana Ciechi: il primo l'11 e il 12 settembre e il secondo pochi giorni fa.

A una platea di venti fisioterapisti e professionisti della medicina dello sport (provenienti dalle Asl di Chieti-Lanciano-Vasto, Teramo, L'Aquila e Teramo ma anche da fuori regione e da centri privati e case di cura), Blow ha spiegato questa tecnica non invasiva e non farmacologica che si basa su un concetto terapeutico che adotta i principi della riabilitazione neurofisiologica. «Il cerotto esiste da molti anni», racconta Blow, «questa è una tecnica che ho creato in Italia, nel 2003 a Roma e si usa nella riabilitazione neurologica e ortopedica. In questi dieci anni ho formato più di diecimila fisioterapisti in Italia e instaurato tante collaborazioni, come quelle con l'università La Sapienza di Roma, l'ateneo di Pisa o la Federico II di Napoli. Io svolgo formazione con la mia squadra di docenti». Blow spiega anche come agiscono i cerotti: «I cerotti che vediamo ad esempio su Balotelli sono ondulati con una forza eccentrica che favorisce la vascolarizzazione ed è applicata per un'ernia discale. Questa tecnica non si usa solo in campo sportivo ma anche e soprattutto in quello terapeutico per patologie come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, le paralisi cerebrali o su soggetti con protesi. È una tecnica di tipo eccentrica e non concentrica che viene applicata su pazienti con forte retrazione e spasticità. Perché se tu applichi un bendaggio che comprime su uno stroke la condizione peggiora. Il taping non si usa, come molti pensano solo in ambito sportivo, nel quale spesso si usa quello contenitivo, ma soprattutto nell'ambiente riabilitativo per aiutare i pazienti in condizione di sofferenza e con una difficoltà nel coordinare i movimenti». Con questa tecnica, Blow assicura come la qualità della vita dei pazienti migliori. Il medico australiano mette però in guardia sul discorso del fai da te: «Il cerotto bisogna saperlo applicare, è sconsigliata l'autoapplicazione o quella di chi non è formato a dovere».

Da il Gornale "Il Centro d'Abruzzo" del 20 ottobre 2014
Loris Zamparelli

torna alla lista