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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 31/05/2018

STUDI MUSICALI


Verbale dei lavori della Commissione Nazionale "Studi Musicali" - 31.05.2018:

Il giorno 31 maggio 2018, con inizio alle ore 11,00, si è riunita in presenza presso i locali della Presidenza Nazionale, via Borgognona 38, III° piano, la Commissione Nazionale "Studi Musicali" previa convocazione prot. 6601/2018 del 24 maggio 2018, per discutere il seguente ordine del giorno:
1. Comunicazioni del Coordinatore:
- contatti con il Miur;
- rapporti internazionali con il Consorzio Daisy e Comitato mondiale per la musica;
- offerta servizi Polo musicale: nuovo vademecum, servizio di trascrizione automatizzata con Università di Yokohama;
- attività con le associazioni di volontariato: trascrizioni per studenti a titolo gratuito.
2. Comunicazioni dai componenti la Commissione Luigi Mariani e Gianluca Casalino:
- resoconto sul lavoro di indagine attraverso interviste e sopralluoghi;
- partecipazione a convegni.
3. Resoconto situazione studenti.
4. Software musicali: lo stato dell'arte e prospettive. Determinazioni eventuali.
5. Valutazione di possibili proposte per la Direzione Nazionale:
- coordinarsi con Irifor per il fondo destinato alle borse di studio;
- partecipare alla valutazione dei risultati, conoscere e diffondere il materiale prodotto;
- valorizzare gli studenti meritevoli;
- idea di progetto: «Facciamoci sentire». Valorizzare le eccellenze in campo musicale, giovani e meno giovani, coinvolgendo testimonial di prestigio.
6. Varie ed eventuali.

Sono presenti: il coordinatore Antonio Quatraro, il referente Luigi Mariani, i componenti Giovanni Arestia, Gianluca Casalino, Franco De Feo, Enrico Palladino, Rino Rizzato e la segretaria verbalizzante Giada Voci.
In collegamento telefonico: Francesca Mannino.
Assente: Filippo Visentin.

Si aprono i lavori con l'approvazione all'unanimità del verbale relativo alla precedente sessione della Commissione (21 giugno 2017 - prot. 8144/17).
Prende la parola il coordinatore Quatraro, il quale in riferimento alle comunicazioni del Presidente, riferisce che nell'ultima riunione del Consiglio Nazionale, egli ha chiesto a ciascuna commissione di indicare alcune iniziative fattibili da sottoporre alla Direzione Nazionale. Aggiunge che al livello internazionale, con il supporto della Biblioteca Italiana per i Ciechi «Regina Margherita», si è attivato un contatto di collaborazione con il consorzio Daisy, ovvero un consorzio di istituzioni di eccellenza al livello mondiale che si occupa di mettere a sistema soprattutto audiolibri e materiali didattici. Il formato html da loro elaborato risulterebbe infatti essere compatibile con l'idea di fare un formato Braille Music Editor, quindi estendibile alla musica. È previsto un incontro a Lipsia, al quale dovrebbe partecipare Casalino. Sempre al livello internazionale, rende noto che il Comitato di Notazione Musicale Braille dell'Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) organizzerà un convegno a Parigi il prossimo anno per fare il punto su come diffondere lo studio della musica. Riferisce inoltre che, attraverso Giuliano Frittelli, presidente della sezione di Roma, è stato contattato il Miur, nella figura del dott. Federico Cinquepalmi, che si occupa di fondi europei, con cui si è ipotizzato di stabilire un protocollo di collaborazione per studiare le buone prassi in Europa e scrivere delle raccomandazioni da indirizzare soprattutto ai Conservatori italiani affinché uniformino le normative di accoglienza dei non vedenti e ipovedenti nelle loro strutture. Informa altresì che la Biblioteca ha ampliato il servizio offerto dal Polo musicale, come la trascrizione automatizzata gratuita di un file xml in braille (possibile grazie alla collaborazione con l'Università di Yokohama che ha condiviso la piattaforma BrailleMUSE). Nonostante la presenza di idonei finanziamenti, è stata purtroppo richiesta fino a questo momento una sola trascrizione.
Mariani integra, aggiungendo che di recente l'Università di Yokohama ha acquistato una licenza del Braille Music Editor.
Quatraro prosegue riferendo che oltre all'Univoc di Bologna, a Genova è presente un gruppo Lions di volontari che effettua trascrizioni braille gratuitamente. Infine, nel suo ruolo ricoperto all'interno della Biblioteca, illustra il suo impegno teso a costruire un piccolo strumento cartaceo attraverso il quale un ragazzo non vedente possa apprendere come sia fatta una notazione musicale e allo stesso tempo, un insegnante vedente possa interpretare la scrittura braille applicata alla musica.
A tal proposito, Mariani sottolinea che il programma BME avrebbe potuto fare da "ponte".
Quatraro espone gli aspetti storici salienti del BME a partire dal 2009 circa, anno in cui la Biblioteca lo commercializzava; essa dispone del 50% dei diritti di proprietà del programma (l'altro 50% lo detiene la ditta). Dopo il 2015, lo acquisirà l'Irifor con un contratto fino al 2018, dopodiché ne è stata sospesa la distribuzione.
Sull'argomento interviene Mariani, il quale precisa che in realtà attualmente non è più possibile nemmeno acquistarlo direttamente dalla ditta a causa di un contenzioso in essere. Inoltre aggiunge che di tutta questa vicenda non è stata tenuta in alcun modo in considerazione l'opinione della Commissione Studi Musicali, che a suo avviso, avrebbe invece dovuto quantomeno essere aggiornata sulla situazione che man mano, si andava configurando; alla luce di ciò, esprime il suo totale disappunto nel merito di quanto accaduto. Ricorda ai componenti la Commissione che, in occasione dell'incontro avvenuto a Bologna il 17 febbraio 2017 non si sospettava minimamente di possedere nemmeno il 50% della proprietà, mentre ora ci si ritrova addirittura fra gli avvocati e "bloccati" senza nemmeno poter consigliare tale programma quando interpellati dai conservatori o dagli insegnanti di ragazzi che studiano musica. Chiede quindi a Quatraro di cercare di individuare il motivo per il quale tutto ciò sia potuto avvenire.
Rizzato chiede quale sia l'oggetto del contenzioso.
Quatraro tenta di fare chiarezza, riferendo che Paolo Razzuoli e "altri", avrebbero fatto presente che la versione venduta purtroppo non avrebbe eseguito correttamente quanto promesso dalla versione collaudata e licenziata a suo tempo. Nicotra e Bertone sarebbero stati disposti ad effettuare le migliorie ma avrebbero voluto altri soldi. A suo avviso, la Biblioteca sarebbe stata parte lesa in quanto sarebbe stato ceduto all'Irifor il programma senza alcun permesso preventivo.
Mariani fa notare che nonostante Paolo Razzuoli e "altri" si lamentino di questo software, alla fine tutti lo utilizzano e lo consigliano.
Casalino afferma che bisogna fare chiarezza perché c'è stato un errore di fondo. Dal suo punto di vista infatti, (è il problema fondamentale), non si può continuare a stare "sotto il ricatto" di chi fa il programma, soprattutto perché non si mostra collaborativo. Sulle basi di un contratto e della proprietà al 50%, la Biblioteca dovrebbe essere messa nelle condizioni di poter intervenire sul BME. A suo avviso non si può fare un accordo su un concetto già chiaro, proprio perché un contratto esiste già. Si ritiene inoltre d'accordo con la sospensione del programma poiché di livello inferiore a quello "pattuito", quindi inutile.
Mariani invece non condivide quest'ultima affermazione poiché nonostante le condizioni del programma, egli è riuscito comunque a farlo utilizzare a diversi allievi. Fermo restando che il BME vada migliorato per chi fa musica al livello professionale, non ritiene utile che tale software sia stato bloccato; è consapevole quindi del fatto che il software non sia perfetto ma ritiene che allo stato attuale esso sia comunque utile ai ragazzi che studiano musica. Ricorda inoltre che insieme a Casalino, nell'ultima riunione era stato incaricato di contattare una lista di nominativi selezionati dopo l'indagine effettuata, con lo scopo di aiutarli a risolvere le loro difficoltà in campo musicale. Molte delle situazioni riscontrate, avevano necessità di una risposta concreta come il BME che però, da un momento all'altro, non è stata più potuta fornire.
Casalino non ritiene di dover mettere in discussione il prodotto in se, ma ritiene che sia stato giusto bloccarlo poiché bisogna fornire sempre prodotti affidabili e di qualità. In ogni caso chiarisce che la Biblioteca e l'Irifor non potevano vendere un prodotto di cui non disponevano i diritti di vendita.
Mariani si interroga su come si possa agire "ora" in attesa che al livello legale si risolva la questione, dopo di che si interroga su come sia stato possibile arrivare addirittura ad un arbitrato ma soprattutto, contesta in maniera decisa, come sia stato possibile che nessun membro della Commissione fosse stato messo al corrente.
De Feo, alla luce di quanto ascoltato, si chiede se allora la Commissione non sia solo nominale.
Quatraro informa che effettivamente ora si è in attesa che l'Unione nomini un arbitro; inoltre chiederà che avvenga un maggior coordinamento tra tutte le "strutture" che si occupano di musica (Irifor, Commissione, Biblioteca, Federazione ecc.). La seconda raccomandazione sarà quella di accelerare al massimo la risoluzione di questo contenzioso.
Palladino ritiene giuste le osservazioni di Mariani riguardo il BME ma ritiene utile, soprattutto in questo particolare frangente, valorizzare la carta.
Mariani evidenzia i problemi legati all'utilizzo della carta, soprattutto quando ci si rapporta con qualcuno che è fisicamente distante.
Rizzato chiede maggiori delucidazioni in merito all'arbitrato e se sia sufficiente possedere i file sorgenti per apportare eventuali modifiche al programma.
Quatraro risponde affermando che l'arbitro dovrà stabilire se Nicotra e Bertone dovranno fornire o meno i sorgenti senza i quali, comunque non si possono fare cambiamenti.
Mariani insiste dicendo che a suo avviso, non basta possedere il sorgente ma occorre avere pari dignità per poter intervenire sul software e migliorarlo. Dal momento che si è realizzato di essere comproprietari, si è nella posizione di poter chiedere i sorgenti e lavorarci su.
Casalino non si ritiene d'accordo e ribadisce che l'arbitrato servirà proprio a stabilire se esista o meno questa possibilità.
Rizzato in riferimento alla distribuzione "non corretta" del BME rispetto alla versione licenziata, manifesta la sua incredulità e riferisce che nel corso di una riunione della commissione nel 2015, si apprese dello stato del software, furono individuate alcune criticità da risolvere ma comunque approvate.
Quatraro conferma che fino a poco tempo fa, veniva distribuita una versione "inferiore" rispetto a quella approvata.
Casalino parzialmente d'accordo con Mariani, propone in primis di ribadire la contrarietà della Commissione Studi Musicali rispetto alla sua mancata partecipazione ad un'analisi della situazione, descrivendo lo scenario che si è creato in Italia a causa dell'indisponibilità del BME e mettendo quindi in allerta tutti gli enti sul fatto che la situazione sia particolarmente disagevole. Contestualmente ritiene necessario chiedere di fare quanto possibile per ripristinare il programma in questione, perché nonostante i suoi problemi, si possa comunque continuare ad utilizzarlo e distribuirlo.
Mariani concorda e Quatraro espone una bozza di sintesi di quanto esposto da Casalino.
Passando al punto 2 all'ordine del giorno, Mariani inizia ad illustrare il lavoro svolto con Casalino in ordine alle interviste alle persone facenti parte dell'elenco di nominativi raccolti durante l'indagine conoscitiva sugli studi musicali. Riferisce di aver contattato all'incirca 50 persone e di essersene preso sostanzialmente "carico". Tra di loro purtroppo c'erano persone decedute o familiari di studenti ormai grandi e magari attualmente all'estero; per tutti gli altri invece ritiene di essere stato utile, anche grazie al BME.
Quatraro vorrebbe che restasse traccia dei dati raccolti e chiede di far pervenire quelli utili alla segretaria così che possa mantenere aggiornata la banca dati.
Mariani inoltre, descrive casi specifici in cui è potuto intervenire: ad esempio una ragazza di Ascoli che è riuscita a diplomarsi, il caso di Davide D'Odorico a cui era stato chiesto di suonare nell'orchestra vEyes che però non ha potuto partecipare, un ragazzo di Catania del quale però sembra che se ne voglia occupare Rita Puglisi, due ragazzine di Palermo, il caso di una ragazza romana che il prossimo anno dovrà studiare pianoforte ma gli insegnanti non sanno come approcciarsi, una flautista, un fagottista pugliese diventato non vedente che frequenta musicologia a Cremona, un cornista lucano di 19 anni che vede poco e suona sostanzialmente a memoria, Monica una flautista quasi cieca di Roma con la quale sono emersi altri aspetti ovvero la problematica al livello giuridico delle ammissioni per lavorare in orchestra, Lorenzo Montanaro violoncellista ipovedente di Torino che impara tutto a memoria, una sassofonista di Cerveteri, un clarinettista con problemi autistici e un ragazzo ipovedente con tratti lievemente autistici che suona il contrabbasso. Aggiunge che nonostante sia contrario al sensazionalismo e al "ghetto", rimane piacevolmente stupito quando apprende di molti musicisti che hanno trovato stratagemmi pur di poter suonare all'interno di un orchestra insieme a tutti gli altri, con strumenti diversi dal pianoforte.
In riferimento alla problematica giuridica per quanto riguarda le ammissioni, Quatraro ipotizza di proporre alla Direzione Nazionale di avvalersi della convenzione Onu a proposito dell'accomodamento ragionevole. Un'altra proposta potrebbe riguardare l'individuazione delle criticità riscontrate dai musicisti ipovedenti e capire quali possano essere gli accorgimenti tecnici e gli strumenti tecnologici per poterli aiutare. Si potrebbe quindi lavorare con la IAPB.
Mariani propone di coinvolgere attivamente Lorenzo Montanaro.
De Feo ritiene che in casi come questi potrebbe essere utile la sezione del programma WinGuido che riguarda la musica.
Rizzato ricorda che si era deciso di creare un centro di riferimento e ritiene che sia importante costituirlo.
Mariani si mette a disposizione e si dice convinto che non sia proficuo immaginare un centro sovrannazionale, visti i casi in cui quelli esistenti non riescono a svolgere le loro funzioni peculiari, quindi bisognerebbe utilizzare le risorse che già esistono e che sono realmente in grado di incidere positivamente.
Casalino interviene e mette in evidenza che secondo lui, uno dei problemi principali attualmente esistenti riguarda la didattica: a differenza del passato oggi ci sono molti più strumenti e possibilità ma il disagio riscontrato riguarda l'assenza di figure in grado di insegnare la musica e il braille ad un ragazzo o ragazza non vedente.
Palladino riferisce di problematiche riguardanti soprattutto l'inserimento dei ragazzi nei conservatori e racconta di un episodio specifico accaduto a Monopoli, in cui è stato necessario ricorrere alla Legge regionale della Puglia promossa dall'Arci gay contro le discriminazioni, per consentire agli studenti disabili di accedere finalmente a scuola. Propone "Musicando 2".
Quatraro sostiene che si potrebbe collaborare con l'Irifor.
Arestia si ritiene d'accordo a condizione che il corso verta maggiormente sull'aspetto dell'insegnamento.
Mariani e Palladino concordano.
A proposito del punto 3 all'o.d.g. si comunica la panoramica dei dati finora raccolti in riferimento all'indagine sugli studi musicali iniziata il 3 maggio 2017 (Comunicato n. 68/17). Di 168 nominativi ci sono 101 giovani sotto i trent'anni, 51 sopra i trenta e 23 di cui non si conosce l'età. Ci sono quindi 130 studenti, 17 insegnanti e 31 incognite. 119 ragazzi/e studiano ancora, 14 hanno interrotto e infine 45 nominativi di cui non si hanno informazioni complete.
Si passa al punto 4 all'o.d.g. in cui ci si confronta in merito al programma WinGuido, alla sezione che riguarda la musica. Quatraro riferisce che durante questi mesi, Arestia e De Feo lo hanno relazionato in merito alle capacità del programma di rispondere a diverse esigenze musicali.
Mariani concorda nonostante lo utilizzi da poco.
Arestia conferma la semplicità e l'intuitività del programma.
Quatraro propone di pubblicizzarlo soprattutto fra coloro che scrivono la musica, nonostante non possa lavorare con il braille.
Casalino fa presente che il programma attualmente appartiene ad una società (GuidoAusili S.r.l.) pertanto bisogna fare attenzione a cosa si propone; nonostante questo, ritiene che sia abbastanza valido ma per poterlo "adottare" e diffondere, vorrebbe che la sezione dedicata alla musica fosse scorporata dal programma.
De Feo riferisce di essere entusiasta che attualmente WinGuido lavori bene e sia gratuito, anche se una modifica utile potrebbe essere la scrittura anche in braille; nonostante il programma a pagamento che lo sostituirà, non sia ancora competitivo.
Durante la discussione si evidenzia un'altra criticità del programma che riguarda l'impossibilità di scrivere ad esempio la polifonia sulla stessa riga del pentagramma.
Arestia, De Feo, Casalino, Mariani e Quatraro ipotizzano uno studio di fattibilità per dare voce a tutte le esigenze.
Quatraro accoglie a nome di tutta la Commissione, Eugenio Saltarel e gli illustra brevemente quanto finora appassionatamente discusso.
Prende quindi la parola Eugenio Saltarel che saluta tutti. Ricorda che è stato espressamente richiesto a tutte le commissioni di apporre alla fine del verbale i punti salienti su cui la Direzione Nazionale dovrà prendere delle decisioni. Uno dei problemi è proprio collaborare insieme fra tutte le strutture. Dovrebbe presto essere messo in piedi un confronto con la Commissione che si occupa della comunicazione e con la Fb Associati che è la ditta che si è proposta, fra le altre cose, di pubblicizzare il lavoro delle commissioni. Ritiene di non conoscere bene la realtà italiana al livello di musica ma è consapevole delle varie criticità, come per esempio la questione legata agli ipovedenti che studiano musica oppure l'esiguo numero di persone che non proseguono lo studio della musica anche dal punto di vista lavorativo rispetto all'alto numero di studenti. Si dice pronto quindi, insieme alla Direzione a lavorare sulle soluzioni che la Commissione proporrà per risolvere le varie problematiche. Augura a tutti buon lavoro e si congeda.
A proposito del punto 5 all'o.d.g. prende la parola Quatraro che espone l'idea (frutto di tante idee emerse durante le precedenti riunioni) di creare un progetto dall'ipotetico titolo "Facciamoci sentire" sulla falsa riga di "Facciamoci vedere" (Milano 2016, Genova 2018). L'obiettivo è valorizzare tutti coloro che suonano e cantano bene, facendoli esibire in occasione di eventi come la Giornata del Braille oppure attraverso dei video. Tutto ciò si potrebbe applicare anche alla raccolta di fondi, ad esempio legata a un progetto di tipo umanitario, a una borsa di studio ecc.
Mariani ricorda la proposta delle trasmissioni radiofoniche che fece durante l'ultima riunione oltre che a quanto detto durante l'incontro che avvenne insieme a Luisa Bartolucci; preferisce infatti più concentrarsi su situazioni continuative rispetto a eventi isolati che magari richiedono grandi somme di denaro. In ogni caso ribadisce che una proposta non esclude l'altra. Si rende comunque disponibile a lavorare perché è convinto che sia una mossa fondamentale.
Casalino ipotizza che lo spazio su SlashRadio web potrebbe inizialmente essere inteso semplicemente come "vetrina" della Commissione e parlare dei temi più importanti riguardanti la musica; anche questo spazio potrebbe essere considerato come punto di riferimento.
De Feo condivide quanto detto mentre Rizzato resta titubante in ordine al pubblico al quale si rivolge la radio dell'Unione e ritiene più importante informare le istituzioni dell'esistenza della Commissione come punto di riferimento.
Arestia condivide quanto detto e spera addirittura di poter arrivare alla Rai; ipotizza delle trasmissioni, alternando quelle parlate a quelle suonate con una cadenza settimanale/quindicinale.
Successivamente prende la parola Palladino, il quale fa notare l'importanza di parlare anche della didattica oltre che della parte software perché ritiene essere fondamentale incentivare l'insegnamento del braille sia ai non vedenti che agli ipovedenti affinché non si rischi di far passare il concetto che la musica si possa imparare a prescindere dalla conoscenza del braille.
I componenti si ritengono d'accordo.
Casalino prende la parola per discutere in merito all'email inviata da Domenico Cataldo che insieme ad altri musicisti, si propone di esibirsi in occasione del centenario dell'Unione. Ritiene che sia una buona idea ma è importante presentare un prodotto di qualità.
Viene quindi data lettura dei nomi dei firmatari del progetto.
Mariani ritiene che sia necessario capire in primis, come si voglia muovere il gruppo, dopo di che propone delle audizioni.
Rizzato ipotizza invece che si possano estendere queste audizioni a tutte le sezioni.
Quatraro infine, propone di contattare i referenti e gli ideatori di questo progetto per capire se vogliano aprire la partecipazione anche ad altri soggetti e in generale come intendano procedere.
Esauriti tutti i punti all'ordine del giorno, la riunione si conclude alle ore 16.00.

In breve le proposte da avanzare alla Direzione Nazionale:
Le seguenti richieste giudicate prioritarie sono frutto della discussione in presenza e via mail, che possono riguardare non soltanto la Direzione Nazionale, la quale, ove lo ritenga, potrà rappresentarle e sostenerle a livello di coordinamento degli enti.
Richiesta a breve e medio termine:
1. Considerare la tematica degli studi musicali, in tutte le sue implicazioni (educazione, formazione del personale, opportunità lavorative, tecnologie, svago, visibilità...), fra i temi da trattare sia nel NIS, sia per le competenze statutarie dei singoli enti che fanno parte del coordinamento, incluse le nostre Commissioni (comunicazione, istruzione, cultura, nuove attività lavorative, ausili, ecc.).
Richieste nell'immediato:
2. Realizzare un prodotto multimediale distribuibile quindi anche in rete, che mostri le eccellenze in campo musicale, in esibizioni solistiche e con una orchestra di vedenti. Titolo possibile: "Facciamoci sentire". Necessaria collaborazione con la Commissione Trasparenza, Visibilità e Immagine, la Commissione Informazione e Comunicazione e tutte le sezioni interessate, sia per la individuazione dei solisti, sia e soprattutto per la diffusione, che può essere anche una via per raccogliere fondi.
3. Programma Braille Music Editor 2: Fare ogni sforzo, in collaborazione con la Biblioteca, per accelerare la definizione tramite arbitrato, come prevede il contratto fra la società produttrice e la BIC.
4. Cercare un contatto con Guido Ruggeri, finalizzato a mettere insieme i punti di forza di Braille Music Editor e di WinGuido, a beneficio di studenti e amatori ipo e non vedenti di ogni età.
5. Affidare alla Biblioteca il compito di consulenza/assistenza per vecchi e nuovi utenti del BME 2 e formazione di insegnanti di musica, in particolare docenti di conservatorio e/o di scuole musicali locali.
6. Vivo apprezzamento per gli sforzi di Irifor (inserimento della musica nei nuovi corsi), stabilizzazione dei bandi per progetti musicali. Si propone un maggior coinvolgimento nella definizione dei bandi stessi, in base ad esigenze emergenti, in fase di valutazione dei progetti presentati, valutazione finale e diffusione dei risultati.
7. Proporre a Irifor di promuovere un'indagine conoscitiva volta a verificare la fattibilità e la sostenibilità di un corso per tutor tiflomusicali e/o insegnanti di musica nei vari ordini di scuola.
8. Inviare una comunicazione alle scuole musicali di ogni ordine e grado, tramite i nostri consulenti territoriali, invitando a richiedere aiuto e supporto a titolo non oneroso, che la Commissione Studi Musicali è disponibile ad offrire.
9. Avvalersi di SlashRadio web come strumento di promozione e diffusione degli studi musicali, nonché per far conoscere le eccellenze in questo campo, con particolare riguardo alla valorizzazione dei giovani, e considerando ogni possibile impiego delle competenze in campo musicale: studio, lavoro, nuove soluzioni tecnologiche, ecc.
10. Per il centenario della fondazione dell'Uici, organizzare una esibizione collettiva, valorizzando le eccellenze preferibilmente fra i giovani.
11. Necessità di approfondimento della problematica relativa ai soggetti ipovedenti, coinvolgendo IAPB, Polo della ricerca, centri per la riabilitazione presenti in Italia, enti e istituti di ricerca, eventualmente la Commissione Relazioni internazionali (conoscere la situazione all'estero), finalizzato a facilitare in ogni modo l'accesso agli studi musicali con tecnologie, ingrandimenti opportuni, illuminazione, ogni altro ritrovato.
12. Maggior coordinamento fra gli Enti per una corretta condivisione delle informazioni.


Il Coordinatore Antonio Quatraro
La segretaria Giada Voci

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